Montepaschi Strade Bianche: quando i professionisti ritornano al ciclismo eroico
Di GIANCARLO COSTA ,
E' stata una gara estenuante che si è sviluppata su 190 km di saliscendi, con 60 km di sterrato. Per le sue caratteristiche assomiglia molto ad una classica del nord: strappi repentini, ampi tratti di strade sconnesse, paesaggi suggestivi a fare da sfondo. Una corsa che ripercorre le orme dell'Eroica dei pioneri, una delle corse più affascinanti che vengono organizzate in Italia. Un salto indietro nel tempo che consente agli atleti di mettersi alla prova su ampi tratti di sterrato, una superficie insidiosa e che richiede un impegno fisico e mentale non trascurabile. La Toscana vanta un'estensione di strade bianche di 45000 km, la più lunga in Italia., che meritano di essere protette e valorizzate.
Vittoria per il kazako Maxim Iglinskiy dell'Astana, che ha preceduto in una volata a tre lo svedese Thomas Lovkvist, vincitore un anno fa, e l'australiano Michael Rogers. Quarto Pozzato, sesto Ginanni.
Ordine d'arrivo: 1. Maxim Iglinskiy (Astana) Km. 190 in 4.59'48", media 38,100; 2. Thomas Lovkvist (Team Sky) a 1"; 3. Michael Rogers (Team HTC Colombia); 4. Filippo Pozzato (Team Katusha) a 18"; 5. Ryder Hesjedal (Team Garmin - Transition) a 19"; 6. Francesco Ginanni (Androni - Diquigiovanni) a 24"; 7. Leonardo Bertagnolli (Androni - Diquigiovanni) a 43"; 8. Juan Antonio Flecha (Teaam Sky); 9. Enrico Gasparotto (Astana) a 49"; 10. Daniele Righi (Lampre Farnese Vini).