Il Tour de France parla sloveno sui Pirenei: vittoria a Pogacar, maglia Gialla a Roglic
Di GIANCARLO COSTA ,
Si parla sloveno nelle tappe Pirenaiche del Tour de France. Oggi domenica 6 settembre si è corsa la nona tappa, la seconda sui Pirenei, da Pau a Laruns per 153 km.
Da subito va via una fuga alla quale il gruppo dei migliori non concede lo spazio dato ieri, perché fiutano possibilità di vittoria e di cambio maglia. Uno dei fuggitivi, Marc Hirschi, avrebbe meritato la vittoria, così come il vincitore Tadej Pogacar, segno che la “nouvelle vague” del ciclismo sta cercando di farsi sempre più largo tra i protagonisti del ciclismo. Chi non sarà più protagonista di questo Tour, e abbiamo timore per il resto della stagione, è Fabio Aru, andato in crisi dopo 20 km e ritiratosi al Col de la Hourcère, brutte notizie non solo per la UAE Emirates, ma anche per la Nazionale di Cassani.
La corsa si accende sul serio sul col Marie-Blanque, dove Hirschi rimasto solo non sembra perdere dal gruppo dei migliori, dove il trenino giallo della Jumbo-Visma inizia a macinare, con Van Aert e Sepp Kuss, finché all’improvviso scatta Tadej Pogacar r qui inizia un’altra gara. Tom Dumoulin si sacrifica per Roglic, che con Adam Yates che si stacca diventa maglia Gialla. Pogacar attacca a ripetizione, con Roglic, Bernal, Landa e Porte che non lo mollano. Appena staccati Romain Bardet, Guillaume Martin, Rigoberto Urán e Nairo Quintana.
In discesa Pogacar, Roglic, Bernal e Landa piombano come falchi sullo svizzero Hirschi a -2,5 km dal traguardo, quindi volata a 5, anzi a 4 perché Landa parte battuto come al solito, con lo svizzero che fa volata lunga, ma viene passato a destra da Pogacar che vince la sua prima tappa al Tour e da Roglic a sinistra che indossa la maglia Gialla.
In classifica generale i primi 10 sono in 1’42”, con Roglic maglia Gialla, a 21″ Bernal, 28″ Martin, 30″ Bardet, 32″ Quintana e Urán, 44″ Pogacar, 1’02” Yates, 1’15” Lópeze 1’42” Landa. Primo degli italiani Damiano Caruso, 16°, almeno una buona notizia per la Nazionale in vista dei Mondiali.
Domani primo giorno di riposo e controllo dei tamponi, speriamo senza sgradite sorprese.