Pista ciclabile sulla via Cristoforo Colombo a Roma: una questione di vita o di morte
Di GIANCARLO COSTA ,
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta sul problema delle piste ciclabili a Roma da parte di Gianfranco Di Pretoro, Responsabile piste ciclabili e viabilità della Federazione Ciclistica Italiana-Lazio.
“Ancora una volta lamentiamo la morte di una nostra amica sulle strade in uscita dalla Capitale. Ancora dobbiamo trasmettere alla famiglia le nostre condoglianze. Ancora una volta, resto impotente di fronte a tale scempio. Amministratori di Roma Capitale,della Regione Lazio perchè ci lasciate in balia dei motorizzati. Ci convocate per eloquenti chiacchierate, ci promettete tante rastregliere a cui alcuni di noi non tengono proprio e ci lasciate soli sulle strade, senza nemmeno una linea per Terra. La Vostra ignavia, caratterizzata da una lentezza drammatica nel considerarci come tutti gli utenti della strada, la vostra benevolenza verso chi usa in modo scellerato il telefonino mentre guida, gli scarsi controlli sulle strade in uscita dalla citta’ e la sordita’ verso i consigli più volte inviati dalla FCI-Lazio, Vi rendono complici di tali omicidi. Non ho più parole per trasmettere lo sconforto dei nostri tesserati.
E’ ora di farla finita con la mobilita’ a senso unico. Noi ciclisti, siamo gli stessi che andiamo a prendere il pane al supermercato con la bici ed a pedalare tra i colori della natura intorno a Roma. Senza parlare, poi, dei tanti pedalatori stranieri che si attendono, vista la loro provenienza, strade ciclisticamente più vivibili.
Per quanto riguarda la Cristoforo Colombo, vista la disponibilita’ di terreno laterale, abbiamo chiesto più volte la pista ciclabile. Naturalmente, tutto senza risposta. E’ mai possibile che i signori tecnici non si rendano conto dei pericoli che corriamo? Appena dopo il GRA (Gran Raccordo Anulare) basta congiungersi alla parallela pista ciclabile, lo stesso dicasi lungo la salita della Pineta di Roma. Dopo Casal Palocco la pista ciclabile c’è ma manca la sua pulizia. Dove non esiste la pista ciclabile, in attesa che la si faccia, almeno si collochi la “BANDA RUMOROSA”salvavita sulla linea che delimita la corsia di emergenza e la presenza della segnaletica verticale”pericolo-presenza di ciclisti”. Basta con monotona giustificazione “non ci sono soldi”. Trovateli attraverso le multe alle auto parcheggiate in doppia fila.
Ci auguriamo di vedere le azioni concrete sulla strada perchè di chiacchiere ne abbiamo fatte troppe e la nostra pelle vale almeno quanto quella degli automobilisti, anzi, sicuramente di più!”