Tour of the Alps: Simon Yates trionfa a Kaunertal
Di GIANCARLO COSTA ,
È la formula Tour of the Alps: tappe brevi, salite, dislivello, spettacolo. Da Innsbruck a Feichten im Kaunertal (121,5 km), nella seconda tappa di martedì 20 Aprile, è accaduto esattamente questo.
Il ritmo frenetico fin dal via e la doppia scalata di Piller Sattel ha messo alle corde anche gli atleti più forti, ma ha espresso una verità chiara al termine della scalata conclusiva verso Feichten im Kaunertal: Simon Yates (Team BikeExchange) sarà l’uomo da battere per la maglia verde Melinda sul palco di Riva del Garda.
Il britannico della BikeExchange è stato il più brillante quando la corsa si è decisa, sulla seconda scalata di Piller Sattel - Kaunergrat, il primo GPM di 1a categoria di questo Tour of the Alps, con i suoi 7,5 km di ascesa al 9,3%, preceduti da un’ulteriore scalata da un diverso versante del Piller Sattel, Gachenblick.
Dopo la sfuriata della Arkea-Samsic di Nairo Quintana e due attacchi del Condor Colombiano, Yates ha decisamente preso il comando delle operazioni: cinque accelerazioni, una dietro l’altra, per rimanere solo a 1 km alla vetta e lanciarsi in discesa verso la sua prima gioia stagionale.
Dopo l’uscita da Innsbruck, la fuga di giornata composta da Reuben Thompson(Groupama-FDJ), Janse Van Rensburg (Qhubeka-ASSOS), Mathias Vacek (Gazprom-Rusvelo), Davide Bais (Eolo-Kometa), Morten Hulgaard (Uno-X Pro Cycling) e Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team) ha provato a prendere il largo, ma il gruppo condotto dalla Ineos Grenadiers di Gianni Moscon non ha mai concesso al vantaggio di sforare i tre minuti.
I battistrada hanno perso Van Rensburg sulla salita di Arzl im Pitztal, mentre la prima volta sul Piller Sattel (versante di Gachenblick, 2a categoria) ha lasciato soli al comando Bais e Thompson, emersi poco prima del Gran Premio della Montagna.
La loro azione si è però esaurita a 26 km dall’arrivo, sulle primissime rampe del Piller Sattel – Kaunergrat (7,5 km, 9,3% di pendenza media), condotte a gas aperto dalla Arkea-Samsic. È stato Nairo Quintana il primo a rompere gli indugi, e a selezionare il gruppo con una seconda accelerazione, con Carthy (EF-Education Nippo), Yates (Team BikeExchange) e Sivakov (INEOS Grenadiers) lesti a riportarsi alla sua ruota.
A quel punto è salito in cattedra Yates, capace di assestare ben cinque accelerazioni nel giro di pochi chilometri, staccando prima Carthy e Quintana e infine anche Sivakov.
Il vantaggio di Yates, scollinato con 15 secondi, si è rapidamente dilatato nella successiva discesa. Il vincitore della Vuelta a España 2018 si è presentato con una quarantina di secondi di vantaggio all’imbocco dell’ultima ascesa verso Feichten im Kaunertal, poi conservati sul traguardo conquistato a braccia alzate, e con esso anche la maglia verde Melinda e la maglia azzurra di miglior scalatore Gruppo Cassa Centrale.
Alle sue spalle, Vlasov (Astana PremierTech), Cepeda (Androni Giocattoli-Sidermec), Martin (Israel Start-Up Nation) e Hindley (Team DSM) tornavano sui più immediati inseguitori, ma nel finale è stato ancora Sivakov a trovare nuove energie e prendersi il secondo posto a 41 secondi da Yates. Terza piazza per Martin, giunto a 58 secondi con Vlasov e l’ecuadoregno Cepeda, nuova maglia bianca Wūrth Modyf di miglior giovane. La maglia rossa PMG Sport è invece rimasta sulle spalle dell’austriaco Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team).
Fra i delusi di giornata, invece, lo stesso Nairo Quintana, che ha pagato gli sforzi sul Piller Sattel giungendo a 1:42 con Bardet (Team DSM), ma soprattutto Thibaut Pinot(Groupama-FDJ, +12:11), oltre a un Chris Froome (Israel Start-Up-Nation) ancora opaco a 14:19. Trentunesimo a 3:11 l’ex maglia Verde Moscon, che ha comunque potuto godersi un compleanno (il 27°) in maglia di leader.
Domani, mercoledì, gli atleti torneranno in territorio italiano nella terza tappa da Imst(Tirolo) a Naturno (Alto Adige), 162 km e quasi 3.000 metri di dislivello sparsi fra una nuova ascesa a Piller Sattel, Passo Resia, la dura e tecnica salita di Frinig e lo strappo di Tarres a 18 km dal termine, che ha ogni probabilità di risultare decisivo ai fini della tappa.
Fonte Federciclismo