Giro d'Italia: a Montecampione splendida impresa di Fabio Aru. Uran conserva la maglia rosa

Di MARCO CESTE ,

Fabio Aru
Fabio Aru

L'edizione numero 97 del Giro d'Italia, continua a regalare emozioni tinte di tricolore. Infatti, dopo la doppietta di Diego Ulissi, negli ultimi tre giorni altrettanti giovani italiani si sono messi in luce vincendo le tre tappe: dopo Marco Canola ed Enrico Battaglin, oggi è toccato a Fabio Aru.

Il non ancora ventiquattrenne sardo dell'Astana, è quello che forse ha regalato l'emozione e la sorpresa più grande. In una frazione molto impegnativa come quella di oggi, da Valdengo a Plan di Montecampione per un totale di 217 km, in cui anche i primi della classifica generale hanno tentato di smuovere qualcosa, è statu Aru a mettere a segno l'azione più bella, quella decisiva. 

E' scattato a tre chilometri dal traguardo, in un tratto di salita piuttosto duro. Inizialmente è stata la maglia rosa Rigoberto Uran a restargli a ruota rispondendo allo scatto, ma l'allungo del sardo è risultato poi troppo possente e il colombiano ha dovuto arrendersi.

Aru si è così involato verso il traguardo, raggiungendo e superando gli uomini che erano in fuga e andando a vincere in solitaria. Alle sue spalle si sono piazzati i colombiani Duarte e Quintana. Uran ha accusato un distacco di 42", che diventano 52 con i 10" di abbuono per il vincitore.

Uran resta maglia rosa, con 1'03" su Evan, 42" su Majka e 2'24" su Fabio Aru.

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