Da Finale Ligure a Stoccolma in tandem durante la 24h di Finale

Di DAVE ,

Cristina, 41 anni di Sondrio, nata e cresciuta a Sondrio fino alla fine del liceo scientifico, poi trasferita a Padova per studiare psicologia e dalla laurea, nel 93 a Milano, prima per il tirocinio, poi un master e infine per lavoro. Sono una libera professionista, lavoro come consulente per diverse società e mi occupo di risorse umane (selezione e valutazione), in particolare per un grosso cliente della grande distribuzione, e di ricerche di mercato in ambito farmaceutico. Sono anche una grafologa, per cui faccio perizie su manoscritti (e questa attività riesco a svolgerla dalla Liguria). Mantengo il mio legame con Sondrio perché ho lì la famiglia (mamma, papà, fratello, sorella con marito e due splendide nipoti) e ho mantenuto anche qualche amicizia dai tempi dell'adolescenza.

Fulvio, 39 anni, è finalese doc e fa l'idraulico da sempre. Viviamo insieme a finale da 7 anni.

La partenza ufficiale sarà il 22 maggio in concomitanza con la 24 ore di Finale. Arriveremo a Sondrio il 24 sera per ripartire il giorno successivo facendo il Bernina alla volta di Zernez. Da lì direzione Innsbruck e poi tutta la Germania passando da Monaco, Norimberga, verso nord lungo la pista ciclabile del fiume Saale e poi altre piste ciclabili fino a Rostock, dove contiamo di arrivare verso l'8 giugno. Qui ci imbarchiamo per la Svezia, Trelleborg, e poi altri 10 giorni lungo la costa svedese fino a Stoccolma, verso il 17 giugno. Qui ci fermeremo alcuni giorni perché Fulvio ha dei parenti (cugini con figliolanza). Infatti, la destinazione è stata scelta proprio per andare a trovare uno zio di Fulvio (fratello di suo papà) che viveva lì da circa 50 anni, sposato con una svedese e con 4 figli. Purtroppo lo zio è mancato il 25 marzo, ma ormai l'idea era in movimento...

Torneremo da Goteborg verso la Danimarca e poi da allunghiamo un po' il percorso per attraversare l'Olanda e da Rotterdam prendere la pista ciclabile del Reno che arriva fino al lago di Costanza, in Svizzera. Da lì rientreremo in Italia e passeremo, di nuovo, da Sondrio, verso fine luglio.

L'idea è quella di pedalare tutti i giorni per circa 7 ore, facendo da 80 fino a 120 km, ma mettiamo in conto di trovare anche brutto tempo e se siamo costretti a fermarci troppo, magari recuperiamo qualche tappa con dei pezzi in treno (come estrema ratio).

Dormiremo in campeggio, anche se siamo aperti a contatti di amici di amici che ci possono ospitare lungo il percorso o dei bike hotel.

Il mezzo è un tandem tipo mountain-bike, quindi, con ruote da 26 pollici, ma con gomme semi slik da 2,36 pollici di larghezza per rendere il mezzo più confortevole e forcella anteriore ammortizzata da 120 mm. Il cambio è un normalissimo 27 velocità, la rapportatura è del tutto identica a una mountan-bike, i comandi sono gestiti dal guidatore. Il sistema frenante, inizialmente tradizionale v-brake, si è evoluto con un sistema frenante a disco oleopneumatico con disco anteriore da 200 mm e posteriore da180 mm ( piu grande non ci stava), più un freno addizionale posteriore v-brake comandato dal pedalatore posteriore. Il tutto per sopportare i maggiori carichi dovuti al peso. Il telaio è in alluminio di colore rosso (anteriore) sfumato in arancione nella parte centrale e sfumato in giallo nella parte posteriore. Il peso del mezzo funzionante , nudo di tutti i bagagli e porta bagagli è di circa 20 kg , i portapacchi con bagaglio circa 30 kg. I portapacchi sono due, anteriore e posteriore, ciascuno con due borse vaude impermeabili più borsa sul manubrio anteriore, e zaino sul portapacchi posteriore.

Perché questo viaggio? Siamo da sempre appassionati di bici. Fulvio, infatti, fin da ragazzino faceva gare di bici su strada, anche con buoni risultati, e per un periodo anche in mountain bike. Io uso da sempre la bici come mezzo di trasporto, anche a Milano mi muovo in bicicletta. Ho sempre avuto il "sogno" da fare una vacanza in bici e così con Fulvio abbiamo pensato a un tandem (era stufo di spingermi in salita quando andavamo ognuno con la propria bici!). ne abbiamo trovato uno in prestito e nel 2004 abbiamo fatto la nostra prima vacanza di 12 giorni in Corsica. Ci è piaciuto talmente tanto che l'anno successivo abbiamo fatto fare un tandem su misura da un artigiano piemontese e abbiamo continuato a fare le vacanze esclusivamente in bicicletta, sia in Italia sia in Francia. Grazie al fatto che siamo tutti e due liberi professionisti abbiamo sempre potuto organizzare le vacanze quando volevamo e anche gli allenamenti. Infatti, quando non sono a Milano per lavoro andiamo in bici almeno un giorno sì e uno no, anche d'inverno in pausa pranzo, facendo dai 40 ai 60 km.

Questo è comunque un modo per metterci alla prova, sia come tenuta e resistenza, sia come "coppia", sia come cicloturisti; può essere anche solo un test, verso obiettivi anche più ambiziosi!

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