23º Tour dell'Assietta, vincono il colombiano Rios e la e la svizzera Heinzmann
Di ALBERTO ,
Si è disputata a Sestriere (TO) la 23a edizione del Tour dell'Assietta. Ad aggiudicarsi la Marathon da 82 km maschile è stato Eddi Rendon Rios (3h16’ 51") della Torrevilla mtb, colombiano di 22 anni già campione della prima tappa del circuito Piemonte Mtbike e leader attuale dello stesso. In allegato le classifiche.
Grazie alla vittoria di oggi con 2’53" di vantaggio sui diretti rivali, Rendon Rios mantiene la maglia di leader del Marathon Tour 2010 organizzato dalla Federciclismo. "Sono contentissimo, tutto ha funzionato al meglio e non ho avuto intoppi" – ha detto all’arrivo l’esausto colombiano il quale ha voluto dedicare la vittoria alla sia famiglia. Dietro di lui, la coppia formata da Oscar Lazzaroni e Mirko Celestino, compagni nello stesso Team (Semperlux Axevo Haibike) e molto probabilmente compagni anche in azzurro nell’ormai imminente gara del Mondiale Marathon Mtb in programma in Germania a St.Wendel: Hubert Pallhuber, il Direttore tecnico della nazionale azzurra presente a Sestriere per schiarirsi le idee in vista delle convocazioni, ha infatti espresso la volontà di portare entrambi in Germania, soprattutto in virtù dell’ottima prestazione di Lazzaroni, che ben ha impressionato il Dt azzurro, anche grazie al grande lavoro di regia svolto da Celestino che oggi si è messo a completa disposizione del compagno affinchè potesse ben impressionare il Dt, dopo un anno in cui invece le parti sono sempre state invertite. "Celestino avrebbe addirittura potuto vincere quest’oggi" ha detto Pallhuber; va però tenuto presente che Celestino era reduce dalle fatiche della Transalp, importante gara a tappe di mountain bike terminata proprio il giorno prima del Tour. Poco o nulla da dire sulla gara dal momento che Rendon Rios, insieme al terzetto formato da Celestino, Lazzaroni e Johann Pallhuber è sempre stato al comando del Tour, riuscendo finalmente a staccare gli avversari a pochi km dall’arrivo.
Ad aggiudicarsi la 82 km femminile è stata la svizzera Fabienne Heinzmann (Bmc team l’Alex Moos) che, al termine di una gara che l’ha vista sempre al comando, ha concluso in 4h7’36", staccando la seconda Michela Benzoni (Asd Lissone mtb) di 4’51" e la terza Alessia Ghezzo (Focus Factory Racing mtb team) di 16’58". "Un percorso molto difficile ma molto bello, divertente": questo il commento della campionessa intervistata al traguardo.
La Granfondo Nazionale di 59 km ha invece visto imporsi, nella maschile, Andrea Cina della Gs Cicli Lucchini Onlus che ha concluso il percorso in 2h49’21". Nella femminile si è invece imposta Sara Vittoria Brancati del Giai team asd, la quale ha tagliato il traguardo dopo 3h51'58".
Grande afflusso a Sestriere anche da parte degli Escursionisti che per ultimi hanno varcato la linea di partenza, poco prima delle 10.30 di domenica, affrontando il medesimo percorso della Granfondo da 59 km. A coronare il tutto una splendida giornata che ha accompagnato l’intera durata del Tour dell’Assietta.
Grande festa finale con le premiazioni che si sono svolte nel village allestito proprio nel piazzale antistante il Palazzetto dello sport di Sestriere alla presenza del sindaco di Sestriere e di altre autorità.
Nella vigilia del Sabato sono stati 130 i giovanissimi e le giovanissime di età compresa tra i 7 ed i 12 anni (ma qualcuno sotto i 7 anni si è comunque presentato all’appello al Sestriere) che hanno gareggiato sul bellissimo percorso realizzato proprio a lato del Palasport di Sestriere, campo-base della ventitreesima edizione del Tour. Anche in questo caso, un successo davvero straordinario.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Eddie Rendon Rios (il vincitore del Tour dell’Assietta): «Sulla salita verso Cima Ciantiplagna io, Pallhuber, Lazzaroni e Celestino abbiamo fatto il forcing. Mirko ha perso un centinaio di metri ma poi è tornato sotto e ha fatto un gran lavoro sui saliscendi dopo il Colle dell’Assietta. A una ventina di chilometri ho accelerato ma ho sempre avuto paura di un ritorno di Lazzaroni e Celestino. Il percorso è molto bello e l’altura non può che favorirmi visto che vivo in una paese a 2.100 metri d’altitudine. In passato ho corso molto su strada: conosco bene Sarmiento e Betancur, i due vincitori del Girobio».
