Dario Acquaroli cede il testimone della Pedaleda a Johnny Cattaneo

Domenica 23 Agosto 2009 17:39

La Pedaleda di Livigno oggi ha chiuso alla grande i quattro giorni di mountain bike che si sono svolti nel piccolo Tibet durante la “Pedaleda Tour” ed altrettanto alla grande ha chiuso Johnny Cattaneo, splendido ed incontrastato vincitore assoluto della gara, che con una media di 20,958 km/h, ha fermato il cronometro in 3h 49’ 01”. Sempre al comando fin dai primi metri, non ha mai mostrato alcun cedimento, guadagnandosi anche il GPM (sito al 27° km, zona Passo Eira), che quest’anno è stato dedicato ad Andreas Cusini, un grande amico della Pedaleda e della mountain bike che purtroppo non è più con noi. Il vice campione italiano cross country, convocato per i mondiali in Australia il prossimo 6 settembre, non ha avuto rivali, lo stesso capitano della squadra Full Dynamix, Mauro Bettin, alla sua prima volta alla Pedaleda, ha dovuto arrendersi davanti a così tanta tenacia e determinazione. Terzo e con grande stupore del team manager, l’argentino Catriel Soto, che ha chiuso la sua prestazione in 4h 01’42”, ben 12.41” minuti dopo il vincitore. Pronostico rispettato in campo femminile con il poker di vittorie da parte di Anna Ferrari, che ricordiamo aver vinto tutte le tappe del Tour. La vicentina, nonostante l’inizio di stagione non del tutto entusiasmante, è arrivata a Livigno carica di adrenalina, grazie anche alla vittoria dello scorso 3 agosto in Val di Fiemme,  che ha disseminato lungo tutti gli 80 km, distaccando di oltre 15 minuti la 43 enne, olandese di nascita ma albissolese d’adozione, Sandra Klomp. Terza ed incredula per la sua ottima prestazione la comasca Bacchiavini Lisa del team Gualtieri 2000. Da quando La Pedaleda ha fatto il suo ingresso nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, nel lontano luglio 2003, il percorso di anno in anno, si è arricchito di contenuti e di passaggi fantastici, trovando la sua massima espressione in questa sedicesima edizione dove da 60 km è passata a 80 km. Nei 20 km finali il nuovo tracciato è andato a toccare, oltre alle valli circostanti, anche la zona delle Mine, una valle molto verde e poco frequentata dai bikers ma che di fatto ha stupito tutti per la bellezza e cura del territorio dove anche gli amatori che hanno scelto il percorso breve di 40 km, si sono lasciati affascinare da questa immensa vallata, graziati anche da una splendida giornata di sole. Il podio della 40 km ha visto il primo posto per Andrea Pedini (2:18.43), secondo Stefano Lanzi (2:22.31) e sul terzo gradino Alessio Illi (2:23.35). Tra le femmine vittoria per Nicoletti Meli (3:15.21), seconda Angela Agazzone (3:37.41) e terza Roberta Rezzonico (3:47.50). LE GARE DI IERIIeri pomeriggio si è svolta anche la Mini Pedaleda, la manifestazione dedicata ai giovani dai 7 ai 16  anni, che hanno gareggiato in sella alla propria mountain bike. Al via, dato alle ore 18, hanno preso parte una sessantina di mini bikers, che si sono sfidati su tre percorsi in base alla categoria d'età: Ragazzi, Esordienti e Allievi. A premiare i piccoli campioni Ivan Gotti, l’ex professionista su strada vincitore nel 1997 e nel 1999 del Giro d’Italia .Nella serata di ieri grande successo, nonostante la pioggia, per la prima edizione della “Livigno Vip Kermesse”, al via solo atleti invitati suddivisi in quattro batterie maschili e due femminili. In gara anche ospiti d’eccezione come Marianna Longa e Katia Coluturi che hanno tenuto alto l’onore di Livigno ma che di fatto, non essendo delle professioniste della moutain bike, hanno dovuto cedere alla tenacia di Martina Giovaniello, Francesca Martinelli (atleta di sci alpinismo) e ad Anna Ferrari.In campo maschile vittoria quasi completamente livignasca con la vittoria di Adam Quadroni su Jgor Baretto e Mattia Longa che oggi ha chiuso la sua prova con un ottimo decimo posto assoluto, davanti ad Andrea Noè, atleta professionista su strada del Team Liquidgas, che per un giorno si è voluto “divertire” a competere con gli amici del pedale off-road. Cronaca di gara MaschileDario Acquaroli, che con la sedicesima edizione della Pedaleda da l’addio alle competizioni, passa  subito al comando per i primi km