In mountain bike per le rocche del Montefeltro
Di ALBERTO ,
A cavallo tra Marche, Romagna e Repubblica di San Marino risplende ancora un territorio che ha avuto un grandissimo passato. Scoprirlo in biciletta? Sì può!
La prima edizione dell’ultramaratona di Fano, in programma nella cittadina marchigiana il 10 ottobre, è un buon pretesto per approfondire la propria conoscenza di una delle zone d’Italia dai più elevati valori ambientali e storici: il Montefeltro, antica terra che si estende in parte nella provincia di Pesaro Urbino. Un modo molto indicato per entrare in contatto con la natura e la tradizione di questa regione è quello di saltare in bicicletta e lasciarsi trasportare dalle tracce, tutt’oggi ben visibili, dell’importante passato di questi luoghi.
Ai ciclisti ben allenati, capaci di affrontare un percorso che in oltre 60 chilometri propone più di 1600 metri di dislivello totale, si offre come possibilità ricca di suggestioni il giro delle fortezze della zona. Con partenza e arrivo a Macerata Feltria, la pedalata, disegnata tra Romagna, Repubblica di San Marino e Marche, attraversa alcuni piccoli borghi storici contraddistinti da rocche costruite nei tempi di massimo fulgore del Montefeltro.
Prima tappa che merita attenzione è Macerata Feltria, l'antica Pitinum Pisaurense. Incastonata tra le colline che separano l'alta valle del fiume Foglia da quella del Conca, la cittadina si colloca in un paesaggio ricco di conche, speroni, campi coltivati e macchie arboree. Tra i beni storico-artistici presenti meritano una particolare attenzione: il Palazzo del Podestà, oggi sede del Museo Civico (sezioni di testimonianze paleontologiche, archeologiche, medievali e rinascimentali), la trecentesca Torre Civica e la Pieve di San Cassiano.
Non meno interessante è San Leo, che sorge su un'imponente rupe, quasi totalmente invalicabile, all'interno della valle del fiume Marecchia ed è accessibile per un'unica strada tagliata nella roccia. All'apice dello sperone si eleva la Rocca, rimaneggiata da Francesco di Giorgio Martini, nel XV secolo, per ordine di Federico da Montefeltro. Oltre alla Rocca, nella quale venne imprigionato fino alla morte il famoso alchimista Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro, di notevole interesse sono: la Pieve e il Duomo di origine romanica e il Palazzo Mediceo, attuale sede del Museo d'Arte Sacra.
Prima di fare ritorno a Macerata Feltria, si attraversa Monte Cerignone. Alle falde del Monte Faggiolo, nell'alta valle del Conca, la cittadina è costituita da un borgo sul fiume e dal soprastante castello, eretto nel XII secolo e rifatto in parte da Francesco di Giorgio Martini sul finire del XV secolo. Vanno ricordate la Chiesa di Santa Caterina, quella di Santa Maria del Soccorso e il Santuario di Santa Maria in Recluso, eretto sulle rovine di un antico tempio pagano dedicato a Giunone.
Durante la pedalata, tra un borgo antico e l’altro, c’è il tempo di guardarsi intorno e di ammirare la fantastica natura che accompagna la fatica ciclistica. Non c’è che dire: sudore ben speso, sudore ben speso.