20 anni di Eurobike, quali saranno le novità principali per della più grande fiera del ciclo al Mondo?

Di DAVE ,

Evoluzione di Eurobike in 20 anni
Evoluzione di Eurobike in 20 anni

Come ogni anno, Eurobike, è uno degli eventi più attesi per tutti gli appassionati di mountain bike per scoprire quelle che saranno le novità più interessanti della stagione successiva.

Eurobike 2011 si è aperto ufficialmente ieri, anche se per gli addetti di settore la fiera è già cominciata martedì con il demo day.

Eurobike quest'anno compie 20 anni, un traguardo importante e di prestigio per una fiera che è cresciuta in modo esponenziale offrendo sempre più qualità e professionalità agli espositori e ai visitatori.

Con il tempo la fiera ha superato i numeri delle principali manifestazioni d'oltreoceano diventando il riferimento per tutti i produttori e gli appassionati, osservando i numeri ufficiali della fiera si può vedere come dal 1991 ad oggi i numeri siano cresciuti in maniera impressionante, eccovene alcuni riferiti al 2010:

  • Giornalisti accreditati 1732 (200 nel 1991);

  • Espositori 1090 (268 nel 1991);

  • Visitatori paganti 41482 (14505 nel 1991);

  • Area espositiva in metri quadri 110000 (35000 nel 1991).

In rete è già uno spopolare di articoli, gallerie fotografiche e video delle novità più interessanti che si possono osservare ad Eurobike, la convinzione comunque è che Eurobike 2011 sarà ricordato come quello delle 29 pollici e che mai come quest'anno la fiera tedesca ha rappresentato una pietra miliare del movimento a ruote grasse internazionale.

Lo standard delle ruote maggiorate è ormai presente sul mercato da qualche anno, i primi a credere in questo formato furono gli americani con principalmente con Gary Fisher, ma quando furono lanciate le prime bici con ruote maggiorate il mercato non era ancora pronto a supportarle.

Infatti l'evoluzione tecnologica della mountain bike non offriva soluzioni vantaggiose per l'utilizzo di ruote più grandi, ci si trovava così ad avere telai e ruote pesanti, geometrie non ottimizzate e mancanza di componenti facilmente reperibili (cerchi, camere d'aria e copertoni).

Si è tornato a parlare di 29 pollici con prepotenza negli ultimi quattro o cinque anni, noi per primi siamo rimasti sorpresi e ben impressionati dalle Niner in occasione della 24h di Finale Ligure del 2008.

Nel giro di tre anni il mercato si è evoluto tanto velocemente da far sì che tutti i principali produttori mondiali di mountain bike, mi riferisco a Specialized, Cannondale e Giant in particolare, hanno investito ingenti somme nello sviluppo di modelli da 29 pollici portando i loro cataloghi ad avere un 30% di biciclette con ruote più grandi.

Se in Europa gli appassionati sono ancora diffidenti nei confronti del nuovo standard, negli Stati Uniti sono tutti convinti e felici utilizzatori delle ruote da 29 pollici, fortunatamente il trend si sta diffondendo anche nel vecchio continente dimostrando che non si tratta solo di una mossa commerciale, ma di una vera e propria rivoluzione nella pratica della mountain bike.

A livello agonistico stanno arrivando i primi risultati importanti per le ruote da 29 pollici, ultimo in ordine di tempo il Mondiale Marathon di Sauser su una Stumpjumper 29er, gli atleti più forti stanno imparando a conoscere i nuovi mezzi e il nuovo stile di guida imposto dalle ruote e difficilmente tornano sui loro passi. Allo stesso modo gli appassionati che si dilettano in qualche gara o che preferiscono le escursioni con gli amici stanno scoprendo gli indubbi vantaggi offerti da queste nuove biciclette.

Sembra quindi che le mountain bike con ruote da 29 pollici siano sempre più destinate a rivoluzionare un mondo che, seppur giovane, ha sempre fame di novità e sembra non conoscere crisi.

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