seguito, in seconda posizione, dall’atleta di casa Mattia Longa.A Plan da l’Isoleta Acquaroli viene ripreso e davanti si forma un gruppo di atleti con in testa Mauro Bettin, seguito dal compagno di team Johnny Cattaneo e da Oscar Lazzaroni oltre ai due colombiani  Becerra Medina e Mario Alberto Rojas. Il gruppo si è sfoltito sulla salita del GPM di passo Eira, a quota 2294mt, con primo a transitare  Johnny seguito a pochi secondi dal già 4 volte vincitore della Pedaleda Marzio Deho, dal compagno di squadra Mauro Bettin, dall’argentino Soto e dal livignasco Mattia longa.In Val Trela forcing di Cattaneo sulla salita che gli permette di guadagnare 15 secondi su Bettin e  Soto, mentre rinviene il neo campione italiano marathon U23 Juri Ragnoli.E’ sulla salita di Val Alpisella che il bergamasco Johnny Cattaneo, in allenamento a Livigno per preparare i prossimi Mondiali XC, ha impresso un ritmo superiore sulla sella, guadagnando 2 minuti sul compagno di squadra Bettin, 3 minuti sull’argentino Soto e oltre 4 minuti sul promettente bresciano Ragnoli.Dopo la spettacolare discesa verso il ponte delle Capre gli atleti hanno percorso la nuova salita in Val Tort che li ha riportati in quota a passo Eira per poi proseguire verso Mottolino. Ma è proprio in Val di Tort che Marzio Deho fora e lo vede costretto al ritiro. Al secondo scollinamento a passo Eira aumenta di 4 minuti il vantaggio del battistrada Cattaneo su Bettin e addirittura 5min e 30 sec sull’argentino Soto.Anche nella parte finale del percorso Cattaneo ha proseguito indisturbato nella sua azione vincente tagliando il traguardo in zona centro, in 3h 49’ 01”,  davanti ad un caloroso pubblico. Alle sue spalle, in seconda posizione, si conferma Bettin alla sua prima Pedaleda, che dopo la vittoria nel Vertical Limit, completa il suo week end a Livigno. In terza posizione l’argentino Soto staccato di 12 minuti e 41 secondi.  Cronaca di gara FemminileSenza grandi sussulti la cronaca della gara femminile con la vicentina Anna Ferrari che da subito si impone al comando, tallonata a pochi secondi dalla “mamma volante” Sandra Klomp.Al GPM di Passo Eira era un minuto il vantaggio della esile Ferrari sulla Klomp. Un cedimento della seconda sulla parte finale del percorso, zona Mine, ha consentito alla Ferrari di guadagnare, in pochi kilometri, oltre 13 minuti di vantaggio e 17 minuti sulla Bacchiavini. Sotto lo striscione d’arrivo Anna Ferrari giunge a braccia alzate fermando il cronometro a 5h 07’42”. I PRIMI DIECI CLASSIFICATI1. Cattaneo Johnny (3:49.01)  Team Full Dynamix2. Bettin Mauro (3:57.51) Team Full Dynamix3. Soto Auer Catriel Andres (4:01.42) Infotre Leecougan  4. Ragnoli Jury (4:04.16) Team Felt5. Lazzaroni Oscar (4:08.21)Axevo Alba Orobia Bike6. Rojas Rojas Mario Alberto (4:09.49) Team Felt7. Mikhailouski Serghei (4:09.59) MTB Durantini8. Becerra Medina Julian Alfonso (4:15.28) Team Felt9. Vanegas Villaragaholman Camilo (4:21.59) Infotre Leecougan  10. Longa Mattia (4:22.58) Team Della Bona C.Damiani  LE PRIME DIECI CLASSIFICATE1. Ferrari Anna (5:07.42) Coratec2. Klomp Sandra (5:23.38) Scapin Torrevilla MTB3. Bacchiavini Lisa (5:29.47) ASD Gualtieri 4. Mancini Lucia (5:42.24) AS Ciclissimo Bike5. Valsecchi Stefania (5:42.40) Pedale Lecchese ASD6. Giovanniello Martina (6:01.21) CBE7. Mandelli Chiara (6:19.07) ASD Brember Valley     LE INTERVISTE1° Cattaneo JohnnyE' stata una gara molto dura. Devo fare i complimenti ai ragazzi dell'organizzazione che hanno fatto un percorso divertentissimo. "Ottanta km mettono in crisi anche i professionisti?" Ognuno fa questa gara con il suo passo. Come detto la gara è bellissima e se ci si mette anche una o due ore in più, il risultato non cambia. A un certo punto ho visto dall'alto tutta Livigno e speravo solo di arrivare prima che 'finisse la benzina'. Sono contento che Acquaroli abbia partecipato alla gara oggi; mi spiace che lasci l'ambiente. Era ed è un punto di riferimento per noi. Mi auguro che rimanga 'nei paraggi'.  