Marianne Vos ha provato il tracciato della cronometro del Mondiale di Ciclismo Toscana 2013

Di MARCO CESTE ,

Marianne Vos
Marianne Vos

I grandi campioni dello sport vengono solitamente consacrati a leggenda al termine della loro attività, quando, dopo anni di imprese, è possibile volgere lo sguardo in direzione delle orme che hanno lasciato. Non è il caso di Marianne Vos (nella foto con Annemiek Van Vleuten), 26 anni da compiere il 13 maggio, che ha già scritto pagine indelebili della storia del ciclismo femminile. La campionessa olandese, originaria di Wijk en Aalburg (Olanda), in Toscana per allenamenti con il suo team della Rabo Woman Cycling Team, non ha voluto perdere l’occasione di provare in anteprima i percorsi del Mondiale di Ciclismo Toscana2013 della Cronometro a squadre e del Circuito iridato di Fiesole.

Da Pistoia, sede di partenza della crono a squadre di domenica 22 settembre, ha percorso i 37,93 Km che portano al Nelson Mandela Forum di Firenze dove ha poi proseguito per il sopralluogo del Circuito finale di Fiesole, luogo in cui, probabilmente, si deciderà la gara delle donne Élite di sabato 28 settembre.

“Il Circuito finale di Fiesole è abbastanza impegnativo – le parole della campionessa del mondo in carica –, la prima parte, quella della salita di Fiesole è lineare e pedalabile, mentre in particolare lo strappo di Via Salviati ha delle pendenze importanti e penso che farà la differenza. In generale su tutto il circuito finale non ci sono molte zone di recupero, sarà importante riuscire a dosare le forze nel migliore dei modi, per essere lucidi nel momento che conta”.

A visionare il percorso anche il Direttore Sportivo della Rabo Woman Cycling Team Koos Moerenhout, che analizza così i due tracciati percorsi in mattinata: ”La gara in linea è la più dura degli ultimi anni e farà molta selezione. La prova a cronometro è altrettanto affascinante, nonostante sia priva di insidie da un punto di vista altimetrico. Ci sono lunghi rettilinei che consentiranno di sprigionare la massima potenza da parte delle atlete”.

Marianne Vos fin da bambina dimostra doti atletiche impressionanti e segue il fratello ciclista durante gli allenamenti. Pratica anche pattinaggio in linea e di velocità, una passione che metterà da parte a 14 anni per dedicarsi solo al ciclismo. Ciò che impressiona della Vos è la sua poliedricità. Classe, forza di volontà e costanza sono le caratteristiche principali che le hanno permesso di primeggiare nel ciclismo su strada, su pista e nel ciclocross. Un’atleta completa in grado di abbattere un record dopo l’altro: nel 2008 vince la medaglia d’oro nella corsa a punti ai Giochi Olimpici di Pechino e a Londra, nel 2012, si infila al collo un altro oro, questa volta nella corsa in linea su strada.

Nel ciclocross non conosce rivali: per sei volte si aggiudica i Campionati del Mondo (nel 2006 e dal 2009 al 2013) e indossa la maglia iridata dei Mondiali su strada nel 2006 e recentemente a Valkenburg nel 2012. Si laurea campionessa del mondo anche nei Mondiali su pista del 2008 a Manchester e ad Apeldoom (Paesi Bassi) nel 2011.

Ufficio Stampa Federciclismo

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