Più di 2 mila alla granfondo Fausto Coppi Le Alpi del Mare (CN)

Di MARCO CESTE ,

Matteo Podestà
Matteo Podestà

La granfondo Fausto Coppi Le Alpi del Mare 2014, una delle più spettacolari e difficili maratone ciclistiche d’Europa, parte sotto ad un sole splendido alle 7 di questa mattina dalla centralissima piazza Galimberti a Cuneo.

2200 gli iscritti provenienti da 23 nazioni diverse, Italia inclusa. Due i percorsi, una media fondo di 111 km e 2500 m di dislivello e una granfondo di 177 km con 4125 m di dislivello.

Quest’anno, il percorso della gara principe vede anche l’inedita salita al Santuario di Valmala e la discesa su Lemma.

Tra i partenti anche Domenico Quirico, il giornalista de La Stampa, rapito in Siria lo scorso anno e per il quale gli atleti della Fausto Coppi 2013 avevano corso con un fiocco giallo sul pettorale.

“Sono un maratoneta non un granfondista, anche se mi piace andare bici – ha commentato Quirico, che è partito con il pettorale no. 1 – Le due discipline, però, sono affini. Condividono fatica, sudore e forza di volontà. Sono vere lezioni di vita. Mi auguro che questa Fausto Coppi Le Alpi del Mare impartisca belle lezioni di vita a tutti gli atleti in gara”

Ieri, sabato 12 luglio 2014, la Cerimonia delle Nazioni è stata turbata da un temporale quasi tropicale.  Tra i presenti sul palco, improvvisato sotto ad un tendone, c’era Quirico che ha ricevuto ufficialmente il pettorale no. 1 ma anche Damiano Lenzi, il campione di Sci Alpinismo (partito con il pettorale 316) che era alla sua prima Fausto Coppi Le Alpi del Mare. Dopo Lenzi, è salito sul palco Alessandro Costantini che, malato di cancro ai polmoni, ha portato una bella testimonianza di vita e di sport. Alessandro, da quando ha scoperto il male, non ha mai smesso di andare in bici; anzi, proprio grazie a questa passione sta combattendo la malattia e gli ultimi esami medici sembrano dargli ragione. Incrociamo tutti le dita per lui.

La gara

Splendida giornata invece, questa domenica 13 luglio 2014. Il tempo ha tenuto fino alla fine della gara. Alla partenza, da piazza Galimberti a Cuneo anche gli organizzatori della Granfondo New York con cui la Fausto Coppi Le Alpi del Mare è gemellata.

A dare il via, Manuela Battaglino dell’ufficio Marketing della Balocco, uno dei main sponsor della manifestazione.

Partiti in una mattinata tersa i 2200 ciclisti hanno percorso un breve circuito cittadino poi, al viadotto Soleri, dopo circa 4,8 km, la divisione tra percorso lungo e corto.

Il gruppo è compatto per circa 30 km e, sulla salita al santuario di Val Mala, Timo Krieger (n. 668) si stacca e inizia una fuga in solitaria che lo porterà fino ai piedi del Fauniera, per oltre 90 km. Classe 1982, tedesco di Stoccarda, ingegnere, granfondista di livello ma a “riposo” dalle gare nell’ultimo anno, Timo era qui a Cuneo come inviato della rivista tedesca RennRad.

Dietro di lui, si lancia all’inseguimento un piccolo gruppetto di 20 corridori, capitanato da Paolo Castelnovo (n. 174 - ASD Team UCSA) e Andrea Gallo (n. 1445 - ASD Pedala Sport Canale), l’atleta di casa, che mostra subito di essere in splendida forma.

Con loro c’è anche Damiano Lenzi (n. 316), il campione di Sci Alpinismo.

Gli inseguitori, sulla salita di Piatta Soprana, vengono ripresi dal resto del gruppo, mentre si riduce il distacco con Krieger. Matteo Podestà (2053 – Mg.K.Vis LGL Gobbi) si porta tra i primi e raggiunge Lenzi e Gallo. Matteo fino a questo momento ha corso una gara nella tranquillità del gruppo, apparentemente non spaventato dalla fuga del tedesco.

