Prosecco Cycling Classic: splendidi paesaggi per 1800 partecipanti
Di MARCO CESTE ,
Si è corsa a Valdobbiadene, in provincia di Treviso, l’edizione 2010 della Prosecco Cycling Classic. Una granfondo che rappresenta un evento sentito e apprezzato e che anche quest’anno ha riscosso successo, portando ai nastri di partenza un alto numero di atleti. Ben 1800 al via, con provenienze da ogni angolo d’Italia, tanto che erano sedici le regioni rappresentate. Ma anche atleti stranieri, tra i quali spicca il nome di Natale de Francesco, canadese d chiare origini italiane, premiato come il ciclista che arrivava da più lontano. I quasi duemila atleti si sono sfidati su un percorso che si snoda su un territorio suggestivo e affascinante, unico nel suo genere e che ha come protagoniste le splendide colline del Prosecco. Anche se più che sfida, sottolineano quelli dell’organizzazione, questa è una pedalata, perché "alla Prosecco Cycling Classic si pedala, ma senza fretta, perché ogni cosa, nel cuore delle colline del Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore, merita di essere assaporata con calma. Esattamente come si farebbe con un bicchiere di buon vino".
Due le gare previste, la granfondo di 127 km e la medio fondo di 67. Quattro dunque i vincitori: Fabio Tugnoli e Martina Arsie nella gara lunga, Daniele Lazzaro e Donatella Padi in quella lunga.
Il pre e post gara, però, sono stati anche animati da alcune polemiche riguardanti la partecipazione della squadra Giordana Cipollini Tuttosport, team per il quale corre il trionfatore di giornata Tugnoli.
L’organizzatore della Prosecco Cycling Classic, Massimo Stefani, ha spiegato che la partecipazione della Giordana Cipollini, come quello di altre squadre, non era desiderato per scelte organizzative ben definite, in quanto si sono voluti dare alla gara target e livello ben precisi. «La Prosecco Cycling Classic – spiega Stefani – è per noi una vera e propria cicloturistica più che una granfondo. È un classico appuntamento di ritrovo per centinaia di cicloturisti, un evento nel quale il risultato prettamente agonistico passa in secondo piano».
Questi fatti erano ben conosciuti dalle squadre indesiderate, ma a quanto pare, facendo il "furbetto", Fabio Tugnoli è comunque riuscito ad iscriversi. Ha preso un pettorale che lo ha costretto a partire dalle ultime posizioni, ha fatto la sua gara e ha vinto. Ma questo non è piaciuto agli organizzatori, che inizialmente non volevano premiare il ciclista. La premiazione, senza troppi proclami, è comunque avvenuta, in quanto la giuria non ha trovato nessun motivo per squalificare il corridore.
Un episodio un po’ contorto, che nasce soprattutto da incomprensioni di fondo, legate a scelte che più che legittimamente l’organizzazione ha preso per la propria manifestazione.
«Io e Fabio siamo anche amici – dice Massimo Stefani – però per noi il vincitore vero è Davide Bedon, giunto alle spalle di Tugnoli».
In allegato le classifiche