"... addio DH 7.. ci eravamo tanto amati.."
Di DAVE ,
DH 7 è una società sportiva nata qualche anno fa dalla passione di due ragazzi, Mattia e Dante, che si sono dati da fare per realizzare un progetto unico nella zona del luinese, ovvero quello di dare la possibilità agli amanti del Downhill di avere, vicino casa, una degna pista da discesa. Sono stati spinti dall'amore per questo sport ed è per questo che hanno deciso di portare avanti il loro sogno senza pretendere nulla in cambio. DH 7 è assolutamente senza alcun scopo di lucro, il suo unico scopo è quello di divertire e divertirsi. La realizzazione della pista da discesa nel bosco del monte Settetermini di Montegrino Valtravaglia (VA) è iniziata più o meno due anni fa: Mattia e Dante hanno chiesto, come normale e giusto che sia, l'autorizzazione nonché i permessi scritti al comune di Montegrino ed alla Comunità Montana Valli del Luinese per la realizzazione del percorso. I permessi e il patrocinio sono stati concessi entro breve ed è partita subito la costruzione. I nostri due ragazzi, con l'aiuto di molti altri amici, hanno cominciato a dar vita al percorso utilizzando materiali del tutto atossici e non inquinanti: tutte le rampe, i salti, le passerelle e quant'altro sono state costruite in legno, nel pieno rispetto della natura, senza abusare del sottobosco, senza scavare buche o altro nel suolo, senza tagliare piante ed alberi, insomma non è stato assolutamente danneggiato l'ambiente. Ciò che invece abbiamo fatto, è stato sfruttare la conformazione del monte e del bosco per una timida pista da discesa e, se proprio vogliamo dirla tutta, si è anche data una bella ripulita al bosco. Pian piano DH 7 si fa conoscere, riesce ad ottenere anche l'appoggio di Peruffo e lo sponsor della Specilized, l'appoggio della Pro Loco e del Comune di Montegrino. La pista attrae numerosi ragazzi che amano questo sport ed è per questo che sono state organizzate, grazie all'aiuto dello stesso Peruffo, varie giornate di incontro come il DH 7 FREERIDE DAY, il 28/06/2009, oppure la partecipazione dell'evento 100% Brumotti che si tiene annualmente presso il Palazzo Verbania a Luino. Inoltre, il 6/11/2009, sono venuti a trovarci in pista i giornalisti di "Tutto MountainBike", tra cui Luca Masserini, che ci hanno fatto i complimenti per la pista, hanno provato le MoreWood 2010 e ci hanno dato anche consigli su come sfruttare ancora al meglio il percorso. Era previsto anche un nuovo incontro con loro per la fine di questo mese. Ma, ahimè, non è tutto oro ciò che luccica o non son sempre rose e fiori, va beh mettetela giù come volete, ma la sostanza è che DH 7 non avrà vita molto lunga, purtroppo. Qualche settimana fa, infatti, riceviamo una segnalazione da parte del Corpo Forestale di Cunardo: siamo accusati di deturpazione del sottobosco e di aver agito senza le opportune autorizzazioni. Forti del fatto di aver, invece, rispettato le regole, sventoliamo sotto la faccia del capo della Forestale i nostri bei permessi e rimaniamo piuttosto allibiti quando ci informa che gli stessi non sono validi e che avremmo dovuto chiedere l'autorizzazione a loro. Ora, sinceramente, quando DH 7 si è mossa per la realizzazione del suo progetto ha cercato di farlo nel rispetto delle norme ed è per questo che si è rivolta a chi, di sicuro, era molto più competente di lei, ovvero la Comunità Montana: non concordate con il fatto che la stessa avrebbe dovuto dirci che dovevamo contattare anche il Corpo Forestale? Ma non è finita. Facciamo presente il problema alla Forestale (tra l'altro molto disponibile al dialogo), spieghiamo che comunque noi ci siamo fidati di ciò che ci aveva detto la Comunità Montana e che forse forse non siamo stati noi a sbagliare. La risposta è stata l'organizzazione di un incontro chiarificatore tra la società di DH 7, il Corpo Forestale e la Comunità Montana, ma quest'ultima ha pensato bene di non voler partecipare e ha anche molto simpaticamente, direi, reclinato qualsiasi tipo di responsabilità affermando che quel pezzo di carta che ci ritroviamo in mano era solo ed esclusivamente la concessione del patrocinato e non l'autorizzazione ai lavori, quando, in realtà, sempre su quel pezzo di carta, c'è scritto "si autorizzano il patrocinato e la REALIZZAZIONE del progetto". Però forse siamo noi che non siamo capaci a leggere. Morale della favola, DH 7 si trova con un'imminente verbale di 1.500€ che pende sulla sua testa (o meglio sulla testa di Mattia, il presidente dell'associazione), nonché la direttiva di smantellarle tutto ciò che è stato costruito e il ripristino, così, dell'ambiente naturale. Ora, premettendo la totale buona fede che ci ha spinto a considerare valida l'autorizzazione fornitaci, noi ci chiediamo, è normale che gli enti locali si siano svegliati dopo più di due anni ad informarci che i nostri permessi non erano sufficienti? E' normale, che gli stessi che, tempo fa, ci hanno fatto i complimenti per l'ottima riuscita del progetto adesso ci voltino le spalle e ci lascino a cuocere nel nostro brodo, nonostante la negligenze sia stato loro e non nostra? E' giusto, secondo voi, che dopo tutti gli sforzi, la fatica, il tempo e soprattutto i soldi spesi per la realizzazione di qualcosa di nuovo, che avrebbe potuto attirare sempre più persone e avrebbe potuto valorizzare la nostra zona, ci troviamo COSTRETTI a dover rinunciare a tutto? Vi terremo aggiornati sullo svolgersi della vicenda, sperando in un epilogo positivo!