Il norvegese Boasson Hagen vince la 4a tappa del Critérium del Delfinato, Contador sempre maglia gialla

Di GIANCARLO COSTA ,

Edvald Boasson Hagen vince la quarta tappa del Criterium del Delfinato (fot Cyclingnews)
Edvald Boasson Hagen vince la quarta tappa del Criterium del Delfinato (fot Cyclingnews)

Si è conclusa con una volata la 4a tappa del Criterium del Delfinato, da Tain L’Hermitage a Bellay. Dopo il colpo di mano di Fabio Aru nella tappa di ieri, questa volta le squadre dei velocisti non si sono fatte scappare il controllo della corsa e le fuga di giornata è sempre stata tenuta sotto controllo, cosi come i tentativi nel finale. Da segnalare purtroppo una brutta caduta nel finale ai -2,5 km dal traguardo che ha coinvolto lo sloveno Borut Bozic e il francese Alexis Gougeard.

Volata finale con il campione di Norvegia Edvald Boasson Hagen che con il colpo di reni sul traguardo supera la concorrenza di Julian Alaphilippe 2° e di Nacer Bouhanni 3°.
Ma la notizia del giorno riguarda la classifica generale, dove Christopher Froome, grazie ad un buco nel gruppo dei migliori nel finale, guadagna 9” a Contador. Il campione spagnolo è sempre in maglia gialla, ma il suo vanntaggio su Froome si è ridotto a 4”, 6” su Richie Porte 3°, 9″ su Alaphilippe 4° e 12″ su Martin 5°, con l'azzurro Diego Rosa sempre 8° a 35″.

Domani tappa di montagna con 7 gpm, si faranno le prove generali per i big della classifica, sia per la vittoria in questa corsa a tappe che per il prossimo Tour de France.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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