Tour de France: Chris Froome in maglia gialla a Morzine, grande Nibali 3°, tappa allo spagnolo Izagirre

Di GIANCARLO COSTA ,

Ion Izagirre vincitore tappa Morzine al Tour de France (foto cyclingnews)
Ion Izagirre vincitore tappa Morzine al Tour de France (foto cyclingnews)

Innanzitutto onore al vincitore del Tour de France, Chris Froome del Team Sky, che anche nell'ultima tappa di montagna di questo Tour de France, con la sua formidabile squadra, ha controllato la corsa e probabilmente intimorito gli avversari, che erano comunque a 4 minuti, che non lo hanno attaccato in quest'ultima occasione. Tappa con 4 salite dure, l'ultima durissima sullo Joux Plan e condizioni meteo difficili, temporali con strade quasi sempre bagnate e saponose e arrivo in discesa, difficile, su Morzine. Fuga di giornata con Peter Sagan che fa il guastatore e tira a tutta per Kreuziger, che a un certo punto è secondo in classifica generale. Nella fuga c'è anche Vincenzo Nibali, che sa di avere dalla sua la discesa finale. Nonostante ciò l'Astana dietro tira a tutta, nella speranza di portare sul podio Fabio Aru. La tattica era giusta, anche se potevano far tirare altre squadre, le gambe del “Cavaliere dei 4 Mori” oggi purtroppo no, e per la prima volta nella sua giovane carriere va in crisi sulla salita finale dello Joux Plan e arriverà al traguardo a 17 minuti dal vincitore.

Intanto nella fuga iniziano le azioni per andare a vincere la tappa. Thomas De Gent ci prova sulla penultima salita, ma viene ripreso in discesa. Sull'ultima salita si avvantaggiano il solito colombiano Pantano, anche oggi premiato con il numero rosso della combattività e il francese Alaphilippe, ma a un certo punto parte Nibali dal gruppetto dei fuggitivi, li riprende e va solo verso il Gpm. Conoscendo le sue doti discesista si assapora forse la prima vittoria italiana di questo Tour. Solo che dietro non mollano e sul duo arriva anche lo spagnolo Ion Izagirre della Movistar. Risultato è che sul Joux Plan scollinano insieme Pantano, Izaguirre e Nibali e si buttano in discesa. Sono tutti e 3 grandi discesisti, forse i migliori del Tour. Solo che Nibali ieri è caduto dietro a Froome, ha picchito duro e il prossimo traguardo sono le Olimpiadi. Dalle curve bagnate esce sempre meglio Izagirre, mentre perde qualcosa Nibali. Alla fine il successo va allo spagnolo Ion Izagirre, 2° a 19″ Pantano 3° a 42” Vincenzo Nibali, 4° a 49” Julian Alaphilippe a 49″ e 5° a 1’43” Rui Costa.

Il gruppetto maglia gialla arriva più o meno insieme, nonostante lo scatto di Purito Rodriguez e lo scattino di Quintana marcato da Bardet, con il blocco Sky che negli ultimi 300 metri lascia fare.

E così Chris Froom vince, a meno di cataclismi nell'ultima tappa di Parigi, il suo terzo Tour de France, senza un'azione eclatante in salita, ma attaccando in discesa ed essendo più forte a cronometro e gestendo gli avversari con la sua formidabile squadra, tutti campioni al servizio della sua leadership. Unica ombra la decisione della giuria di abbonargli il ritardo nella tappa ridotta del Ventoux. Secondo a 4’05” il francese Romain Bardet e 3° a 4’21” Nairo Quintana, che quasi senza scattare mai nel corso di questo Tour sale sul podio: massimo risultato con il minimo sforzo. Quarto Yates a 4’42”, 5° Richie Porte a 5'17”, 6° Valverde a 6’16” (un grande risultato dopo il podio del Giro), 7° Purito Rodríguez a 6'58”, 8° Meintjes a 6’58”, 9° Martin a 7’04” e 10° Kreuziger a 7’11”. Peccato per Fabio Aru, che finisce 13° a 19'20”. Una crisi nell'ultima tappa di montagna e sfuma il piazzamento che sperava nei primi 5, una lezione per il suo futuro. Futuro che si chiama Olimpiadi di Rio, con Nibali, Caruso, Rosa e De Marchi. Niente giallo a Parigi, sarà oro a Rio?

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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