UCI prosegue lo stop del ciclismo fino al 1 giugno
Di GIANCARLO COSTA ,
L’UCI, l’Unione Ciclistica Internazionale, per la seconda volta in 2 settimane, ha riunito in conferenza tutti i rappresentati degli organizzatori, delle squadre e dei corridori per discutere della situazione del ciclismo professionistico causata dalla pandemia coronavirus. E’ stato deciso di prolungare la sospensione di ogni manifestazione ciclistica, strada e fuoristrada, fino al 1 giugno.
Nella riorganizzazione del calendario è stato deciso di dare priorità a Giro d’Italia, Tour de France, Vuelta di Spagna e le quattro Classiche Monumento non disputate in primavera, cioè Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi.
La prima gara interessata è il Critérium du Dauphiné, gara a tappe francese che è stata posticipata a data da destinarsi. Sul Tour de France non è stata ancora presa una decisione, e la data di partenza rimane quella del 27 giugno, con il Governo Francese che qualche settimana fa si era espresso su una possibile disputa a porte chiuse. L’organizzazione ASO, per voce del direttore di corsa, Christian Prudhomme: ha ribadito che vuole far correre il Tour, ma solo aperto al pubblico, non perché sia il Tour, ma perché non disputarlo significherebbe che la Francia sarebbe in una catastrofe a causa del coronavirus. E la Francia è più importante del Tour de France.
Per quel che riguarda le gare italiane, le ultime voci fatte circolare da RCS, che organizza le gare World Tour, si parla di una Milano-Sanremo a metà luglio, se il Tour viene spostato di un mese, quindi il Giro d’Italia a Ottobre dopo il Campionato del mondo, con la stagione prolungata di un mese, insomma un “autunno caldo” del ciclismo sperando che il coronavirus sparisca dalle nostre vite.