Supermountain di Pila (AO), vittoria di Manuel Ducci

Di MARCO CESTE ,

Supermountain_2012
Supermountain_2012

Prima vittoria assoluta in una competizione del circuito Supermountain powered by SRAM per Manuel Ducci, l'alfiere del team Life Cycle, nel weekend appena passato. Una compagine svizzera molto competitiva ha sferrato un massiccio attacco ai piloti italiani sul format più congegnale agli elvetici. 

I quattromila metri del Monte Bianco, del Cervino, del Gruppo del Rosa e del Gran Paradiso sono stati la cornice naturale di un fantastico weekend dominato dal sole e dal sorriso stampato sui volti dei corridori che si sono ritrovati nella stazione del comune di Gressan per la seconda Supermountain 2012. Venerdì e sabato la temperatura estiva, il cielo limpidissimo ed un tracciato rinnovato dallo staff della Herin MTB School capitanato dall'infaticabile Corrado Herin, hanno fatto la gioia dei diversi gruppi di rider che hanno anche potuto godere degli splendidi tracciati del Pila Bike Stadium. La formula Superemountain che prevede discese cronometrate non stop nella giornata di sabato sta raccogliendo consensi positivi tra i rider che ritrovano il divertimento di provare tutti insieme. Non è raro infatti vedere lunghi trenini in cui oltre a cercare di fare il tempo ci si diverte a battagliare tra amici. Grandi sorrisi dunque ma anche la consapevolezza che quando si entra in griglia per le due manche di domenica non c'è più pietà per nessuno.  Già dalle qualifiche del sabato si preannunciava una lotta tra Italia e Svizzera con Michael Sharer, Gustav Wildhaber, Lukas Anrig e  Till Marx nelle prime posizioni insieme a Manuel Ducci, Bruno Zanchi, Davide Sottocornola, Francesco Fregona.  Gli svizzeri sono apparsi subito a proprio agio sul tracciato di gara molto veloce e privo di tratti estremamente tecnici dove oltre alla guida contava un buon ritmo di pedalata ed una attenta strategia.  La mattina della gara le nuvole coprono il cielo sopra Pila ma non la partenza della gara che a quota 2.700 è baciata dal sole e si presenta come uno dei più emozionanti spettacoli dell'anno per gli atleti che passano dalla giacca antivento alle maniche corte nell'ultimo tratto di seggiovia.  Il silenzio e la concentrazione dei rider sono interrotti dal suono delle pale dell'elicottero che sbucando dal mare di nubi si prepara ad aggiungere adrenalina alla partenza della prima manche. Al via del direttore di gara è Manuel Ducci a fare l'holeshot seguito dai quattro svizzeri. Al passaggio ad ogni postazione vengono comunicati i numeri dei primi atleti, Manuel, Michael e Gustav si alternano nelle prime tre posizioni, mai impensieriti dagli altri. Subito dietro Lukas e Till tengono a bada Davide Sottocornola, Francesco Fregona e Bruno Zanchi che finiranno nell'ordine dalla 4° all' 8° posizione. Il podio della manche si decide all'uscita del "campetto" 300 metri prima del traguardo quando Manuel con uno scatto bruciante mette qualche metro tra se e gli svizzeri e si lancia nello rettilineo finale "in carena" inseguito da Michel e Gustav sui pedali. L'arrivo ha dell'incredibile con i due rider svizzeri che continuano in piedi sui pedali e Manuel che rimane il più basso possibile per sfruttare l'aerodinamica, tra il boato di un pubblico incredulo è la tecnica del sanremese a valere la vittoria di manche.  Al traguardo gli atleti sono davvero stremati, con un percorso che non presenta tratti estremamente tecnici, non c'è mai un attimo di tregua ed ogni metro è buono per un colpo di pedale per fare la differenza. Velocità altissime e gioco delle scie aggiungono adrenalina a questa prova e sul parterre di arrivo si sprecano gli abbracci e le botte sulle spalle magari proprio con chi si è lottato sino a pochi metri prima. C'è euforia ed eccitazione a Pila oggi.  Giusto il tempo per un panino e si risale per la seconda e decisiva manche. La musica non cambia troppo se non che questa volta a dare manforte a Manuel per arginare l'attacco svizzero arriva un veloce Vittorio Gambirasio in sella alla GT del Team 360. Partono ancora davanti Manuel e Gustav Wildhaber seguiti da Lukas Anrig ma dopo il tratto più tecnico è Vittorio Gambirasio a scalzare Lukas e mettere pressione al duo di testa. le posizioni rimangono praticamente invariate sino alla fine con Gustav che si prende la rivincita su Manuel che con un primo ed un secondo porta a casa la prima vittoria assoluta nella Supermountain e la leadership in campionato. Al terzo posto Lukas Anrig, quarto Till Marxche precede di 4 secondi Francesco Fregona sempre più a proprio agio a bordo della bici da enduro in questa stagione 2012 che lo vede costante protagonista.  Tra le donne è la simpatica rider svizzera Nathalie Schneitter che al secondo weekend di Superenduro di seguito dopo la gara di Tolfa, porta a casa una doppia vittoria davanti alla francese Morgane Such, due volte seconda ed a Valentina Macheda in entrambe le manche terza. A Valentina va anche un pensiero speciale del suo compagno di team e di vita Manuel Ducci "Dedico questa vittoria a Valentina che mi supporta e mi sopporta e senza la quale il progetto Life Cycle non sarebbe stato possibile".  La giornata si conclude con la ricca premiazione che vale anche come festa di fine stagione per la stazione di Pila. Gli atleti sono premiati con i classici campanacci valdostani, simbolo della Desarpa Bike che prende il nome da una delle più sentite tradizioni della valle, la Desarpa è infatti la festa dedicata alla ritorno a valle delle mucche dopo l'estate passata negli alpeggi in quota. Una discesa a valle che oggi i rider della Supermountain hanno festeggiato in una stazione che ancora una volta ha saputo mettere in campo una ottima organizzazione ed una grande ospitalità.  Non sarà facile toglierci dagli occhi le immagini di questi due giorni in alta montagna ma ci proveremo con la terza e conclusiva tappa del circuito Supermountain il 29-30 settembre a Scopello - Alpe di Mera, lo staff locale ha preparato un tracciato molto divertente e ci aspetta per rodare come si deve il tracciato. Sarà davvero l'ultima occasione per un ultimo weekend di riding assistiti dall'impianto di risalita. Noi ci saremo…con la bici!

Può interessarti