Marco Pavan e Alessia Bulleri vincono la tappa di Ovindoli del Giro d’Italia Ciclocross
Di GIANCARLO COSTA ,
Ci voleva la montagna per restituire al Giro d’Italia Ciclocross l’atmosfera tipicamente associata alla disciplina. Con la “Cima Coppi” di Ovindoli, i 1350 metri nel Parco del Sirente-Velino, la Corsa Rosa ha toccato il punto più in quota della sua stagione e sicuramente uno dei momenti più spettacolari della quattordicesima edizione. Il 1° Trofeo Aran Cucine Gran Premio Città di Ovindoli disputato domenica 13 novembre può essere consegnato negli annali avendo ben impresse negli occhi la meraviglia degli spettatori e la stanchezza dei visi provati degli atleti.
Il maltempo ha costretto gli organizzatori a una leggera variante di percorso che non ha tuttavia inficiato la competizione. Lo spettacolo del Giro d’Italia Ciclocross è infatti anche nella capacità di adattarsi alle condizioni che mutano rapidamente. Ecco com’è andata la giornata.maschile
Gara maschile
1° Pavan Marco (Team Cingolani) - maglia rosa
2° Folcarelli Antonio (Race Mountain Folcarelli Team)
3° Capponi Stefano (Pro Bike Riding Team)
Dopo una mezza mattinata che aveva illuso tutti con timidi sprazzi di sole, proprio in corrispondenza del primo giro della gara più attesa la temperatura è tornata sotto i 5 °C, si è alzato un vento gelido e qualche goccia di pioggia ha cominciato a rigare i volti degli atleti. Se è mancato il fango non si può dire lo stesso dell’atmosfera generale, puramente ciclocrossistica.
Compresa la situazione, la maglia rosa Marco Pavan, da Torino, ha messo subito le cose in chiaro e ha imposto un ritmo da fuga, partendo in solitaria per ben 9 degli 11 giri complessivi. Alle sue spalle si è difeso benissimo il laziale figlio d’arte Antonio Folcarelli, che ha contenuto il distacco entro il mezzo minuto, correndo anch’egli completamente in solitaria. Particolarmente interessante la sfida per la terza posizione del podio, a lungo contesa tra Stefano De Paolis e la maglia bianca Tommaso Ferri. Alle loro spalle il vuoto. Almeno sino a quando l’esperto Stefano Capponi, da buon motore diesel, ha lentamente recuperato il gap, superando la maglia bianca e De Paolis, salendo in modo straordinario, con esperienza, su un ottimo terzo gradino del podio.
La maglia rosa sempre più rosa, Pavan, ha così commentato la sua prestazione appenninica: «La gara è andata molto bene. Ci ha messo davvero tutti a dura prova innanzitutto con le rigide temperature poi all'ultimo giro ha cominciato a piovere ed è stata dura. Il percorso, molto tecnico, non lasciava respiro, le lunghe salite, la pioggia nel finale, ha reso il terreno più scivoloso e difficile e non bisognava sbagliare nulla.
Sono partito molto forte e vedevo che potevo fare la differenza nelle parti in salita e li ho cercato di dominare la gara. Vedendo aumentare il distacco, ero tranquillo. Quest'anno il giro è andato bene, ormai siamo a un mese dall'ultima tappa e visto il punteggio porterò a casa la maglia, ringrazio la mia famiglia e il mio team per tutto il supporto».
Gara femminile
1^ Bulleri Alessia (Cycling Cafe' Racing Team)
2^ Costantini Romina (Asd Gs Sorgente Pradipozzo)
3^ Sabatino Alice (Jam'S Bike Team Buja)
Torna ad alzare le braccia al cielo l’elbana Alessia Bulleri, che si gusta un trionfo deciso al Giro d’Italia Ciclocross sullo sfondo delle montagne innevate d’Abruzzo. Per l’esperta atleta classe 1993 il successo con più di 1’30” sulla friulana Romina Costantini porta ad accorciare sensibilmente la distanza dalla maglia rosa Rebecca Gariboldi e a rimettere tutto in gioco in vista della finale di Gallipoli. Alice Sabatino sale invece per la prima volta sul podio, mettendo in tasca un ottimo terzo posto che le vale punti preziosi nella classifica della maglia bianca, nell’inseguimento della leader Nelia Kabetaj. Anche nel caso delle ragazze in bianco la sfida è tutta rimandata a Gallipoli per un solo punto: Kabetaj 39 vs Sabatino 38.
Particolarmente felice del successo Alessia Bulleri: «La gara è andata bene il percorso era molto duro e la pioggia che è venuta giù questa notte ha sicuramente complicato un po' le cose. Fortunatamente tutto bene, purtroppo nelle gare gioca anche il fattore fortuna, tutto bene, perfetto il percorso e l'organizzazione».
Fonte ASD Romano Scotti