Bike Odissey: un team italiano alla partenza

Di EMANUELE IANNARILLI ,

Bike Odissey partenza 2013
Bike Odissey partenza 2013

Pindos mountains, Grecia: domenica scatterà il prologo che darà il via ufficialmente alla Bike Odissey 2014 una delle gare a tappe più dure del pianeta. Abbiamo spesso sentito parlare negli ultimi tempi di gare a tappe che stanno prendendo sempre più piede e attirando adesioni e attenzione. Sicuramente le regine ormai contano un numero di partecipanti ben superiore a tante granfondo nonostante spesso i costi per questo tipo di avventure siano davvero elevati. Cape Epic, Crocodile Trophy, Iron Bike, Bike Transalp sono forse le più conosciute ma ce ne sono tante altre che magari in sordina attirano per il momento meno partecipanti ma non per questo meno spettacolari e meno dure...anzi.

Parliamo della Bike Odissey, alla quale quest'anno prenderà parte un equipaggio italiano formato da Emanuele Iannarilli e Vanni Balboni entrambi del Green Devils Team di Sasso Marconi. Gara a coppie dal fascino selvaggio che si svolge dal nord della Grecia ai confini dell'Albania per arrivare a circa 100 km da Atene dopo aver attraverso la catena montuosa del cosiddetto “Pindos Country” per ben 700 km, si proprio così, 700 km in sette tappe più un prologo per un totale di oltre 26000 metri di dislivello. Da una parte si può comprendere la difficoltà di raccogliere consensi in un evento di questa difficoltà. Estremo, selvaggio con una media di circa quasi 4000 metri al giorno di dislivello per 100 km. Se viene difficile capirne la difficoltà, il che è ben comprensibile, proviamo a pensare a 7 Sellaronda Hero consecutive, senza un giorno di sosta, senza riposo e in paesaggi ben più estremi e selvaggi con poca assistenza e ristori con il contagocce. Tanti hanno portato a termine almeno una Dolomiti Superbike o una Sellaronda Hero e possono ben ricordare la fatica e la gioia dopo aver oltrepassato lo striscione “Arrivo”. Ecco, alla Bike Odissey quella fatica si ripeterà per 7 giorni consecutivi.

Una mente “normale” forse non prenderebbe neanche in considerazione cotanta fatica, ma la sfida, la sfida è talmente grande da aver attirato comunque 23 team per la 8 giorni, 25 per la 3 giorni e altre decine per la granfondo finale. “Ovviamente” il team italiano prenderà parte alla 8 giorni cercando di tenere alto l'orgoglio e provare con tutte le forze ad arrivare ad Amfiklia, ultimo paese toccato dalla gara dopo aver attraversato villaggi di ogni genere e grandezza in mezzo alle montagne più ardue dell'entroterra greco. E si perchè la Grecia non è solo mare, isole e sole, ma anche neve, salite infinite e sentieri ai limiti dell'avventura più radicale.

Dalla penisola ellenica proveremo a tenere i contatti per raccontarvi questa che sarà un'avventura faticosissima ma anche un'esperienza unica e da raccontare quando un giorno le forze per fare qualcosa del genere non ci saranno più. Allora rimarranno solo ricordi di tenacia, forza, determinazione a ravvivare quella passione che scorre nel cuore dei biker più estremi e alla ricerca di esperienze forti e nuove come la Bike Odissey.

Ci sarà da divertirsi e da soffrire, ma anche da raccontare e descrivere, sempre che a fine giornata rimangano le forze per farlo.

Domenica 22 giugno da Laista il prologo iniziale poi via verso le montagne a pedalare duro per portare in alto il tricolore. Forza ragazzi!

Di Emanuele Iannarilli

  • Appassionato di sport estremi in particolare Mtb, Surf, Snowboard. Ha collaborato con Pianetamtb.it per la stesura di articoli e report per le maggiori granfondo off-road italiane e gare a tappe internazionali. Responsabile comunicazione Challenge 24mtb 2013/2014. Atleta endurance con partecipazione a gare internazionali, marathon, granfondo, gare a tappe. Responsabile comunicazione di alcune granfondo nazionali e collaboratore per alcuni brand off-road per test materiali, prova nuova prodotti. Blogger e responsabile comunicazione Bike Action Team.

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