Criterium del Delfinato: la sesta tappa a Jakob Fuglsang, ottimo Fabio Aru quarto

Di GIANCARLO COSTA ,

Lo sprint della sesta tappa Criterium del Delfinato (foto tw Criterium Dauphine)
Lo sprint della sesta tappa Criterium del Delfinato (foto tw Criterium Dauphine)

Spettacolare sesta tappa del Criterium del Delfinato, con la dura salita del Mont du Chat, che sarà affrontata anche al prossimo Tour de France, che ha regalato spettacolo e rivoluzione in classifica generale. Innanzitutto buone nuove per l’Italia del pedale, con Fabio Aru che rompe gli indugi e attacca a tutta la salita, passando per primo sul gpm. Purtroppo il traguardo era a una decina di km dalla vetta, quindi in discesa sul sardo dell’Astana sono rientrati Richie Porte, Chris Froome e il compagno Jakob Fuglsang.

Il quartetto si è giocato la vittoria allo sprint con Jakob Fuglsang che supera fotofinish Richie Porte 2°, Chris Froome 3° e Fabio Aru 4°. Seguono staccati di 50″sono arrivati Alejandro Valverde 5°, Romain Bardet 6° e Daniel Martin 7°, quindi a 1’06” Oliver Naesen 8° e Alberto Contador 9°, seguiti da Emanuel Buchmann 10° a 1’14”.

Esce di classifica Tomas De Gendt, quindi la maglia gialla di leader viene indossata da Richie Porte 1° in 20h52’34”, 2° Christopher Froom a 39”, 3° Jakob Fuglsang a 1’15”, 4° Alejandro Valverde a 1’20”, 5° Fabio Aru a 1’24”, 6° Alberto Contador a 1’47”, 7° Daniel Martin a 2’14”, 8° Emanuel Buchmann a 2’30”, 9° Romain Bardet a 2’49” e 10° Rafael Valls a 3’16”.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Commenta l'articolo su Twitter...

Può interessarti