Gran Fondo Serra Bike : si parla sempre spagnolo

Di ALBERTO ,

gran fondo serra bike
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Ancora una vittoria ibero-americana alla Piemonte Mtbike 2010. Dopo il successo del colombiano Eddie Rendon Rios nella gara d’apertura, oggi il costaricano Paolo Montoya Cantillo ha fatto il vuoto nella Granfondo Serra Bike, svoltasi a Piverone (To) lungo i sentieri della suggestiva cresta morenica che si staglia sull’eporediese.

Nel primo terzo di gara un gruppetto di una decina di corridori si è avvantaggiato sul resto del plotone trainato da uno scatenato Diego Rosa. Su di un tratto di salita tecnico nel corso del secondo passaggio a Zimone scattava la tenaglia del duo Gt-Brondello-Pro Team: il primo a muoversi era Montoya seguito dal compagno Alessandro Gambino. A due terzi dalla conclusione la situazione era già più che definita. Dietro, Davide Ciocca lottava con orgoglio cogliendo un onorevole terzo posto. L’impresa di giornata la compiva Massimilano Milan. Il navigato piemontese forava dopo sei chilometri, perdeva circa 4’ per cambiare la ruota con il meccanico della sua squadra, poi iniziava una spettacolare rimonta mettendosi alle spalle più di trenta avversari nonostante i numerosi single track presenti lungo il percorso. In campo femminile Roberta Gasparini batteva nettamente Alessia Ghezzo arrivando al traguardo di Piverone con un vantaggio di 11’50” sulla rivolese.

La classifica generale della Piemonte Mtbike vede ora al comando Massimiliano Milan nella categoria Open, Luca Rostagno e Roberto Barone fra gli Elite Sport e Matteo De Tomatis fra gli Juniores. In campo femminile dopo le due gare canavesane svetta Maria Elena Mastrolia. I leader delle categorie Master sono Silvio Massimino, Giuseppe Preden, Andrea Tosetto, Pasquale Merola, Roberto Davò, Adriano Zanasca e Claudio Riverdito. 

 Le dichiarazioni

Paolo Montoya Cantillo (1° all’arrivo): «Nei primi chilometri è stato Diego Rosa a sobbarcarsi gran parte del lavoro, poi, prima del primo rifornimento, su di una salita piuttosto tecnica ho accelerato insieme al mio compagno Gambino e sono rimasto solo. Arrivo da San José in Costa Rica, ho 24 anni e da 4  corro in Italia. In passato ho lavorato parecchio per le marathon ma da quest’anno ho deciso di impostare la preparazione sul cross country e questa vittoria rappresenta per me una grande soddisfazione. Il percorso è tecnico, le salite sono corte ma ci sono parecchi falsipiani che costringono a “spingere”».

Alessandro Gambino (2°): «La prima fase di gara è stata contraddistinta da una decina di corridori. Noi eravamo davanti in quattro: io, Montoya, Barazzuol e Osella. Dopo 40 minuti di gara Montoya ha aperto il gas, io ho provato a prendergli la ruota ma lui non sapeva che ero appena dietro e ha tirato dritto. La Serra Bike è una gara molto bella. Nonostante la pioggia il terreno tiene molto bene e ti costringe a “guidare”. Dopo aver fatto tutta la stagione del ciclocross ora sto patendo un po’ il mese di scarico. Comunque questo è un risultato importante e, anche grazie al supporto del Gruppo Sportivo esercito, spero di poter dire la mia nelle prossime granfondo».

Davide Ciocca (3°): «Sono rimasto agganciato al gruppo dei migliori fino allo scatto di Gambino e Montoya. Ho inseguito per un po’ con Reinaudo che ha forato nel bosco. Il percorso è veloce ma nervoso: ti costringe a rilanciare continuamente la bicicletta e alla fine lo senti nelle gambe. Sulla salita di Broglino ho rischiato di rimanere bloccato dai crampi».

Massimiliano Milan (4°): «Purtroppo la mia gara è stata condizionata da una foratura di cui sono rimasto vittima dopo 6 chilometri. Questo problema mi ha fatto perdere circa 4’. Nonostante i numerosi single track e il tracciato particolarmente nervoso sono riuscito a rimontare oltre trenta corridori, dunque non posso che ritenermi soddisfatto del mio 4° posto».

Diego Rosa (7°): «Pensavo di poter correre per la vittoria, ma, dopo aver condotto la corsa nei primi chilometri, mi sono trovato con le gambe completamente “vuote”. Evidentemente il carico di allenamenti della settimana è stato troppo pesante togliendomi brillantezza in gara. Questo, comunque, è un percorso tutt’altro che abbordabile. Il dislivello non è molto ma ci sono parecchi falsipiani in salita che sulla distanza fanno comunque selezione».

I leader

Open – Massimiliano Milan

Elite Sport – Luca Rostagno e Roberto Barone

Juniores – Matteo De Tomatis

Donne – Maria Elena Mastrolia

M1 – Silvio Massimino

M2 – Giuspeppe Preden

M3 – Andrea Tosetto

M4 – Pasquale Merola

M5 – Roberto Davò

M6 – Adriano Zanasca e Claudia Riverdito

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