Mondiali MTB Marathon Isola d’Elba: titoli iridati per Seewald e Mitterwallner, quarta Giada Specia
Di GIANCARLO COSTA ,
CAPOLIVERI - Sono Andreas Seewald e Mona Mitterwallner i nuovi campioni del mondo MTB Marathon. Il tedesco e l'austriaca conquistano la maglia iridata sui sentieri dell'Isola d'Elba, coprendo rispettivamente 116 km di gara in 6:02:03.3 e 80 km in 4 ore, 48 minuti e 54 secondi. Ottima la prestazione degli azzurri, che piazzano ben 2 atlete nella Top Ten femminile: a un soffio dal podio Giada Specia, che riesce a stare a contatto con le migliori per quasi tutta la durata della gara, arrendendosi all'attacco di Natalia Fischer solo all'ultimo giro.
"E' stata una gara durissima. Un percorso veramente tecnico, con brevi salite che somigliava molto al cross country" racconta l'azzurra al termine della prova. E aggiunge: "Correre in Italia è sempre bellissimo. Il tifo non manca mai, come già in Val di Sole per il mondiale XCO. Raggiungere il podio in casa sarebbe stato meraviglioso: sentivo la gamba buona e ci ho provato fino all'ultimo. Da questa giornata all'Isola d'Elba mi porto a casa tanta esperienza: ho imparato quanto sia importante stare in gruppo, limare ed essere furbi".
Nona piazza per Marika Tovo, tredicesima Claudia Peretti, 19esima Sandra Mairhofer, 22esima Debora Piana. A completare il podio, oltre alla spagnola (bronzo a +7.37''), la polacca Maja Wloszczowska, seconda a +1.13''.
Gara maschile ricca di cambi di ritmo ed al vertice, con attacchi che hanno mischiato più volte le carte in tavola. Alla fine è il già campione europeo Andreas Seewald a tagliare per primo il traguardo, regalando alla Germania il suo primo titolo in questa disciplina. Argento per la Colombia che non ha potuto schierare Leo Paez ma che con Diego Arias Cuervo ha dato spettacolo. Medaglia di bronzo al collo del portoghese Jose Dias.
Primo italiano al traguardo è Samuele Porro, autore di una grande rimonta nel finale: l'obiettivo era una top ten mondiale, un riscatto dopo lo stop seguito alla frattura del gomito di agosto scorso. Le sue parole trasudano soddisfazione: "Ho rotto l’ulna durante una gara in Svizzera, ero convinto di aver finito la stagione perché mi hanno detto che la posizione era molto brutta. Dopo una lunga serie di visite ho avuto l'ok, e con la fisioterapia e la determinazione ce l'abbiamo fatta". Sedicesimo Fabian Rabensteiner, rallentato da un problema allo stomaco; 18esimo Juri Ragnoli, che negli ultimi km finisce la benzina e non riesce a stare al passo dei più forti. 27esimo Nicolas Samparisi, 30esimo Jacopo Billi, 31esimo Domenico Valerio e 33esimo Jakob Dorigoni.
Fonte Federciclismo