Hicari Sport sceglie Dryarn per gli appassionati di ciclismo
Di GIANCARLO COSTA ,
E’ importantissimo, per chi pratica sport, indossare un abbigliamento tecnico che accompagni l’atleta, in gara ed in allenamento, migliorandone le performance. Passione per il ciclismo, qualità dei materiali e cura dei dettagli sono da oltre 30 anni la cifra distintiva di Hicari Sport, azienda specializzata nella produzione di abbigliamento tecnico sportivo, presente sul mercato italiano e all’estero.
La filosofia produttiva di Hicari Sport è semplice e rigorosa: 100% Made in Italy, 100% personalizzato, creato appositamente per il ciclismo sulle esigenze degli atleti, a tutti i livelli, da quello amatoriale ai professionisti. Fedele ai propri valori e alla ricerca di un “ingrediente” speciale, Hicari Sport ha scelto Dryarn per realizzare la canotta dedicata a tutti coloro che amano praticare sport all’aria aperta. Grazie alla sua traspirabilità, infatti, Dryarn consente di avere sempre la pelle asciutta, prevenendo gli sbalzi di temperatura e offrendo al corpo una costante sensazione di comfort.
Dryarn è idrorepellente: acqua, umidità e sudore vengono trasportati all’esterno del tessuto dove possono evaporare rapidamente. La capacità di isolamento è superiore a quella offerta dal cotone e dalla lana, il che permette al capo di difendere il corpo dal caldo e dal freddo. Inoltre Dryarn è dermatologicamente testata, non permette ai batteri di svilupparsi ed evita così fenomeni allergici o di cattivo odore
Dryarn è una microfibra molto resistente. Resiste all’abrasione e non subisce fenomeni di pilling causati dallo sfregamento. Può essere sottoposto a lunghe esposizioni di luce e calore senza subire sensibili alterazioni. E’ Easy Care, vanta una lunga solidità di colore, resistenza ai lavaggi frequenti, che non assorbe acqua e che si asciuga molto velocemente. Non si stira.
XY è in disponibile nelle taglie: S-M L-XL
Colori: Verde fluo, arancio fluo, giallo fluo, bianco e nero
XY è in vendita sul sito www.hicarishop.com e nei migliori negozi di sport
Articolo Publiredazionale