Domani a Roma il pellegrinaggio cicloturistico al Santuario del Divino Amore

Di MARCO CESTE ,

pellegrinaggio cicloturistico al Santuario del Divino Amore
pellegrinaggio cicloturistico al Santuario del Divino Amore

Sabato 8 dicembre si rinnoverà il tradizionale appuntamento con il ciclo-pellegrinaggio al Santuario Mariano del Divino Amore (Roma) in occasione della giornata del ringraziamento alla Santa Patrona del Ciclismo del Centro-Sud Italia. La manifestazione, sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana-Comitato Regionale Lazio, è organizzata dal Bici Club Divino Amore in memoria dello storico presidente del comitato regionale Domenico Maurizi che ha dedicato in prima persona anima e corpo all’organizzazione nelle prime 25 edizioni.

Dal 1988, il Bici Club Divino Amore, in seno all’omonima polisportiva, ereditò la macchina organizzativa del pellegrinaggio ciclistico aperto a tutti gli appassionati, gli sportivi, le vecchie e nuove glorie del ciclismo romano, laziale e non solo.

L’appuntamento è fissato alle 8,30 presso l’ex Velodromo Olimpico all’Eur in viale della Tecnica con partecipazione completamente gratuita. I “ciclo-pellegrini” dal Velodromo Olimpico (partenza ore 9,45) attraverseranno in successione a passo turistico Viale dell'Oceano Pacifico, il Palalottomatica, il laghetto dell’Eur, Viale Cristoforo Colombo, Piazza dei Navigatori, Porta Ardeatina, Piazzale Numa Pompilio, Porta San Sebastiano, Via Appia Antica, Via Ardeatina, Fosse Ardeatine e Santuario del Divino Amore per 25 chilometri complessivi. L’arrivo dei partecipanti, previsto nel piazzale dell’oratorio all’ingresso della Torre del Primo Miracolo, sarà allietato da un caldo e invitante ristoro con prodotti biologici.

Con la presenza di Monsignor Pasquale Silla, rettore e parroco del santuario. seguirà la tanto attesa benedizione augurale ai corridori e a tutti presenti: in via di definizione un collegamento diretto con il celeberrimo Santuario della Madonna del Ghisallo(Como) in cui il Rettore Don Luigi Farina sancirà lo stretto “gemellaggio” nella giornata del ringraziamento alle  venerate Madonne (Ghisallo per il Nord Italia; Divino Amore per il Centro-Sud Italia e isole) protettrici dei ciclisti.

Verranno assegnati alcuni riconoscimenti alle tre società più numerose, all’atleta più giovane e a quello meno giovane partecipante.

“Siamo alla 52 esima edizione – spiega Settimio Ciucci, responsabile della manifestazione - e come ogni anno tra partecipanti, staff, addette al ristoro e all’accoglienza sono coinvolte oltre 500 persone. Ci aspettiamo una bella giornata di sport tra persone unite dalla stessa passione per la bicicletta. Per sabato è previsto anche bel tempo: aspettiamo i grandi, i più piccoli e le famiglie. Venite numerosi in bicicletta, non importa se da strada o da mountain bike, perché la carovana sarà accompagnata dalla partenza all’arrivo nella più totale sicurezza e ad andatura rigorosamente turistica. Anche se siete semplici cicloturisti ma anche non tanto allenati, la manifestazione rappresenta un vero momento sportivo, di ringraziamento e di devozione alla nostra Madonna protettrice dei ciclisti”.

Il comitato organizzatore del Bici Club Divino Amore intende ringraziare il Dodicesimo Municipio con il suo presidente Pasquale Calzetta, il Comando Vigili Roma Capitale, la Protezione Civile, il servizio di scorta tecnica Vessella, la direzione di corsa a cura di Agildo Mascitti, l’assistenza meccanica a cura di Cicli Capobianchi e i partner New York Bar Pasticceria, Banca Credito Cooperativo di Roma (direttore agenzia territoriale Gianluca Vinattieri), Arti Grafiche Cittadino, Officina Silvestri, Ristorante-Pizzeria Al Molino, Carrozzeria Sergio Rossi&Figli.

IL SANTUARIO DEL DIVINO AMORE

Alle porte della Capitale, il Santuario della Madonna del Divino Amore è composto da due chiese: quella antica è del 1745, quella nuova è invece del 1999. Il santuario è sede della parrocchia di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva, eretta il 1º dicembre 1932 con il decreto del cardinale vicario Francesco Marchetti Selvaggiani "Cum Summus Pontifex", in vigore della lettera apostolica "Quamdiu per agri romani" del 24 maggio 1912 di papa Pio X.

È una meta di pellegrinaggio molto cara ai romani: ogni sabato, dal primo dopo Pasqua all'ultimo di ottobre, si tiene un pellegrinaggio notturno a piedi con partenza a mezzanotte da Piazza di Porta Capena, nei pressi del Circo Massimo. All'alba, dopo aver percorso 14 km si giunge al Santuario dove si celebra la messa del pellegrino.

Ogni anno, la Domenica delle Palme e il Venerdì Santo, il Santuario della Madonna del Divino Amore mette in scena una spettacolare rappresentazione teatrale all'aperto: la Sacra Rappresentazione della Via Crucis. Più di duecento persone, senza compenso, recitano in questa suggestiva rappresentazione, che si tiene di notte sulle colline che circondano il santuario. Lo spettacolo narrato mostra gli ultimi eventi della vita di Gesù: la trionfale entrata in Gerusalemme, l'ultima cena, il tradimento di Giuda e la cattura di Gesù, il processo di Gesù davanti ai sommi sacerdoti, l'interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato, la flagellazione e la coronazione di spine, la salita di Gesù sul monte Calvario sotto il peso della croce, gli incontri con la Madonna, le pie donne e la Veronica, ed infine la crocefissione, la morte, la resurrezione e l'ascensione di Gesù. La scena è resa ancora più suggestiva dalla presenza dei soldati romani a cavallo, dai fuochi che illuminano la notte, dalla luna piena, dai numerosi effetti speciali e dai sofisticati costumi indossati dagli attori. Migliaia di persone, da tutto il mondo, accorrono ogni anno per assistere a questa rappresentazione ispirata alla Sacra Sindone.

La storia del Santuario è legata a due principali eventi: nella primavera del 1740 il Primo Miracolo in cui un pellegrino per sfuggire da un branco di cani rabbiosi alzò lo sguardo sulla torre del Castello in cui era presente l’icona che raffigurava la Vergine con il Bambino sovrastata dalla colomba dello Spirito Santo. Invocando la Madonna per salvarsi dal pericolo, le bestie che gli furono addosso, di colpo si fermarono e si dileguarono.

Nel giugno del 1944 in piena Seconda Guerra Mondiale per sfuggire all’imminente battaglia tra i Nazisti e gli Alleati, i romani fecero un voto alla Vergine affinchè la città venisse risparmiata dalla distruzione della guerra con la promessa di correggere la propria condotta morale, di erigere un nuovo Santuario (quello già esistente fu bombardato all’indomani dell’8 settembre del 1943) e di realizzare un’opera di carità a Castel di Leva.

Luca Alò - Ufficio Stampa

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