Fausto Coppi: Un uomo solo al comando..in fuga da 50 anni

Di GIANCARLO COSTA ,

Fausto Coppi, un uomo solo al comando
Fausto Coppi, un uomo solo al comando

Il due gennaio saranno passati 50 anni da quando si spense Fausto Coppi, il campionissimo del ciclismo, che pedalava sulle strade di un'Italia semidistrutta dalla guerra ed era il simbolo della rinascita. Morì per una banale malaria non diagnosticata e mal curata. Il suo mito resiste nel tempo come quello di nessun altro corridore della storia del ciclismo, anche di quelli più vincenti.

Mario Soldati scrisse che si sarebbe dovuto studiare Fausto Coppi nelle scuole, e non esagerava.

Tanti libri su di lui, alcuni in uscita in questi giorni.

"Il primo volo dell'Airone"  di Carlo Delfino e Giampiero Petrucci, racconta della vittoria a sorpresa del Giro d'Italia del 1940 da debuttante, iniziato al servizio di Bartali e poi terminata con la consacrazione del giovane corridore piemontese di Castellania.

"Firmato Coppi", del belga Patrick Feyaerts, raccoglie cartoline e altri cimeli dell'epoca coppiana, direttamente da uno degli archivi più forniti e abbondanti: 140 cartoline, 160 figurine e pubblicità varie per capire quanto Fausto fosse uno dei simboli dell'Italia.

"Fausto Coppi - Il romanzo di una vita, trionfi e lacrime" di Beppe Conti. Una vita come un romanzo, fra gloria e tragedie, una vita da film. I trionfi leggendari ed irripetibili, i drammi e le disavventure del più grande personaggio del nostro sport nel mondo. Sono i protagonisti a raccontare. Parla Fausto, il Campionissimo. Ma anche la moglie Bruna e la Dama Bianca, Giulia Occhini, le sue donne: confessioni spesso inedite e toccanti. E poi chi gli è stato al fianco, la sua generosa e commovente famiglia, su tutti mamma Angiolina, ma pure il fratello Livio. I gregari fedelissimi e devoti, gli avversari a volte persino spietati, Gino Bartali e gli altri. Gli amici, chi lo ha conosciuto bene. Sino a quell'assurda fine a soli 40 anni per un banale e quasi inspiegabile errore dei medici. Ma attorno a Fausto Coppi anche il racconto degli anni ruggenti e cruciali del novecento, le guerre, la politica, il costume, l'altro sport. Le stagioni di un secolo che già appartengono alla nostra memoria, che i giovani potranno scoprire con attenzione e che è sempre piacevole rivivere.

"Fausto Coppi - Un uomo solo al comando" di Paolo Alberati. Vincitore di ben cinque Giri d'Italia (1940-1947-1949-1952-1953) e di due Tour de France (1949-1952), primo ciclista al mondo a ottenere due volte la storica doppietta Giro-Tour (1949 e 1952), suo anche il record dell'ora stabilito nel 1942. Vincitore di cinque Giri della Lombardia (di cui quattro di seguito), tre vittorie alla Milano-Sanremo, una alla Parigi-Roubaix e una alla Freccia Vallone. Campione del mondo su strada nel 1953 a Lugano e su pista nell'Inseguimento nel 1947 a Parigi. L'Airone - il nome con il quale Fausto Coppi era conosciuto - ha conquistato nella sua carriera agonistica 122 vittorie su strada e 83 su pista. Fausto Coppi, il più famoso e acclamato corridore dell'epoca d'oro del ciclismo, è considerato ancora oggi uno dei maggiori e popolari atleti di tutti i tempi. Questo libro ne ripercorre cronologicamente la strabiliante avventura sportiva con le sue vittorie e le sconfitte (ognuna di queste legata alla rivalità che lo ha visto contrapporsi a Bartali per oltre quindici anni), e grazie alle testimonianze dei suoi ex gregari e familiari svela il lato più intimo e umano di Fausto. Il volume è corredato da rare fotografie d'epoca, immagini curiose e inedite, figurine e cartoline frutto di anni di ricerche e collezionismo appassionato.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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