Mathieu van der Poel campione del mondo di ciclocross su Van Aert e Iserbyt

Di GIANCARLO COSTA ,

Mathieu van der Poel campione del mondo di ciclocross su Van Aert (foto federciclismo)
Mathieu van der Poel campione del mondo di ciclocross su Van Aert (foto federciclismo)

Con il trionfo di Mathieu van der Poel cala il sipario sul Campionato del Mondo ciclocross di Hoogerheide. L'olandese vince il duello contro un altro mostro sacro come Wout Van Aert, battuto allo sprint sul rettilineo di fronte ad una platea di pubblico immensa ed entusiasta (circa 50000 spettatori paganti). Per Van der Poel un successo ancora più bello, perché ottenuto proprio sui tracciati di casa sua. L'appuntamento iridato, come sempre, ha regalato uno spettacolo di primissimo livello tra sorprese, conferme e prestazioni memorabili.
Niente medaglia per l'Italia, che dopo il quinto posto del Team Relay e i due quarti posti di Federica Venturelli e Silvia Persico, nell'ultima giornata di gare conquista due top 20: il 12esimo posto di Tommaso Cafueri tra gli junior ed il 17esimo posto di Asia Zontone tra le U23.

UOMINI ELITE - Su un percorso che lo favoriva leggermente rispetto al rivale belga, Mathieu Van der Poel ha corso una gara perfetta, riuscendo a sorprendere Van Aert attaccando quando doveva e affrontando nel miglior modo possibile lo sprint decisivo. Chiude il podio Eli Iserbyt, che si prende il bronzo con 12'' di distacco. L'unico azzurro in gara, Filippo Fontana, chiude al 28esimo posto: "E' stata una bellissima esperienza: non avevo mai corso di fronte a così tanto pubblico, ma purtroppo le gambe non andavano come avrebbero dovuto. Dopo una buona partenza sono calato. Nei prossimi giorni mi prenderò del tempo per capire cosa non è andato e pianificare la prossima stagione".

DONNE UNDER 23 - Parla olandese anche la gara Under 23 femminile dei Mondiali 2023 ad Hoogerheide. A prendersi la maglia iridata come da pronostico è Shirin van Anrooij, dettando legge in poco più di un giro. Alle sue spalle, l’unica vera avversaria è stata la figlia d'arte Zoe Backstedt, argento 33 secondi. Completa il podio la ceca Krystina Zemanova, a 1’32”. Top 20 per gli azzurri con Asia Zontone, diciassettesima al traguardo in 50'35'' dopo una prima fase di gare tra le migliori 10. Venticinquesima Carlotta Borello.

UOMINI JUNIOR - Il francese Leo Bisiaux si conferma re del cross tra gli juniores, tagliando per primo al traguardo dopo una gara condotta in solitaria per 4 giri e mezzo sui 6 previsti. L’unico a tentare di infastidirlo è stato Senna Remijn, che si deve però accontentare dell'argento a 11''. Completa il podio il Belgio con Yordi Corsus a 17”.
Buoni segnali dall'Italia con Tommaso Cafueri, tra i protagonisti nella prima fase di gara, che arriva dodicesimo al traguardo. Lontani gli altri azzurri, penalizzati da una caduta nei primi metri di corsa: Elian Paccagnella chiude 27esimo in 45’45”, Stefano Viezzi 33esimo in 46’24”, Samuele Scappini 45esimo in 47’08”.

IL BILANCIO DEL CT PONTONI - In chiave Italia la trasferta in terra olandese ha rispecchiato le sensazioni della vigilia, con buone prestazioni in quasi tutte le categorie e due quarti posti che avrebbero, per come si è corso, avrebbero potuto essere anche qualcosa di più. A mancare è stata solo la medaglia ma la strada intrapresa è sicuramente quella giusta: "I quarti posti bruciano ma poi, pensandoci bene, siamo rimasti in corsa ed abbiamo lottato per il podio in tre specialità" l'analisi del CT Daniele Pontoni a fine rassegna. E ancora: "Siamo partiti bene venerdì nel Team Relay, chiudendo al quinto posto a soli 19 secondi dal podio. Poi abbiamo sfiorato il bronzo con Venturelli tra le Junior e Persico Tra le Elite. Sappiamo di essere indietro in certe categorie, ma in altre ci siamo dimostrati pronti e sempre lì a lottare, questo è l'importante".
Il Mondiale di Hoogerheide chiude una stagione positiva per il cross azzurro e getta le base per una nuova promettente annata: "Voglio fare un applauso a tutti i miei ragazzi ed il mio ringraziamento va a loro ma soprattutto allo staff, al presidente Cordiano Dagnoni e al team manager Roberto Amadio, perché loro assieme al Consiglio federale ci permettono di fare questa attività".

Fonte COMUNICAZIONE FCI

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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