Sorpresa alla Milano-Sanremo: vince Jasper Stuyven su Caled Ewan e Wout Van Aert
Di GIANCARLO COSTA ,
La 112ma edizione della Milano-Sanremo di 299 km, la prima “Classica Monumento” della stagione 2021, annunciata con gli acuti dei “tre tenori” Van Aert, Van der Poel e Alaphilippe protagonisti alla Tirreno-Adriatico, è finita come nessuno aveva pronosticato, con la vittoria del belga Jasper Styuven della Trek-Segafredo, che ha giocato d’astuzia l’unica carta possibile, quella dell’anticipo. Ha vinto la corsa più importante della sua carriera, con un colpo da vero finisseur, scattando al termine della discesa del Poggio a 3 km dal traguardo, quando Caleb Ewan stava già assaporando l’arrivo in volata, da quale difficilmente sarebbe uscito sconfitto.
Partita de Milano alle 10, la Milano-Sanremo si è subito animata con una fuga di 7 corridori, che però non hanno avuto lo spazio di solito previsto in queste occasioni. Dopo 20 km quando avevano 7 minuti di vantaggio, le squadre dei favoriti si sono messe a tirare, per non far prendere troppo vantaggio, visto che il meteo dava vento a favore sull’Aurelia. Risultato che la media finale è oltre i 44km/h, la seconda della storia della gara dopo quella di Gianni Bugno.
Quando arrivano in riviera, nella zona dei Capi, Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta, i fuggitivi si sfaldano e squadre come Jumbo-Visma e Ineos tirano per staccare i velocisti. Sulla Cipressa non succede nulla, tutto rimandato al Poggio.
La Ineos tira la prima parte, sacrificando, chissà perché, Filippo Ganna, ma da tutto questo lavoro, parte lo scatto del Campione del mondo Julian Alaphilippe, al quale si accoda Wout Van Aert, mentre Mathieu Van Der Poel, un po’ indietro a inizio salita, ci mette a rientrare sui 2 favoriti. Ma a sorprese tra i tre si inserisce Caleb Ewan, con gli altri che si guardano un po’ stupiti e un po’ preoccupati; andare al traguardo con uno dei velocisti più forti degli ultimi 5 anni a ruota non era certo quel che si aspettavano.
Quindi la discesa del Poggio è stata fatta relativamente piano, con i favoriti che si controllavano e qualche corridore che rientrava sui primi. Quando tutti erano impegnati a studiarsi, a 3 km dal traguardo, sul finale della discesa, parte il belga Jasper Stuyven, che sapendo di essere battuto in volata, spara a tutta un chilometro e mette tutti nel sacco, grazie anche all’aiuto di Søren Kragh Andersen, che fiutata l’aria del colpaccio, lo raggiunge e in pratica ne diventa il gregario, visto che si mette davanti e tira a tutta fino in prossimità del traguardo, quando Stuyven scatta e resiste alla rimonta del gruppetto dei migliori, lanciato dallo scatto di Matteo Trentin.
Jasper Stuyven arriva a braccia alzata e precede di una bicicletta Caleb Ewan 2° e il campione uscente Wout Van Aert 3°. La top ten è completata da Peter Sagan 4°, Mathieu Van Der Poel 5°, Michael Matthews 6°, Alex Aranburu 7°, Sonny Colbrelli 8° e migliore degli italiani senza aver corso ne Tirreno-Adritico ne Parigi-Nizza, Kragh Andersen 9° e Anthony Turgis 10°.