Lessinia Legend: tempesta e freddo sul Monte Tomba, vincono Dal Grande e Chiara Mandelli

Di EMANUELE IANNARILLI ,

Lessinia Legend
Lessinia Legend

Bosco Chiesanuova: la Lessinia Legend è una di quelle gare alle quali i
biker tornano dopo averla portata a casa magari sfidandosi alzandosi
l’asticella anno per anno dai 40 km del percorso “Classic” passando
agli oltre 60 del Marathon fino ad arrivare agli oltre 125 km con
4000 di dislivello dell’Extreme. Ricorda moltissimo le classiche
dolomitiche, con strade sterrate battute in salita abbastanza semplici
da percorrere e single track e difficoltà in discesa sempre comunque
affrontabili da tutti. L’incognita come spesso accade anche al nord è il
meteo e ieri…

Ieri alle 8, c’erano poco meno di 1000 biker assiepati sulla strada
principale del paesino dei Monti Lessini. Un vero spettacolo
“montanaro” tutt’intorno con grandi distese verdi, pascoli e panorami
mozzafiato con montagne ben oltre i 2000 metri. La partenza è stata
asciutta, anche se già poco prima in griglia c’erano avvisaglie di
pioggia. D’altronde le previsioni parlavano chiaro; temporali, pioggia e
nuvole. Il putiferio si è scatenato dopo la partenza e non grazie ai biker
questa volta. Appena entrati nel tratto sterrato dopo i primi 3,5 km di
asfalto ha cominciato a piovere. Forse però, piovere, non è il termine
giusto. Tuoni, fulmini, acqua come se ci fossero le cascate del Niagara
sopra la testa dei biker. Poi grandine e poi, proprio per non farci
mancare nulla, vento e freddo: perfetto! Biker che hanno letteralmente
cercato riparo in ogni dove in attesa di attimi migliori.

Nonostante ciò la gara andava avanti e saliva verso il Monte Tomba a quota 1700 metri. Da li in poi le condizioni momentaneamente migliorano per
peggiorare per chi ha concluso la gara Classic oltre le 3 e per chi
invece imperterrito ha tirato dritto per l’Extreme che oggi lo era
davvero.
Per salvaguardare l’incolumità, il comitato organizzatore ha deciso di
tagliare appunto l’Extreme di 25 km circa e di chiudere la svolta verso
il marathon a causa di alberi caduti e problemi sul percorso. Di ciò in
tanti in gara non hanno avuto comunicazione ma le condizioni erano
davvero difficili e prendere delle decisioni è fondamentale per non
pregiudicare un evento fino a li perfetto.

Davanti il gruppo è comandato da Deho, Dal Grande e Gambino che
prendono piano piano margine sugli inseguitori nel percorso Extreme.
Nel classic, Ginestri Andreis e Rossi battagliano per il podio. Tra le
donne Guidolin Stefanelli e Burato sono le prime tre a transitare.
Mentre il gruppone dei primi amatori porta a termine la fatica si
scatena nuovamente “l’inferno” sui monti Lessini a rendere il percorso
davvero molto tecnico a causa non tanto del fango, quasi totalmente
inesistente nonostante le copiose piogge, ma quanto alla scivolosità
sulle pietre ovviamente a causa del fondo bagnato. Qualche caduta,
qualche problema meccanico, ma alla fine per come si erano messe le
cose non si è dovuto ricorrere a soccorsi importanti.

I primi a tagliare il traguardo del percorso “corto” sono in ordine
Agostino Andreis – Olympia Cicli Andreis in 2 ore 12 e 01, Giancarlo
Ginestri, stesso team, Rossi Federico – Team Cingolani. Tra le donne
vince invece Nicol Guidolin Asd Gruppo Vulkan in 2 ore 39 e 50
seguita a distanza di 7 minuti da Stefanelli Daniela Team Cingolani e
Chiara Burato Asd Gruppo ciclisti Soave.

Nell’Extreme se la giocano in tre ma nella seconda parte è Stefano Dal
Grande del Team Bottecchia Factory a staccare i compagni di viaggio
precedendo al traguardo Gambino Alessandro, Frm Factory e Marzio
Deho, G.s. Cicli Olympia. Tra le donne invece stravince Mandelli Chiara
seguita a circa mezz’ora da Pasqualini Nadia e Colombi Selene.
Un’edizione questa davvero falcidiata dal maltempo quando in tutto il
resto d’Italia imperversava un sole cocente con temperature
sahariane. Col senno di poi tanti biker hanno sentenziato che forse è
stato meglio così piuttosto che correre 8 ore sotto un sole cocente e un
caldo al limite della sopportazione in tutta la penisola.

Per quel che riguarda l’organizzazione ci sentiamo di dire che è stato
tutto davvero perfetto. Location, logistica e servizi al top. Pacco gara
da primi della classe e assistenza ottima. Spesso però i comitati
peccano quando ci sono da prendere decisioni improvvise date da
fattori meteorologici o altro. Neanche questo ha scalfito Scandola e
company che hanno deciso in tempi record senza esporre i biker a
pericoli inutili e rischi seri.

A Bosco Chiesanuova, con la regina delle distanze si chiude anche
l’edizione 2017 del circuito Lessinia Tour- Fir Cup. Edizione che ha
raccolto un immenso successo e una grande partecipazione al quale
preferiamo però dedicare un’ampia pagina nei prossimi giorni per
analizzarlo a fondo, considerato che siamo stati presenti a tutti gli
appuntamenti e possiamo dire senza peli sulla lingua quello che ci è
piaciuto e quello che invece può essere migliorato.

Segue link alle classifiche ufficiali Sdam.
https://www.endu.net/events/lessinia-legend#/results

Di Emanuele Iannarilli

  • Appassionato di sport estremi in particolare Mtb, Surf, Snowboard. Ha collaborato con Pianetamtb.it per la stesura di articoli e report per le maggiori granfondo off-road italiane e gare a tappe internazionali. Responsabile comunicazione Challenge 24mtb 2013/2014. Atleta endurance con partecipazione a gare internazionali, marathon, granfondo, gare a tappe. Responsabile comunicazione di alcune granfondo nazionali e collaboratore per alcuni brand off-road per test materiali, prova nuova prodotti. Blogger e responsabile comunicazione Bike Action Team.

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