La Pantani Forever incorona Enrico Zen e Sabrina De Marchi
Di MARCO CESTE ,
l Galibier e la leggenda di Marco Pantani chiamano e i granfondisti più forti d'Italia (e in parte anche di Francia) rispondono. La montagna della leggenda in giallo ha radunato a Valloire per la seconda edizione della Pantani Forever (inserita per il primo anno nel circuito di Coppa Piemonte) i grossi nomi. Enrico Zen è un veneto di Bassano del Grappa che ha corso due anni tra i professionisti alla corte di Reverberi per la Colnago Csf Inox ed ha scelto la granfondo francese per la prima gara della stagione; Dmitry Nikandrov ha appena vinto la Nove Colli, la granfondo più importante d'Italia, e anche per lui il Galibier ha avuto un richiamo irresistibile. La corsa per la vittoria è stata affare loro anche se il piemontese di San Damiano d'Asti Andrea Gallo ha provato a fare da terzo incomodo. La gara si è decisa poco dopo metà Galibier (18 chilometri con una pendenza media del 6,9 e massima dell'11%). Sino ad allora servono a niente il Télégraphe (scalato da entrambi i versanti), il Glandon, il Mollard e i più di 3000 metri di dislivello che si erano sciroppati i ciclisti.
Dopo 10 chilometri del Galibier Zen manda in avanscoperta il compagno di squadra Alessandro Bertuola. Uno scatto secco per capire chi ha ancora la forza di reagire. Si stacca Nikandrov, si stacca Gallo e si stacca il francese Loic Ruffaut, corridore che gareggia nella 1a divisione transalpina. Bertuola si sposta e Zen continua così sino al traguardo. Davanti al monumento intitolato a Marco Pantani è solo e si gusta tutto il resto della salita. Dopo l'ultimo tornante pensa all'amico e compagno di squadra Roberto Cunico, rimasto a casa, in Veneto, perché troppo stanco dal lavoro. E così taglia il traguardo con il foglietto di carta in mano e la dedica a Cunico: “Senza il falco non si vola". Zen (Team Beraldo Greenpaper) vince in cinque ore 25'11" con 3'17" su Nikandrov (Team Kyklos) e 3'34" su Gallo (Pedala Sport Canale). Ruffaut (Montmeyran) arriva dopo 4'17", Bertuola (Team Beraldo Greenpaper) dopo 5'23". Nei primi dieci anche Wladimir Cuaz (Lucchini), 8° a 15'50", Alessandro Donati (Kyklos Abruzzo), a 19'35", ed Enrico Dogliotti (Team Edilcase 05), a 20'03".
In gara c'erano anche due professionisti francesi: Clément Chevrier e Clément Martens rispettivamente 3° e 5° al Giro della Valle d'Aosta 2013, la più importante corsa per scalatori al mondo che Zen vinse nel 2009. Tra le donne non c 'è stata storia con la novarese Sabrina De Marchi (Team Cinelli Santini) che ha vinto in sei ore 52'16" con 14' sulla francese Céline Shuller e 24' sulla piemontese Elisa Elena Ugo (Passatore).
Jacopo Padoan ha iniziato ad andare in bici nel 1998, quando Marco Pantani vinse il Tour ammutolendo Jan Ulrich sul Galibier prima e Les Deux Alpes poi. Quando se n'è andato per conto suo sulla salita del Galibier del percorso Rock della Pantani (la mediofondo da 75 chilometri) ha pensato, eccome, all'uomo che ha portato il ciclismo nel cuore della gente. Ha capito che a rispondere agli scatti avrebbe solo messo in crisi il suo motore. Così, dopo 7 chilometri dall'inizio del Galibier, proprio quando iniziava la parte ripida della salita, si è messo davanti a testa bassa ed ha alzato il ritmo. Non gli ha resistito nessuno. Saliva con una velocità inarrivabile per tutti gli altri.
Al monumento dedicato a Marco Pantani (quota 2301) aveva già un vantaggio di una quarantina di secondi sul resto del gruppetto. Che nel frattempo era esploso sotto gli attacchi del fondista di Oulx Dario Giovine. Il piemontese (che in inverno gareggia per il Team Salomon nelle granfondo di sci nordico francesi) è stata la bella sorpresa della Pantani Forever Rock. Ha corso come un ciclista navigato risparmiando energie nella parte iniziale e andando a tutta quando davvero serviva, cioè da metà Galibier in su. Padoan (71 Sport Team) ha chiuso in due ore 54'16" con 2'26" su Giovine (Atelier della Bici) e 2'42" sul francese di La Toussuire Cedric Paluello. Quarto posto, per l'ex campione del mondo a cronometro Alain Seletto (Velo Valsesia), a 2'53", che in salita si è difeso con i denti; quinto per Romolo Gentile (Cc Piemonte), a 2'58".
Tra le donne seconda vittoria di fila per la cuneese Erica Magnaldi (Atelier della Bici), che ha chiuso con il 67° tempo assoluto. La figlia d'arte (papà Fulvio vince quasi sempre quando gareggia) ha dominato la gara dall'inizio alla fine. In testa già sulla prima salita (dov'è riuscita a restare con il gruppo dei migliori uomini) ha incrementato il vantaggio gestendo a meraviglia la salita del Galibier. Ha vinto in tre ore 21'11" con 6'27" su Ilaria Veronese (Scott Val Sangone Mtb) e 20' tondi su Monica Viale (Passatore).
Da Valloire, questa mattina, sono partiti prima i granfondisti (290, scattati alle 8,30) e poi i mediofondisti (via alle 9 in 370). Aria fresca (7 gradi) e cielo alto nel sole che promettevano una Pantani Forever con i fiocchi. Tra i partecipanti anche uno squalificato: Marco Canella, estromesso dalla corsa per non aver rispettato più volte il codice della strada.
I ciclisti nel pacco gara hanno trovato un paio di occhiali (giallo Pantani), una borraccia, una t shirt e i buoni per il servizio catering davvero completo: cena, colazione e pranzo con cibo made in Italy (dalla pasta alla carne, dalla crostata allo yogurt). La logistica della Pantani Forever è stata ubicata in centro paese a Valloire: segreteria, area ristorazione e media press erano racchiusi in 50 metri in linea d'aria.
La classifica per società è stata vinta dal Gs Passatore con 67 iscritti davanti alla Jolly Europrestige, seconda con 37, e al Team Fantolino, terza squadra classificata con 29 iscritti. Nella classifica di Coppa Piemonte dopo la quarta prova nella mediofondo comandano Erica Magnaldi (Donne 1), Raffaella Palombo (Donne 2), Domenico Ricci (Gentleman), Romolo Gentile (M1), Giovanni Villano (M2), Jacopo Padoan (Seniores), Letterio Lo Galbo (SGentleman), Stefano Prandi (V1), Giuseppe Raviola (V2). Nella granfondo Sabrina De Marchi (Donne 1), Anna Maria Nunia (Donne 2), Massimo Zocchi (Gentleman), Marco Silumbra (M1), Enrico Dogliotti (m2), Andrea Gallo (Seniores), Giovanni Fedrigo (SGentleman), Luca Bertero (V1) e Alessandro Panelli (V2).
Informazioni: www.pantanichannel.it
Ufficio Stampa Acmediapress