2° Mauro BettinIl mio compagno di squadra è in super-forma. Adesso parte per i mondiali di cross-country. E' inutile, è il corridore più forte d'Italia e io sono contento di essere arrivato dietro di lui. Mi fa piacere perché l'ho visto correre bene e questo è un buon auspicio per i mondiali. Per me questa gara è un rientro dopo un anno di inattività. Con il lavoro di quest'anno è arrivata anche la forma. Sono soddisfatto prima di tutto come direttore tecnico. Spero che loro vincano, questa è la cosa più importante. 3° Soto Auer Catriel Andres Sono contento del podio. La gara sembrava non finire più; normalmente non mi piacciono molto le maratone ma questa volta è andata bene.  1° Anna FerrariNon pensavo di farcela. Avevo le seconde alle calcagna ed ero stanca dopo le tappe di questa settimana. Però sono stata al mio passo e sono contenta di essere arrivata alla fine. In questi giorni mi sono divertita molto, è una manifestazione fantastica. Sapevo che era molto dura. Anche le previsioni del tempo non erano delle migliori. Ero un po' titubante, poi è uscito il sole e sono stata contenta. Mi dispiace che Acquaroli abbandoni l'attività agonistica, gli faccio un 'in bocca al lupo' per il futuro.  2° Sandra KlompLa mia squadra mi ha fatto una sorpresa. Erano in Austria, ma il direttore è venuto qui e sono contentissima perché altrimenti ero qua da sola. Ho sofferto l'altitudine: in alto sono dovuta andare a piedi perché non respiravo. Penso che sia perché sono pochi giorni che sono qua; io vivo al mare. Ci rivedremo sicuramente il prossimo anno. Mi piace molto Livigno. Magari vengo una settimana prima, così mi abituo e riesco a respirare meglio. 3° Bacchiavini LisaSinceramente non mi aspettavo di arrivare al terzo posto: ero qua in vacanza e mi sono buttata a fare questa gara. Sono in relax da due settimane e l'ultima evidentemente mi ha fatto bene; sono contenta perché ho appena iniziato con la mtb e sono praticamente amatore. Gli ottanta km non finivano più, erano molto lunghi. C'era poco tempo per ammirare il paesaggio, ma si vedeva ed è bello.  Dario AcquaroliLivigno è stata per tanti anni la cornice dei miei migliori risultati. Qui ho preparato molti mondiali. Devo ringraziare tanto Livigno, tutti gli amici. ornerò sempre, magari da turista. Ho scelto il percorso corto perché sinceramente sono entrato nel mio nuovo lavoro e di conseguenza non mi sono allenato molto quest'anno. Me la sono comunque goduta. Faccio i complimenti a chi ha scelto di fare questa gara perché a 2000 metri è qualcosa di veramente impegnativo. La dedico a me stesso e a papà e mamma che non ci sono più. Tantissime le emozioni. Impressioni sicuramente positive. L'organizzazione si è superata. Oggi ho visto un percorso fantastico e una giornata bellissima, siamo fortunati anche per quello. Meglio di così non si poteva andare. Ho incontrato tanti atleti per strada che mi dicevano di essere affaticati ma contenti di essere qui a Livigno, di poter fare una gara come questa. Tanto di cappello a chi ha lavorato, magari di nascosto, magari non appare in televisione.Verrò a Livigno come turista, come dilettante e se l'organizzazione mi vorrà l'anno prossimo verrò ad aiutare l'organizzazione di questa bellissima gara. Il mio futuro è in parte già iniziato, con la collaborazione con un'azienda che commercializza marchi da ciclismo. Questa per me è una bella opportunità. Si chiude una carriera di durata 21 anni in bicicletta e spero di aprirne un'altra altrettanto lunga e che mi dia altrettante soddisfazioni. A livello personale sto provando ad avere un bambino e spero il prossimo anno di essere qui con una bicicletta con seggiolino.  Mattia Longa 80kmE' stata una gara abbastanza dura. Siamo partiti abbastanza forti. Fino al canale Tort ero quinto, poi purtroppo mi sono dovuto fermare per togliere un raggio della ruota posteriore. Grazie al cielo non ha causato gravi danni, però mi hanno preso gli altri. Scendendo da Trepalle ho preso i crampi. Mi sono ripreso in zona Mine. Gli ultimi 10 km sono stati durissimi. Devo ringraziare la mia squadra, il mio sponsor Ottica Cusini e in particolare Adriano Antonioli.Mia sorella (Marianna Longa ndr) è un grande esempio forse più di quelli che vediamo in televisione. E' un esempio concreto e bello. Hans ReyUn bel percorso, una bellissima gara, forse la migliore che abbia mai fatto. L'ultima parte poi è stata spettacolare, proprio l'ideale per un flow country.