Passo Buole Xtreme: Daniele Mensi e Maria Cristina Nisi vincono ad Ala
Di EMANUELE IANNARILLI ,
Tanti biker hanno deciso quest’anno di prendere parte all’evento
organizzato dalla S.c. Ala. Trentino Mtb e Lessinia Tour-Fir Cup i circuiti che
hanno portato abbonati e appassionati ad Ala. La PBX (Passo Buole Extreme) è
stata caratterizzata da una salita molto importante che da Ala sale, inerpicandosi
su vecchie strade forestali fino a congiungersi con vecchie carrarecce utilizzate
ai tempi della grande guerra. Gli organizzatori hanno sempre voluto dar risalto a
ciò, richiamando l’attenzione su quanto successo nella prima guerra mondiale
proprio sul Passo, denominato all’epoca “Termopili d’Italia”. Nel maggio del
1916 proprio dove oggi circa 700 biker hanno pedalato, i fanti dell’artiglieria
italiana difesero strenuamente le loro postazioni dagli attacchi dell’esercito
Austro-Ungarico che riteneva il confine un posto strategico per l’accesso e il
controllo della Valle dell’Adige. Cultura ed escursionismo, natura e mtb-bike si
fondono nel ricordo di quanto successo.
La battaglia di oggi invece vedeva una lotta a due per le prime posizioni. Mensi e
Longa partono subito forte con il rappresentante del Team Cannondale Rh
Racing a fare l’andatura. Scollinano molto vicini dopo il forcing di Longa, che
aveva preventivato un ritorno in discesa del biker del team Lee Cougan-Soudal.
Maria Cristina Nisi intanto spiana le rampe del Passo Buole salendo con il suo
passo, costante e tenendo lontane le inseguitrici. Conscia anche lei del suo (forse
unico) punto debole in discesa provava a scavare un solco tra lei e le inseguitrici,
Simona Mazzucotelli e Chiara Burato.
Durante la gara è sempre molto difficile godere dei panorami. Vi assicuriamo
però che ai 1460 metri del Passo Buole la vista era mozzofiato. Profumo di
montagna, legna e aria fresca a scongiurare la calura della valle che già alle 10,
orario di partenza della gara, si faceva sentire.
Da li in poi comincia un breve ma intenso sali scendi su strada forestale che
porta i biker verso la picchiata con vista valle, sopra Ala. Già qui Mensi era in
controllo di Mattia Longa. Il momento del sorpasso decreta sostanzialmente la
fine delle ostilità in quanto la lunga e tecnica discesa si snoda in un single track
non semplicissimo ma fattibile per tutti.
Qualche strappo ancora prima del traguardo che conduce verso una discesa
sterrata molto veloce fino ad arrivare tra le vie storiche del paese di Ala che
accoglie festante Daniele Mensi, unico a chiudere la fatica dei 40 km e 1700 m di
dislivello sotto le due ore. A 1.15 taglia il traguardo Mattia Longa e terzo il suo
compagno di squadra Emanuele Crisi.
La discesa di Maria Cristina Nisi nel frattempo procede senza errori. Questo
l’unico obiettivo della portacolori del team Bike Innovation Focus Pissei che
vince in solitaria con circa 7 minuti di vantaggio su Simona Mazzucotelli (Gs
Supermercati Massì) e Chiara Burato (Gs Soave Dal Bosco).
Le dichiarazioni dei vincitori
Mensi: “La discesa mi ha permesso di prendere un buon vantaggio riuscendo poi
ad amministralo fino alla fine riuscendo così a vincere.”
Maria Cristina Nisi:” Oggi non dovevo essere qui e invece è arrivata la settima
vittoria per me nel 2017. Sono davvero molto contenta. Bellissima gara, curata
nei minimi particolari con evidenti sforzi logistici e nella tracciatura del
percorso. Mi sono divertita e devo ringraziare il mio Team manager Matteo
Baldissarri al quale dedico la vittoria e ringraziare anche il mio compagno
Ottavio che oggi era presente con la mia famiglia. La condizione cresce e sono
felice di ciò sperando di poter andare a dire la mia al prossimo mondiale”.
Sarebbe un peccato dire che è andato tutto bene e chiuderla così. Sarebbe e non
lo sarà perché l’S.c. Ala merita davvero un plauso enorme per il lavoro fatto. Nei
dintorni del pasta party, a fine gara, c’era il “ritrovo” finale di tutto lo staff della
croce rossa. Non siamo riusciti a contare quante persone erano presenti. Ciò
testimonia la grande attenzione verso i biker senza “lesinare” a spese dove ce n’è
sempre più bisogno, sull’incolumità delle persone. Percorso da 5 stelle. Curato,
segnato a dovere e con tanto personale presente. Tanto sterrato e pochissimo
asfalto. Logistica? Perfetta anche quella. Tutto molto concentrato tra zona
partenza, arrivo e pasta party. Un grande applauso.
Merita di più questa Passo Buole Xtreme, merita più attenzione e
considerazione, per la location, per la passione, per la dedizione e per i grandi
scenari, culturali e sportivi. Al prossimo anno.
Le classifiche su www.sms-sport.it
Di Emanuele Iannarilli