Mathieu Van der Poel domina in Val di Sole, la francese Prevot prima donna, Marco Aurelio Fontana nell’Electric Snake

Di GIANCARLO COSTA ,

Mathieu Van der Poel domina in Val di Sole (foto federciclismo)
Mathieu Van der Poel domina in Val di Sole (foto federciclismo)

La Coppa del Mondo di Mountain Bike in Val di Sole dal 2 al 4 Agosto ha regalato spettacolo ed emozioni agli oltre 25000 spettatori giunti per i tre giorni di gara.

Downhill

Sulla pista di Daolasa di Commezzadura, la mitica Black Snake, è stato spettacolo e adrenalina con i funamboli delle ruote grasse.
Nella gara maschile il britannico Laurie Greenland ha vinto con il tempo di 3’37”819, precedendo il Campione del Mondo Bruni (3’40.673) e l’altro transalpino Loris Vergier (3’42”701). Quarto posto per il campione in carica Amaury Pierron (3’42.986) e grande prestazione di squadra di una Francia che si conferma una volta di più al vertice mondiale della specialità. Ottimo dodicesimo il primo degli italiani, il sardo di Carbonia Davide Palazzari, che nelle qualifiche di ieri, disputatasi in condizioni di bagnato, aveva fatto segnare il secondo miglior tempo. Risultato al di sopra delle aspettative anche per l’altoatesino Johannes Von Klebelsberg,
Al femminile è Marine Cabirou la nuova regina della Downhill in Val di Sole. Vittoria meritata per la transalpina che ha pennellato i passaggi della Black Snake, dominando la classifica e andando a cogliere la prima affermazione in Coppa del Mondo. La portacolori della Scott Downhill Factory ha chiuso in 4’25.790, precedendo la grande favorita di giornata, l’australiana Tracey Hannah (4’37.566), mentre l’elvetica Camille Balanche (4’44.114) ha chiuso in terza posizione.
Per l’Italia il bilancio è a metà fra soddisfazione e rimpianto: l’altoatesina Veronika Widmann (INSYNC) ha ottenuto il miglior risultato in carriera, uno splendido quarto posto che avrebbe potuto essere qualcosa di ancora più grande, se non fosse stato per una scivolata dopo circa 3 minuti di gara, in cui ha riportato anche un forte colpo al costato.

Cross Country

Nella giornata di Domenica 4, la chiusura è stata affidata alla disciplina olimpica della Mountain Bike, il cross country che fra un anno, a Tokyo 2020, assegnerà ancora una volta medaglie Olimpiche. Ed è forse questa la motivazione che ha portato il fuoriclasse olandese Mathieu Van der Poel a cimentarsi nelle ruote grasse, dopo i numerosi titoli vinti nel ciclocross e l’Amstel Gold Race quest’anno nel ciclismo su strada professionistico. Campione d’Europa una settimana fa a Brno, Mathieu Van der Poel ha dominato in grande stile il programma del Cross Country, lanciando segnali inequivocabili nello Short Track di Venerdì, poi puntualmente confermati anche nel Cross Country. Ha inflitto distacchi abissali nell’ultimo giro, alle sue spalle, Mathias Flückiger e Nino Schurter, rispettivamente secondo e terzo, sono rimasti impotenti dinanzi a un’evidente dimostrazione di superioritàdel campione olandese.
Quarto posto per il brasiliano Henrique Avancini (Cannondale Factory), una costante presenza nei quartieri alti nelle gare più importanti dell’anno. Quinto il primo degli italiani Luca Braidot (CS Carabinieri), settimo il gemello Daniele Braidot.
Sfortunato l’azzurro più atteso, l’altoatesino Gerhard Kerschbaumer, nono classificato nonostante una foratura alla ruota anteriore che l’ha escluso dalla lotta per le posizioni di vertice nel corso del terzo giro. L’eccellente prestazione della pattuglia azzurra è infatti completata dal dodicesimo posto di Nadir Colledani (Bianchi Countervail) e dal quattordicesimo di Gioele Bertolini (Santa Cruz FSA).
Schurter ha conservato la leadership in Classifica Generale di Coppa del mondo con 1390 punti, davanti a Van der Poel (1274) e Avancini (1165).
Nella gara femminile gran duello tra la francese Pauline Ferrand-Prévot e l’olandese Jolanda Neff, due straordinarie interpreti del ciclismo a 360 gradi. Lo sprint conclusivo ha premiato la transalpina, ma la bionda elvetica ha dimostrato, una volta di più, di essere la naturale trascinatrice di un movimento in costante crescita, e ora nuovamente leader di Coppa del Mondo a due prove dal termine. Terzo posto per la Campionessa Olimpica Jenny Rissveds. Decima la prima delle italiane, l’altoatesina Eva Lechner.

Jolanda Neff ha conquistato la leadership in Classifica Generale con 1415 punti. Seconda la Campionessa del Mondo Kate Courtney (1382), oggi solo quattordicesima. Terza l’olandese Anne Terpstra (950) tallonata da Ferrand Prévot (940).

Electric Snake

Marco Aurelio Fontana è il primo campione della Electric Snake in Val di Sole. Dopo essere diventata il presente del mercato del ciclismo, la pedalata assistita si affaccia anche al mondo delle competizioni in maniera sempre più credibile: la prima volta della gara a pedalata assistita in Val di Sole ha offerto una gara impreziosita da nomi importanti e conosciuti, ma soprattutto battagliata e divertente per i tanti spettatori incuriositi dalla nuova formula.
Organizzato in collaborazione con Shimano, lo Short Track riservato alle bici elettriche ha offerto spettacolo, emozioni e un colpo di scena. Il due volte Campione Olimpico Julien Absalon ha infatti visto sfumare una vittoria che sembrava acquisita a causa della rottura della catena. A quel punto, ha preso il comando delle operazioni Marco Aurelio Fontana che con esperienza ha gestito il vantaggio, precedendo sul traguardo Kjell Van den Booghert e Andrea Garibbo. Fra i protagonisti della gara anche Martino Fruet, Jean Pierre Bruni e l’asso del motociclismo Marco Melandri, a proprio agio anche fra le ruote grasse.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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