Al congiungimento con il percorso medio, sul rettilineo che porta a Castelmagno, e quindi alla salita per il Fauniera, Timo Krieger viene ripreso da un gruppetto di 10 corridori. Tra loro Damiano Lenzi, Andrea Gallo e Fabrizio Mandrile (1873 – SC VIGOR Cyling Team) e anche Matteo Podestà che, in vista della salita al colle Principe della Fausto Coppi Le Alpi del Mare (2480 m dislivello) pare aver messo il turbo.

Il tedesco, che è anche in carenza d’acqua, viene poi staccato sulle prime curve della salita al Fauniera.

Matteo Podestà sulla salita sembra un altro. Il passo è sciolto, va in progressione; al Fauniera passa per primo, seguito, secondi dopo, da un gruppo di 10 corridori tra cui Mandrile.

Gallo invece, si ferma a poche centinaia di metri dalla cima. Ha un problema con la catena. Finalmente riesce a rimettersi in sella ed inizia una ripresa disperata.  Raggiunge la cima e si lancia nella discesa. Riesce a raggiungere Mandrile ma intanto Podestà ha preso il largo.

La fuga di Matteo Podestà non verrà più ripresa e Matteo arriverà a Cuneo, in piazza Galimberti, con tutto il tempo per tirare su la zip della maglia e poi alzare le braccia.

Ha percorso la Fausto Coppi Le Alpi del Mare in 5 ore 59 minuti 06 secondi. Fabrizio Mandrile arriverà secondo a 6 minuti e 13 sec  e  Andrea Gallo terzo, a 9 minuti e 03 sec dal primo. 

Tra le donne, vittoria inaspettata dell’olandese Nicole Heuts di Utrecht. La Heuts non corre per nessun team, è una cicloturista pura, che ama correre questo tipo di eventi con il marito ed un gruppo di amici. Ha 42 anni, è alla sua seconda Fausto Coppi Le Alpi del Mare.

Lo scorso anno arrivò terza. Batte la signora delle granfondo, Olga Cappiello, la vincitrice dell’edizione 2013, per 5 minuti e 34 secondi e termina la gara in 7 ore 04 minuti e 56 secondi.

Il primo del medio è stato Niki Giussani, Equipe Exploit, seguito da Roberto Napolitano, team Cinelli Santini, e da Daniele Gualeni, team Tokens Cicli Bettoni. La prima donna del medio è stata Manuela Solzogni del team Isolmant.

Tutte le classifiche allegate, aggiornate al momento in cui scriviamo.

Per aggiornamento classifiche consultare anche il sito www.sdam.it

Le interviste

GRAN FONDO UOMINI

Vince la Fausto Coppi, edizione numero 27, Podestà Matteo che riesce a distanziare tutti sull’insidiosa discesa del Fauniera e a tagliare il traguardo con circa sei minuti di vantaggio su Mandrile Fabrizio e Gallo Andrea.

Il corridore veneto è visibilmente commosso a fine gara e commenta: “Questa per me è una grande vittoria; all’inizio della salita sul Fauniera ero dietro ai due battistrada e favoriti di giornata Gallo e Lenzi, ho cercato di andare su con il mio passo e quando li ho raggiunti, ho capito che poteva essere la mia corsa. Queste corse sono molto dure e bisogna conoscere molto bene il proprio corpo e saper dosare le energie, questa intelligenza tattica alla fine ha pagato

Secondo posto ricco di soddisfazione personale per Mandrile Fabrizio: “ Sono molto felice per questo insperato risultato; ora sono un papà, lavoro a tempo pieno e non ho più molto tempo libero per potermi allenare. Il mio obiettivo era arrivare terzo, ed invece per l’ennesima volta è arrivato un secondo posto, credo siano sei volte che arrivo a ridosso del primo. Il pezzo più complicato è stata la seconda discesa da Piatta Soprana, è stata davvero difficile da impostare ma alla fine è andata ottimamente e non posso che non esserne felice.”

