La Roc Tandem di Dallera e Borin e ovviamente di MTBpassion.it!

Di DAVE ,

Arrivo alla Roc
Arrivo alla Roc

Una quattro giorni full immersion di mountain bike e bmx, questa è la Roc d'Azur che ogni anno si ripete a chiudere la stagione internazionale di eventi, oltre 16000 partenti in gare che vanno dal cross country per i bambini alla gara marathon di 83Km, passando per la gara enduro style, la dh e diverse gare di cross country a seconda dell'età del sesso e della voglia di fare gare vere o soltanto pedalate non competitive, il tutto condito da un'area espositiva da far invidia ad entrambe le fiere italiane che tra l'altro mette in vendita componenti e gadget di ogni specie.

Questa è in quattro righe la Roc d'Azur per chi non l'evesse mai vista, certo viverla è tutta un'altra cosa, anche senza partecipare a nessuna gara soltanto godendosi lo spettacolo dell'area espositiva e delle esibizioni di bmx, slopestyle e dirt non si può che rimanere a bocca aperta.

Per noi quest'anno è stata una rapida toccata e fuga, per accompagnare due amici di MTBpassion.it alla Roc Tandem di sabato; partenza venerdì mattina a bordo dello "Skorpion Motorhome" e Giovanni Dallera che già ci aspettava a Frejus, arrivo nel pomeriggio e primo rapido approccio con la Roc, prima volta per me, sesta o forse più per Andrea. Un giro nell'area espositiva, stupore nell'ammirare la pista preparata per la finale di Coppa del Mondo di BMX Supercross con sponde altre quattro metri e panettoni da saltare di cinque, ancora più stupore nell'incrociare tra gli stand Cedric Gracia allo stand Geax, Christopher Sauser, e la bella Lene Biberg allo stand Specialized o l'intero team Syndicate Santa Cruz con la sola eccezione di sua maestà Steve Peat assente all'evento.

Dopo un rapido giro via a preparare il tandem MDE "Ringhio" e cena in compagnia di Giovanni e la sua famiglia, a dormire presto poi perchè la partenza della Roc Tandem è fissata per le 8 di sabato mattina e quindi la sveglia per i due atleti puntata alle 5! 

L'aria del mattino è davvero fredda e l'umidità portata dal mare non aiuta di certo, ci svegliamo ed entriamo nell'area della base aerea che è ancora buio e poco per volta il numero di automobili e tandem cresce sempre più; mentre la coppia Borin-Dallera si appresta ad entrare in griglia con mezz'ora di anticipo sull'orario di partenza come previsto da regolamento mi porto nella zona di partenza.

Alle 8.00 in punto il via e vi assicuro che veder partire 220 e forse più tandem è come vedere passare una mandria di bufali, un ampio giro dei prati intorno alla base e poi via alla gara vera e propria sulle colline intorno a Frejus, un continuo sali e scendi fatto di strade bianche ma per lo più di single track in stile ligure per rendervi l'idea, tante strettoie in cui scendere e spingere il tandem e poi di nuovo in sella, i due restano da subito nelle prime posizioni e si trovano a lottare con il tandem di Fabien Barel e Nicolas Filippi, come da copione in discesa i due francesi volano sui sentieri tecnici e i due italiani si rifanno sotto in salita, la bagarre continua e i nostri intimoriti dal chiedere strada ad un campione del mondo di discesa si accodano facendo l'elastico tra salite e discesa fino a quando in uno dei tanti rilanci la coppia francese spezza la catena e Andrea e Giovanni ne approfittano per lasciarli sul posto e togliersi la soddisfazione di arrivare davanti.

Un buon 25° posto finale per la coppia Dallera-Borin con il tempo di 2h25', soddisfazione per aver tenuto testa ad un campione del mondo e, con un pò di fortuna, essergli arrivati davanti. Altre coppie italiane in gara con nomi noti quali Paolo Caramellino, partito a fuoco ma che ha ceduto poi qualche posizione nel finale chiudendo decimo con il suo compagno e Stefano Migliorini che ha rotto la catena proprio nelle ultime battute chiudendo tredicesimo.

Dopo la gara una doccia per i due atleti, un pranzo veloce in compagnia degli amici dello stand Geax, un giro per qualche acquisto extra nell'area espositiva e di nuovo sullo Skorpion Motorhome per tornare a casa.

Come detto in apertura una toccata e fuga alla Roc d'Azur per quest'anno ma l'anno prossimo vogliamo tornarci e provare magari qualche gara, tanto abbiamo visto che lo spirito francese non è quello della prestazione ad ogni costo, ma basta divertirsi senza preoccuparsi troppo del crono e della posizione in classifica, appuntamento fissato dal 6 al 10 ottobre e speriamo proprio di poterci essere per raccontarvi meglio l'atmosfera dell'evento.

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