Vuelta: a Toledo vittoria di Remi Cavagna, Roglic sempre più in Roja
Di GIANCARLO COSTA ,
Non si rischia la noia in questa edizione della Vuelta a España, visto che anche la 19a tappa da Ávila a Toledo di 165 km ha avuto un finale trilling con uno strascico di polemiche.
Succede che a circa 65 chilometri dal traguardo, una caduta in testa al gruppo che procedeva all’inseguimento della fuga di giornata, trascina a terra anche la maglia Roja Primoz Roglic con mezza squadra e la maglia bianca Miguel Ángel López. Con Roglic e López ancora fermi, la Movistar si mette a tirare a tutta, diciamo come si faceva una volta e non con il fairplay degli ultimi anni. Ma non finisce qui. Dopo 15 km, la Movistar rallenta su ordine dell’ammiraglia, ma il motivo non è il fairplay a scoppio ritardato, bensì la polemica con la direzione di corsa che non ferma le ammiraglie pur essendoci già un minuto di distacco.
Tanto rumore per nulla, visto che tappa va a finire come previsto. Anzi, con questi contrattempi la fuga va in porto, anzi, va al traguardo il francese Rémi Cavagna, che a 25 km dal termine ha staccato i compagni di fuga, andanto poi a gestire un vantaggio di 1’50” sul gruppo maglia rossa. Il francese della Deceuninck-Quick Step ha tenuto fino alla fine, andando a vincere sulla salita finale con 5″ su Sam Bennett, quindi Zdenek Stybar, Philippe Gilbert, Valverde. Intanto Roglic e Lopez rientrano finiscono a 8 secondi dal vincitore, lascindo invariata la classifica generale.
Classifica che vede in maglia Roja Primoz Roglic, 2° a 2’47” Valverde, 3° a 3’31” Quintana, 4° a 4’17” López, 5° a 4’49” Pogacar, 6° a 7’46” Majka, 7° a 9’46” su Wilco Kelderman, 8° a 11’50” Carl Fredrik Hagen, 9° a 13’20” James Knox e 10° a 21’09” Marc Soler.
Domani 20a e penultima tappa, da Arenas de San Pedro a Plataforma de Gredos di 190 km con 6 Gpm e l’arrivo in salita, in cui la Vuelta emetterà i verdetti definitivi prima della passerella finale di Madrid.