Oscar Lazzaroni (2° al traguardo): «Questa è una gara particolare: dura ma veloce e condizionata dall’altura. Oggi stavo bene ma devo ringraziare Mirko che mi è stato vicino per tutta la gara. Se farò parte della spedizione azzurra saprò come sdebitarmi…»
Mirko Celestino (3°): «Non pensavo di stare così bene dopo otto giorni di Transalp. Ho corso fino a ieri mattina: 19.000 metri di dislivello e 600 km in una settimana, un allenamento eccezionale in vista del Mondiale. Oggi avevo un solo pensiero in testa: aiutare Lazzaroni a guadagnarsi una maglia azzurra per poter contare su di un compagno del quale mi fido al 100%. Dopo il 2° posto dell’Europeo punto al podio nel Mondiale marathon».
Hubert Pallhuber (commissario tecnico della nazionale italiana di mountain bike): «Non posso che ritenermi soddisfatto per la corsa dei corridori in lizza per la maglia azzurra. Celestino ha dimostrato di avere una forma fisica eccezionale. Si è presentato al via dopo aver concluso ieri la Transalp ed è riuscito a essere protagonista. Io credo che se avesse corso per se stesso invece di sostenere Lazzaroni avrebbe anche potuto vincere. Il percorso di St. Wendel non ha salite lunghe e consente di stare a ruota: Celestino sarà un osso duro da staccare. Sulla carta gli svizzeri Sauser, Huber e Näf partono favoriti ma il loro punto debole potrebbe essere proprio la convivenza, fra gli elvetici ci sono troppi galli nello stesso pollaio. La nazionale? Celestino, Debertolis, Felderer, mio fratello Johann e Lazzaroni sono sicuri, per gli altri deciderò nei prossimi giorni. Dopo il risultato dell’Europeo io ho molta fiducia in Celestino. Mirko ha ancora la mentalità dello stradista: sa focalizzare la propria preparazione sui grandi appuntamenti e nelle giornate di difficoltà ha l’umiltà per mettersi al servizio degli altri. Non tutti hanno questa capacità».
Maurizio Poncet (organizzatore del Tour dell’Assietta): «I 1.450 iscritti fra agonisti, ciclisti e partecipanti alla baby cup sono un risultato eccezionale che, tradotto in numeri, significa un quarto di iscritti in più rispetto alla passata stagione. D’ora in poi Sestriere e Pragelato si alterneranno come sedi di partenza e arrivo. Il percorso, invece, resterà lo stesso. Cercheremo di mantenere il single track del Sentiero Gelindo Bordin che ha riscosso molto successo fra i partecipanti di questa edizione».
Le classifiche
Marathon uomini (82 km)
1.Eddie Rendon Rios (Col) Scapin Torrevilla Mtb in 3h16’48” alla media di 24,99 km/h
2. Oscar Lazzaroni (Ita) Semperlux Axevo Haibike a 2’53”
3. Mirko Celestino (Ita) Semperlux Axevo Haibike a 2’54”
4. Alexandre Moos (Sui) a 3’49”
5. Johann Pallhuber (Ita) a 5’46”
6. Pierluigi Bettelli (Ita) a 5’49”
7. Marco Zappa (Ita) a 6’32”
8. Matteo Fabbri (Ita) a 7’26”
9. Walter Costa (Ita) a 10’35”
10. Diego Rosa (Ita) a 10’53”
Marathon donne (82 km)
1. Fabienne Heinzmann (Sui) Bmc Team L’Alex Moos in 4h07’36” alla media di 19,86 km/h
2. Michela Benzoni (Ita) Asd Lissone Mtb a 4’51”
3. Alessia Ghezzo (Ita) Focus Factory Racing Team a 16’58”
Granfondo uomini (59 km)
1. Andrea Cina (Ita) Gs Cicli Lucchini in 2h49”21” alla media di 20,9 km/h
2. Massimo Andreotti (Ita) Asd Biella Biking a 2’55”
3. Wilhelm Bonato (Ita) Asd Team Licheri Bike a 3’15”
Granfondo donne (59 km)
1. Sara Vittoria Brancati (Ita) Giai Team Asd in 3h51’58” alla media di 15,26 km/h
I leader della Piemonte Mtbike
Assoluta e Open – Alberto Riva
Donne – Maria Elena Mastrolia
Junior – Davide Detomatis
Master 1 – Silvio Massimino
Master 2 – Massimo Biola
Master 3 – Massimo Franzosi
Mater 4 – Massimo Rizzi
Master 5 – Roberto Davò
Master 6+ - Giovanni Giachetti
Tutte le fotografie della due giorni sono scaricabili dal sito web www.tourassietta.it.