I ciclisti pretendono rispetto

Di ALBERTO ,

BICIROMA
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Riuniti in comitato, i ciclisti hanno avanzato al comune di Roma 10 proposte per rendere più sicure le strade della capitale

I ciclisti romani alzano la voce, stanchi, a loro dire, di subire i disagi e i pericoli di un traffico fuori controllo e di una città che non tiene presenti le esigenze di chi – spostandosi a piedi o in bicicletta – sulle strade è più debole. Riuniti nel comitato "Di traffico si muore", quindi, hanno presentato al Comune – nella giornata del 26 novembre – un documento con 10 proposte per migliorare la convivenza tra bici e auto.
A spingere alla protesta la cosiddetta "mobilità debole" sono i dati sul traffico italiano, che parlano, in un anno, di 352 ciclisti morti in incidenti con automobili (quasi uno al giorno), nonché di 14500 feriti.
In Campidoglio, dove sono stati ricevuti da Fabio De Lillo, assessore alle Politiche ambientali del municipio della capitale, l'associazione di ciclisti è salita con le idee chiare, stringendo tra le mani proposte concrete e puntuali. I dieci punti su cui l'ente pubblico è stato invitato a fare di più, sono:

1 - SVILUPPO DELLA MOBILITÀ CICLISTICA URBANA, con l'applicazione di strategie di disincentivo e allontanamento dei mezzi a motore dalle città.

2 - RIDUZIONE DELLA VELOCITÀ: 30km/h in tutto il Centro Storico, nelle Ztl e nelle strade interne residenziali. In questo caso, di particolare utilità si rivela l'installazione di dossi e attraversamenti pedonali rialzati.

3 - ITINERARI CICLABILI e CICLOPEDONALI ovunque sia possibile. Ogni strada deve diventare ciclabile.

4 - Maggiore rigore nel rispetto di ZTL e ISOLE PEDONALI.

5 - Si consenta alle bici nelle strade a non alto scorrimento veicolare di andare contromano con chiara segnaletica.

6 - STRADE VERDI E PARCHEGGI DI SCAMBIO. Si coordini con i municipi la gestione della viabilità, individuando aree commerciali e residenziali senza auto (strade verdi). Insieme a Provincia e Regione non si investa in nuovi quartieri o strade che affluiscono in città senza aver prima previsto punti di scambio con il trasporto pubblico. Si renda l’uso dell’auto nella città meno premiante di altre forme di trasporto mediante una convinta e continuativa politica di incentivi e disincentivi.

7 - INTERMODALITA' CON MEZZI PUBBLICI laddove già possibile includendo tutti i giorni e tutte le fasce orarie su Metropolitana, Tram e Jumbobus. Trasporto gratuito con tessera Metrebus.

8 - STALLI E RASTRELLIERE ovunque.

9 - BIKE SHARING di standard parigino e non di facciata come attualmente.

10 - REGOLAMENTO EDILIZIO cittadino per le bici in condominio. Bisogna approvare un regolamento che permetta di poterle installare in spazi condominiali senza dover riapprovare il regolamento di condominio.

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