Iron Bike – 5a tappa da Pramollo al Rifugio Selleries di un evento che si conferma internazionale: al comando delle classifiche Spagna, Stati Uniti e Polonia

Di GIANCARLO COSTA ,

Il leader della generale, lo spagnolo Ismael VENTURA SANCHEZ.JPG
Il leader della generale, lo spagnolo Ismael VENTURA SANCHEZ.JPG

5^ Tappa: Pramollo – Rifugio Selleries

Lunghezza tappa: circa 95 km

Località: Pramollo Ruata (1120 mt) – Colle Azzarà (1600 mt) – Bivio 305/305A (1950 mt) strada Cialancia (1991 mt) – Lago Lauson (2020 mt) – Colle Cialancia (2683 mt) – Conca Cialancia (2368 mt) – Arrivo seggiovia (2477 mt) – Ghigo di Prali (1454 mt) – Ingresso Miniera (1270 mt) – Uscita Miniera (1270 mt) – Ponterabbioso (883 mt) – Single Trak Clapier (1840 mt) - Colle Clapier (2009 mt) – Colle Roccias (2140 mt) – Chaulieres (1843 mt) – Rifugio Serafin (1565 mt) – Roreto (827 mt) – Villaretto (986 mt) – Lago (978 mt) – Depot (1083 mt) – Bivio ingresso Forte Alto (1765 mt) Rifugio Selleries (2030 mt)

1^ Prova Speciale: Pramollo- Ghigo di Prali

2^ Prova speciale: Ingresso Miniera – Roreto

Tratto cronometrato: Ingresso Miniera-Uscita Miniera

Tempo imposto: 9 ore

Tempo massimo: 12 ore

Partenza ore 8.00

Roreto, 28 luglio 2011 – Per il sesto giorno di Iron Bike e quinta tappa, il comitato organizzatore serve agli atleti una delle giornate più spettacolari di tutto il raid; gli iron bikers dovranno superare prima l’attraversamento di una delle miniere di Prali, per concludere poi la prova con l’ascesa ai 2030 metri del Rifugio Selleries dove è stato allestito il campo base: il punto più alto (assieme al campo base che sarà allestito a Sestriere domani) in cui dormiranno gli atleti durante tutta la settimana. Come infatti impone il regolamento di Iron Bike, gli atleti sono obbligati a dormire nelle tende che si devono allestire ogni giorno al campo base, mangiando tutti assieme e rispettando gli orari stabiliti per briefing, colazione, sveglia.

Il freddo di ieri si è fatto sentire e alla partenza, fissata per le ore 8.00 dinnanzi al tempio valdese della borgata Ruata di Pramollo: sono partiti in 101 e tra questi 6 donne, guidate in classifica dalla californiana con le trecce Louise Kobin. Come per tutte le gare a cronometro che si rispettino, partenze scaglionate con ultimo ai nastri di partenza lo spagnolo Ismael Sanchez Ventura, leader della classifica generale.

95 i chilometri di percorso da coprire prima del calare delle tenebre: tempo imposto per non incorrere in penalità 8 ore, con 12 ore di tempo massimo.

Dopo aver superato il Colle Cialancia, teatro della prima prova speciale, ad attendere gli atleti c’è una prova spettacolare, inaugurata lo scorso anno e, proprio per la sua particolarità, riproposta nella tappa di quest’anno: gli atleti dovranno infatti attraversare i 2,7 chilometri di una delle miniere di talco di Prali, la miniera Gianna. Le luci della miniera sono completamente spente: gli atleti dovranno attraversarla avvalendosi solo della luce della bici e di quella posta sul loro caschetto. Il più veloce ad attraversarla è Ismael Ventura Sanchez con il tempo di 5’16’’ (11’’ in meno dello scorso anno); anche su un tratto così breve lo spagnolo riesce a distanziare abbondantemente il secondo, l’inglese Matthew Page (5’36’’), dimostrando ancora una volta le sue doti di discesista. Terzo di questo tratto cronometrato l’italiano Roberto Tanotti, che ha concluso la prova in 6’48’’. Molto distaccato dal leader spagnolo Luca Rostagno, che ha impiegato 10’59’’ per attraversare la miniera, così come il fratello Alessandro che ha chiuso in 11’13’’.

Le due prove speciali sono state vince rispettivamente da Sanchez Ventura e da Milton Ramos (controllato a vista dallo spagnolo che lo ha marcato stretto, inutile con il distacco accumulato rischiare di attaccare ancora).

Al rifugio Serafin gli atleti sono stati sorpresi dalla pioggia e dal freddo, che allunga ancora di più il gruppo e i tempi di arrivo alla fine.

Alla fine di questa lunghissima giornata, dove per alcuni tratti gli atleti sono stati obbligati a scendere dalla bici e portarsela in spalla, sarà sempre lo spagnolo Sanchez Ventura a mantenersi in testa alla classifica generale, confermando la sua leadership solitaria con un distacco sul secondo, l’atleta honduregno Milton Ramos, superiore all’ora: una enormità se pensiamo che non più di 2 anni fa l’Iron Bike si era concluso al fotofinish con un distacco tra i primi 2 atleti in classifica di pochissimi secondi.

Primi tra gli italiani i fratelli Rostagno con Alessandro che, autore di una ottima prova nella giornata odierna, ritorna sul terzo gradino del podio a discapito del fratello Luca, autore di una prova opaca nella prima frazione di giornata. Guidano la classifica a coppie i polacchi Szymon Zacharski – Filip Kuzniak, mentre tra le donne dominio incontrastato di Louise Kobin.

Sempre preziosa si dimostra, viste anche le avverse condizioni metereologiche e le forti escursioni termiche che colpiscono gli atleti, la collaborazione dei rifugi, che finora si sono messi a totale disposizione, fornendo assistenza agli atleti in difficoltà.

Domani partenza dal Rifugio Selleries e arrivo a Sestriere, con un menù eccezionale servito ai bikers: discesa sui 4000 gradini del forte di Fenestrelle e ascesa dello Chaberton, che rappresenta “la cima Coppi” di questa 18^ Iron Bike con i suoi 3120 metri di altezza.

Classifica Prova Speciale 1

1. VENTURA SANCHEZ Ismael (SPA) 3h05’55’’

2. RAMOS Milton (SPA) 3h07’08’’

3. ROSTAGNO Alessandro (ITA) 3h08’31’’

4. ROSTAGNO Luca (ITA) 3h18’23’’

Classifica Prova Speciale 2

1. RAMOS Milton (SPA) 2h26’17’’

2. VENTURA SANCHEZ Ismael (SPA) 2h26’32’’

3. ROSTAGNO Alessandro (ITA) 2h40’44’’

4. ROSTAGNO Luca (ITA) 2h41’00’’

Classifica Generale dopo 5^Tappa

1. VENTURA SANCHEZ Ismael (SPA)

2. RAMOS Milton (SPA)

3. ROSTAGNO Alessandro (ITA)

Fonte Staff Iron Bike

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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