20-21-22 marzo appuntamento a San Remo con la grande downhill

Di DAVE ,

samuel sanremo
samuel sanremo

Torna la grande Downhill sullo storico tracciato di Sanremo.

Il prossimo 20\21\22 marzo saranno presenti a San Romolo alcuni tra i più forti atleti internazionali di questa spettacolare disciplina, il Team Subaru (Barel, Spagnolo vincitore l'anno scorso, Payet campione europeo), il Team Scott (Beer, Pedemanaud, Barret), il Team Mojo (Stanbridge, Porter), il team Chain Reaction (Camellini, Simmonds) Klausmann, , Vink, la nazionale italiana con Bugnone, Milivinti, Suding, Cozzi, Gambirasio , Franco, Don, Gamenara, Caire P., Somvi e l'Elisa Canepa, e molti altri ancora.

Tutti quanti si daranno battaglia sul difficile tracciato sanremese in tre giorni di test e prove cronometrate, non una semplice gara con due manche cronometrate ma tre interi giorni a disposizione per provare set up, sospensioni, gomme e tutto il materiale che verrà poi utilizzato nella stagione che sta incominciando. I concorrenti potranno avere tantissimi rilievi cronometrici per valutare il loro stato di forma su un tracciato preparato alla perfezione per ospitare un evento di questa importanza e suddiviso in tre settori grazie alla presenza di due intermedi. Il percorso di San Romolo può dividere in tre sezioni ben diverse tra loro per le caratteristiche del sentiero:

la prima parte è veloce ma con una partenza su pietre fisse molto impegnativa (le Ruve) per poi sfociare in una lunga parte di scorrevolezza dove non si pedala ma è importantissimo scegliere le linee per mantenere alta la velocità (la Voie romaine), alla fine di questo tratto si troverà il primo intermedio.

La seconda si butta a capofitto nel bosco (Foea), si inizia con un drop\doppio in discesa che solo i più forti riesco a chiudere per poi avere una sequenza terribile di tornati, buche, radici, pietre sempre molto ripido ed insidioso, probabilmente il tratto più spettacolare del percorso per arrivare ad un tratto piuttosto pianeggiante dove è posizionato il secondo intermedio.

Inutile dire che quando si esce da questo tratto si è molto stanchi e il fiatone non risparmia nessuno ma chi ne ha ancora deve dare tutto, un tratto non lungo da pedalare ma chi riesce a tenere alta la velocità può fare la differenza ( l'anno scorso è su questo tratto che Sapagnolo ha vinto la gara recuperando i pochi secondi che aveva preso da Pedemanaud e Zbinden) e si arriva così ad un tratto velocissimo con il canalone Vouilloz , il cavatappi e il salto finale.

Novità di quest'anno alcuni cambiamenti di percorso, il primo nella parte alta nella sezione delle "Ruve" dove per rendere più filante il percorso sono stati tolti i due stretti tornanti, il secondo e il terzo si sono resi necessari a causa delle abbondanti piogge di questo inverno che avevano scavato esageratamente il sentiero e si trovano nella parte centrale della "Foea" .

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