Lo Stelvio e i Laghi di Cancano consegnano la tappa a Hindley e la Rosa a Kelderman
Di GIANCARLO COSTA ,
La tappa più attesa del Giro d’Italia, la Pinzolo – Laghi di Cancano con la scalata al Passo dello Stelvio, Cima Coppi del Giro a quota 2758 metri, è stata tappa spettacolare, ha rimescolato il Giro d’Italia, ma non è stata decisiva, anzi, ora è tutto molto più aperto con la tappa di Sestriere e la cronometro finale di Milano, con i primi 3 in 15 secondi. Ineos e Sunweb hanno fatto la corsa, alla fine ha avuto ragione la Sunweb, con tappa all’australiano Jay Hindley e la maglia Rosa all’olandese Wilco Kelderman, ma la presenza dell’inglese Tao Geoghegan Hart del Team Ineos a soli 15 secondi lascia aperta la lotta per la maglia Rosa, anche se il podio finale, non l’ordine, sembra essere questo.
L’ex maglia Rosa Almeida arriva con Vincenzo Nibali, quasi un cambio generazionale. Il nostro fuoriclasse purtroppo non in una delle migliori giornate, è rimasto solo a metà Stelvio, si è salvato ma ora è 7°, comunque da applaudire se non altro perché è ancora una volta è il primo italiano a quasi 36 anni, cosa che la dice lunga sullo stato del ciclismo italiano, in un ciclismo globalizzato dove i vincitori sono sempre più giovani, poco più che ventenni.
Tappa durissima, 207 km con 5400 metri di dislivello, con la partenza in salita di Campo Carlo Magno seguita dal passo Castrin, un gruppo di 15 corridori davanti di 2/3 minuti e il gruppo maglia Rosa subito ridotto a 60 e poi a 30 corridori.
Il primo colpo di scena è sullo Stelvio, quando la maglia Rosa Almeida si stacca di qualche metro sotto l’azione dei 5 della Sunweb con il rincalzo del Team Ineos, che avrà in Rohan Dennis un assoluto protagonista (sarà il primo australiano a passare per primo sullo Stelvio), visto che trainerà Tao Geoghegan Hart al quale rimane incollato Jay Hindley, mentre Wilco Kelderman, intanto maglia Rosa virtuale, perde fino a 40 secondi in vetta. In discesa i tre van giù insieme mentre Kelderman è costretto ad inseguire da solo, per la gioia dei commentatori che si potranno sbizzarrire in opinioni sul perché Hindley non lo abbia aspettato.
In discesa non ci sono differenze tra i primi della classifica e più o meno i distacchi rimangono quelli della vetta. Quando inizia la salita verso i laghi di Cancano Rohan Dennis si stacca e rimangono Tao Geoghegan Hart e Jay Hindley, uno contro l’altro, con l’alfiere della Ineos a tirare e arrabbiarsi con quello della Sunweb che ovviamente non tira un metro, pensando alla volata e a non favorire l’Ineos.
Intanto Bilbao e Fuglsang hanno raggiunto Kelderman e lo superano senza esitazioni, con lui che non accenna a scattar loro dietro. Bilbao ha staccato Fuglsang ai 6 km e si è avvicinato fino a un minuto o poco meno dai primi; Kelderman intanto perdeva un minuto e mezzo dai primi due, Nibali dopo la discesa a tutta, veniva ripreso dal drappello Almeida, e proseguivano a 4’30” dai primi.
Tao e Hindley hanno proseguito come in tutta la tappa, e nei 150 metri finali Hindley restituiva a Tao il “favore” della tappa di Piancavallo, che aveva vinto non tirando un metro alla ruota dei 2 della Sunweb. Terzo a 46″ Pello Bilbao, 4° a 1’25” Fuglsang, 5° a 2’18” Kelderman, 6° a 4’04” Konrad, 7° a 4’51” Almeida, 8° Nibali, 9° Pernsteiner e 10° a 4’55” Masnada.
In classifica generale ora è Wilco Kelderman in maglia Rosa, a 12″ Hindley, a 15″ Tao Geoghegan Hart, Pello Bilbao è quarto a 1’19”, Almeida 5° a 2’16”, Fuglsang 6° a 3’59”, Konrad 7° a 5’40”, Nibali 8° a 5’47”, Masnada 9° a 6’46”, Pernsteiner 10° a 7’23”.
La tappa di domani è per velocisti, 253 km da Morbegno ad Asti, ma non sarà riposo perché è prevista pioggia e freddo tutto il giorno. Per sabato il meteo dovrebbe migliorare, così che quella che sembra una tappa di ripiego con 3 volte il Sestriere anziché Agnello, Izoard e Monginevro, diventa una tappa decisiva, prima della cronometro di Milano.