Internazionali d’Italia: Daniele Braidot e Martina Berta protagonisti a La Thuile

Di GIANCARLO COSTA ,

Martina Berta vincitrice a La Thuile (foto fb Pederiva)
Martina Berta vincitrice a La Thuile (foto fb Pederiva)

Se c’è qualcosa che La Thuile MTB Race ha saputo dimostrare nelle sue prime quattro edizioni è che i suoi verdetti non mentono mai. Il coefficiente fisico e tecnico del circuito disegnato da Enrico Martello, che sabato 3 giugno ha ospitato la quarta tappa di Internazionali d’Italia Series 2023, ha infatti espresso sempre indicazioni precise in vista della fase centrale della stagione MTB.
D’altra parte, proprio il successo a La Thuile lanciò, nel 2022, Luca Braidot verso la sua doppia affermazione in Coppa del Mondo, e proiettò Martina Berta alle sue migliori prove nel circuito mondiale. Con tre prove di Coppa del Mondo e i Campionati Europei in poche settimane, nel mese di giugno i grandi della Mountain Bike si giocheranno tanto della propria stagione, e per Berta e Braidot – Daniele, questa volta – le braccia alzate sul traguardo di La Thuile significano molto. Due affermazioni solide e nette, che non lasciano dubbi sullo stato di forma che li accompagna verso la fase cruciale di questo 2023.
Una fase che comprende anche il gran finale di Internazionali d’Italia Series, in programma fra poco più di un mese a Chies d’Alpago, dove Daniele Braidot e Martina Berta si presenteranno vestiti delle maglie di leader della generale. Non è una sorpresa: d’altra parte, i verdetti di La Thuile non mentono mai.

UOMINI OPEN: A LA THUILE E' IL GIORNO DI DANIELE BRAIDOT - Dopo il successo di Luca Braidot, che nel 2022 centrò successo di tappa e la classifica generale di Internazionali d’Italia Series, Sabato 3 Giugno è stato l’altro Braidot, Daniele, ad entrare nell’albo d’oro di La Thuile MTB Race.
Un successo a lungo cercato e inseguito per il portacolori del CS Carabinieri, sempre in evidenza in questa prima parte di stagione e premiato, finalmente, dei suoi sforzi con un risultato pesante per prestigio e non soltanto, visto che il primo posto in una gara di categoria HC gli consentirà di guadagnare posizioni in griglia nelle prossime gare di Coppa del Mondo.
Una gara dal pronostico molto aperto iniziava con la fuga bruciante di Simon Andreassen (Cannondale Factory Racing), in netto vantaggio dopo la prima tornata ma messo fuori causa poco dopo da un problema di natura tecnica. La testa della corsa veniva così presa da Daniele Braidot, Cameron Orr (Wilier-Pirelli) ed il brasiliano Xavier de Oliveira (Specialized Racing Brazil), seguiti a poca distanza dall’enfant de pays Andreas Vittone (KTM-Protek-Elettrosystem) ed il talentuoso Under 23 francese Adrien Boichis (Trinity Racing).
È stata nella quarta delle sette tornate in programma che Daniele Braidot ha capito di essere il più forte, scrollandosi di dosso Orr dopo aver fatto altrettanto con Oliveira, mentre alle sue spalle emergeva un sorprendente Alessio Agostinelli (KTM-Protek-Elettrosystem), di gran lunga alla sua miglior esibizione ad Internazionali d’Italia Series, mentre Boichis e Vittone (quest’ultimo nonostante una scivolata in discesa) procedevano in tandem in cerca della terza piazza.
Giunto all’inizio dell’ultima tornata, Braidot transitava con quasi un minuto su Agostinelli, mentre Vittone riusciva a mettere una quindicina di secondi fra sé e Boichis: nell’ultima tornata, il sorprendente brasiliano Xavier De Oliveira riusciva ad infilarsi fra i due Under 23, cogliendo un insperato quarto posto.

DONNE OPEN: BERTA SENZA RIVALI - Era la favorita d’obbligo, ma vincere da favoriti non è mai semplice, meno ancora in casa davanti ai propri tifosi. A La Thuile, tuttavia, Martina Berta questo certamente non lo ha dato a vedere, aggiudicandosi la quarta tappa di Internazionali d’Italia Series con una prestazione senza sbavature dall’inizio alla fine delle sei tornate di gara.
L’atleta del Team Santa Cruz-Rockshox ha avuto sulla sua ruota Giada Specia (Wilier-Pirelli) solo durante la prima tornata: da lì in avanti è stato un assolo senza soluzione di continuità, con un margine che è andato crescendo giro dopo giro fino al minuto e 45 secondi impartiti proprio a Specia sul traguardo. Potente in salita ed efficace sulle tecniche discese di La Thuile, la valdostana Berta ha trovato un tracciato in grado di esaltarne le qualità, supportata da una grande condizione atletica.

Alle spalle di Berta anche il secondo posto di Specia non è mai stato in discussione, mentre la terza piazza è stata a lungo occupata da Chiara Teocchi (KTM-Protek-Elettrosystem), che è poi calata alla distanza, mentre emergeva la rimonta dell’estoneJanika Loiv (KMC MTB Racing Team), che ha infine centrato il terzo gradino del podio a 2.17.

Al quarto posto ha concluso la neozelandese Samara Jackson davanti a Chiara Teocchi, mentre la vincitrice di Esanatoglia Sofie Heby Pedersen (Wilier-Pirelli) ha dovuto accontentarsi di un sesto posto che le consente di consolidare la leadership fra le Under 23 ma la allontana da Martina Berta nella sfida per la maglia della classifica Donne Open.

Berta comanda ora infatti con 280 punti, 60 più di Giada Specia e 90 di vantaggio sulla stessa Pedersen con una sola gara da disputare, quella di Alpago.

Fonte Federciclismo

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Commenta l'articolo su Twitter...

Può interessarti