Conclude il podio uno sfortunatissimo Gallo Andrea: “Prima dello scollinamento sul Fauniera mi è scesa la catena e questo mi ha innervosito parecchio ed alla fine ho perso secondi preziosi. Nella parte in discesa ho cercato di recuperare e ci ho creduto fino in fondo ma non è bastato per raggiungere i due battistrada. Oggi, onestamente non avevo molta gamba ed alla fine il distacco è stato pesante; rimando la mia affermazione ai prossimi anni.”

DONNE

Per le quote rosa, la spunta colei che arrivò terza lo scorso anno, Heuts Nicole, su Cappiello Olga e Piancastelli Patrizia; un arrivo in solitaria con oltre sei minuti di vantaggio.

Soddisfatta e felice Nicole ha così commentato “Ho battuto la beniamina di casa però, lo scorso anno, è stata lei a prendere il vantaggio e il podio; io mi sono fermata al gradino più basso. Quest’anno era quasi una sfida personale, anche se non c’è assolutamente rivalità tra noi. Io, per altro, non sono una granfondista di professione e quindi non avrò modo di ri-incontrarla se non alla prossima edizione de La Fausto Coppi Le Alpi del Mare. Siamo state insieme per la quasi totalità della corsa e poi sull’ultima discesa quella di Madonna del Colletto, ho fatto la differenza”.

Olga Cappiello stanchissima, si è subito ritirata e non abbiamo potuto raccogliere il suo commento.

Soddisfatta anche la terza classificata, Piancastelli Patrizia: “Sono contentissima; sono parecchi anni che partecipavo e finalmente è arrivato un risultato importante. Sulla cima del Fauniera c’è uno spettacolo fantastico e già solo questo è il motivo principale della mia partecipazione; paesaggi davvero fantastici.”

MEDIO FONDO

SPRINT VINCENTE PER GIUSSANI

A meno di un km dall’arrivo erano in quattro ma alla fine il gradino più alto del podio dell’edizione 27ª  della Fausto Coppi Le Alpi del Mare viene occupato da Niki Giussani con il tempo di 3 ore 44 minuti e 53 secondi.

Una grande soddisfazione per il corridore del team Equipe Exploit che sul traguardo di Piazza Galimberti riesce ad avere la meglio su Napolitano, Gualeni e Padoan.

Ecco il commento del vincitore: “ Sul Fauniera, tre corridori avevano un buon vantaggio, sono riuscito a riprenderli a tre km dalla cima e poi abbiamo terminato la corsa in quattro; sapevamo che la corsa si sarebbe decisa allo sprint e così è stato. Negli ultimi metri ho avuto più gamba e sono riuscito a primeggiare; sono molto felice e soddisfatto della mia prestazione.”

Un secondo posto che rende felice Napolitano: “ Sapevo che Giussani in volata era il più forte e aveva più gamba ma il mio secondo posto vale oro; sul Fauniera è stata dura ma l’emozione di arrivare in Piazza Galimberti e rivedere la propria famiglia, mi ripaga di tutti gli sforzi.”

Conclude il podio, Gualeni Daniele: “Un terzo posto conquistato all’ultima curva complice l’errore di Padoan; un percorso e una corsa davvero fantastica.”

DONNE

Nella medio fondo, in campo femminile, successo per Manuela Solzoni del team Isolmat con il tempo di 4 ore 7 minuti e 26 secondi che nell’ultima salita di Madonna del Colletto ha saputo incrementare il vantaggio sulla cuneese Erica Magnaldi e su Monica Bonfanti.

Il commento della vincitrice: “ Il momento più duro della corsa è stato sul Fauniera non tanto per la durezza della pendenza quanto per la lunghezza del percorso; in discesa non è stato facile, ho cercato le traiettorie più sicure e una volta finita, ho cercato di utilizzare tutte le energie che avevo in corpo e alla fine ho alzato le braccia al cielo.”

Prestazione importante anche per Monica Bonfanti: “ Nonostante alcuni problemini fisici, sono al 50% della mia condizione e quindi reputo questa mia prestazione assolutamente positiva.”

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