Vuelta, sesta tappa: Tony Martin sfiora la grande impresa. Vince Morkov, Nibali sempre leader
Di MARCO CESTE ,
Il fascino e l'emozione, la gioia e la durezza che solo uno sport come il ciclismo sanno dare, si sono vissuti ieri alla sesta tappa della Vuelta, da Guijuelo a Caceres di 175 km.
Un uomo, da solo, è stato in fuga per oltre 170 km, per poi essere beffato a duecento metri dal traguardo. E' il tedesco Tony Martin della Omega Pharma-Quickstep, campione del mondo di cronometro sia individuale che a squadre. Un passista come pochi altri in circolazione. Ha pedalato da solo per oltre 4 ore, con il gruppone che alle spalle non gli ha mai concesso più di tre minuti.
Il profumo della vittoria lo ha sentito, lo ha assaporato e senza dubbio sarebbe stata una delle imprese più belle della storia del ciclismo. Impresa, però, che non è stata completata, perchè il ciclismo a volte è davvero spietato. Dopo più di 170 km pedalati in solitaria, quando la linea dell'arrivo era lì davanti e poche decine di metri, ecco i velocisti che arrivano e superano Martin per andare a giocarsi la vittoria di tappa.
Vince il danese Michael Morkov del Team Saxo, davanti alll’argentino Max Richeze della Lampre Merida e allo svizzero Fabian Cancellara della Radio Shack. Primo degli italiani è Francesco Lasca, dodicesimo.
In classifica generale nulla di nuovo, con Nibali sempre in maglia rossa davanti a Horner e Roche.