Trek Zerowind Off Road Challenge: a Sauze D’Oulx (TO) vincono Botero Salazar e Sandra Klomp

Di MARCO CESTE ,

Arrivo Bortero Salazar
Arrivo Bortero Salazar

Tre(k) più tre(k) fa sei. Anche il sesto e penultimo appuntamento del circuito TREK ZEROWIND Off Road Challenge – infatti – viene messo in archivio, incorniciato una giornata dal tempo incerto, iniziata con una insidiosa pioggia e proseguito in una altalena di sole e nuvole, ma comunque in grado di esaltare gli scorci panoramici offerti dall’impegnativo percorso piemontese d’alta quota ideato per dare lustro a questa diciannovesima edizione della Sauze D’Oulx Mountain Classic. 60 chilometri con 2600 metri di dislivello che i due portacolori del team Ktm Sthil Torrevilla si sono bevuto tutto d’un fiato: se al maschile trionfa la falcata sicura e decisa del colombiano Jhon Jairo Botero Salazar praticamente inarrestabile sulle lunghe salite d’altura, la gara in rosa si tinge per la seconda volta consecutiva del “biondo” che caratterizza la chioma – ben nascosta sotto il caschetto – dell’inossidabile Sandra Klomp.

Ma veniamo immediatamente a quanto compete più da vicino al circuito TREK ZEROWIND Off Road Challenge, ovvero l’attribuzione delle maglie di leader sulle varie categorie Elite ed Amatoriali. Proclamazione, quella dei capoclassifica, che – ricordiamo – a far data dalla sesta tappa del challenge viene “calcolata” al netto di almeno cinque prove sostenute da ciascun biker singolo, come previsto da regolamento. Tornando a parlare, quindi, delle “black shirt” si notano un paio di sostanziali variazioni rispetto a quanto riscontrato all’epilogo della quinta tappa, la trentina 100 km dei Forti. A partire dalla categoria Open Femminile: l’infortunio accorso ad Alessia Ghezzo (Titici Lgl Pro Team) durante il Campionato Italiano Marathon di Schio le ha impedito di “difendere” la maglia, che è tornata a vestire le spalle della sua diretta inseguitrice Simona Mazzuccottelli (Massì Supermercati). Rivoluzione al vertice – per la prima volta dall’Andora Bike - anche sugli scudi della categoria M4: Mauro Milani (Gs Bicitime) viene sostituito dalla grinta di Gilberto Perini in forza al Torpado Surfing Shop Team. Nulla di nuovo sotto il sole per quanto concerne i nomi del leader delle rimanenti categorie. Per quanto concerne gli Open Maschili è sempre la “bandiera” di Luca Ronchi (Avion Axevo Pro Team) a svettare più in alto delle altre, nonostante il ragguardevole passo avanti compiuto dal suo diretto inseguitore Jhon Jairo Botero Salazar (ieri appunto vincente sul traguardo della cittadina piemontese ribattezzata a pieno titolo “Balcone delle Alpi”). In campo amatoriale restano “intoccabili” i titoli di “dominatori incontrastati” che spettano a Marco Minucci (Team Trek Cingolani; M2), Emiliano Ballardini (Team Todesco; M3) e Leonardo Arici (Racing Rosola Bike; M5), il quale – vale la pena di sottolinearlo – non si è recato ai nastri di partenza “piemontesi” a causa di un infortunio accadutogli lo scorso fine settimana a Schio. Infine, immutati anche gli “scettri” che spettano a Francesco Vaia (EliteSport, Team Todesco) ed Adriano Zanasca (M6, Ktm Sthil Torrevilla), Dario Persich (M1, Asd Sintesi Corse) e Daniela Stefanelli (Donne Amatori, Team Trek Cingolani).

Fiero di aver mantenuto la “black shirt” di leader, il portabandiera dell’Avion Axevo Pro Team Luca Ronchi racconta le fasi salienti della gara che gli hanno permesso di conseguire la quinta posizione assoluta sul traguardo di Sauze d’Oulx. “Se inizialmente Jhon Jairo Botero Salazar – dice – precedeva di una decina di secondi il tandem formato da me e dal suo compagno di squadra Jamie Yesid Amaya Chia, il falsopiano ad alta quota l’ha favorito ulteriormente. Senza contare che sulla discesa successiva sono rientrati Andrea Tiberi (Torpado Surfing Shop), Samuele Porro (Sillmax Cannondale Racing Team) e Jukka Vastaranta (Team Trek Cingolani), il cui passo è stato incontenibile sugli ultimi due chilometri prima del traguardo”. Ovviamente rimane aperto l’avvincente “duello” sportivo tra Luca Ronchi e Jhon Jairo Botero Salazar: il detentore definitivo della “black shirt” si deciderà proprio il 2 settembre in quel della Marathon Bike della Brianza.

Terzo gradino del podio, invece, per le “treccine” di Simona Mazzuccottelli: “Devo ammettere di essere partita in testa alla corsa – dichiara – ma sulla prima salita Sandra Klomp e Strefania Zanasca (Ktm Sthil Torrevilla) mi hanno ripresa. A quel punto il falsopiano in altura non mi è stato congeniale: non sono stato in grado di ricucire il distacco accumulato”. Anche Simona Mazzuccottelli – così come Luca Rochi – ammette che nonostante le difficoltà rappresentate dal saliscendi ad alta quota, è stato proprio questo uno dei tratti maggiormente stimolanti sia dal punto di vista tecnico che per quanto concerne la godibilità panoramica e paesaggistica della zona.

 Ufficio Stampa TREK ZEROWIND Off Road Challenge

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