Gli svizzeri Schurter, Neff e Frei dominano i Campionati Mondiali MTB XCO in Australia
Di GIANCARLO COSTA ,
Si sono disputate, nella notte italiana, le prove Senior maschili, femminili e Under23 femminili di cross-country del Campionato Mondiale di mountain bike che si sta disputando in Australia a Cairs.
Le tre gare odierne hanno confermato la supremazia dei biker svizzeri, in un paese dove la mountain bike è uno sport popolare come in poche altre parti del mondo. Sono Sina Frei, Jolanda Neff e l’intramontabile Nino Schurter, i nuovi campioni del mondo.
Under23 femminili
Ottimi i risultati delle nostre Donne Under 23, con Martina Berta, al primo anno nella categoria, che chiude al nono posto una gara di grande personalità. Bene anche il 13° posto di Chiara Teocchi, che in alcuni momenti, soprattutto all’inizio, ha veleggiato nelle prime posizioni, per poi perdere il ritmo nelle tornate successive. Da loro, come anche dagli juniores che hanno gareggiato nella prima giornata, provengono sicuramente le note più positive. I nostri giovani si sono dimostrati competitivi, non riuscendo a salire sul podio per episodi e un pizzico di sfortuna.
La gara delle Donne U23 è stata vinta dalla svizzera Sina Frei che fin dai primi metri è riuscita a stare davanti all'americana Kate Courtney. Al terzo posto l’altra svizzera Alessandra Keller, autrice di una grande rimonta, a conferma del dominio rosso crociato.
Donne Elite
L’elvetica Jolanda Neff domina il mondiale delle Donne Elite, lasciando la compagnia praticamente al via della gara e facendo la gara in solitudine. Per la svizzera si tratta del quarto titolo iridato, il primo da élite. Alle sue spalle la britannica Annie Last, capace di resistere alla ruota dell’elvetica un solo giro. Terza la francese Pauline Prevot Ferrand. Le azzurre Eva Lechner e Serena Calvetti, invischiate alla partenza nel gruppo, hanno chiuso rispettivamente al 17° e 34° posto.
Uomini Elite
L’ultima gara del programma giornaliero, quella Elite, è stata vibrante e incerta fino alla fine, come non si era ancora visto a questi mondiali. Il successo di Nino Schurter, il sesto ad un mondiale élite, è arrivato dopo un duello serrato con il rivale di sempre Jaroslav Kulhavy, che ha resistito oltre sei giri prima di lasciare quel piccolo spazio allo svizzero per poter tagliare il traguardo in solitudine, bronzo per l’altro svizzero Thomas Litscher.
Per quanto riguarda gli azzurri i piazzamenti sono tutti lontani dalle prime posizioni. Il migliore degli azzurri è stato il campione italiano Gerhard Kerschbaumer, 13°. Anche l’altoatesino è rimasto attardato alla partenza, ma ha poi iniziato a macinare giri veloci, alcuni dei quali con riscontri cronometri al livello dei primi. Una rimonta che però si ha subito anche uno stop per una foratura e per una caduta. Luca Braidot ha chiuso al 17° posto, Marco Aurelio Fontana al 21°, Daniele Braidot al 27° e Andrea Tiberi al 30°. Pesante anche il tributo pagato in termini di fortuna: foratura e caduta oltre che per il già citato Kerschbaumer anche per Andrea Tiberi; Daniele Braidot ha tranciato il cavo del freno posteriore, mentre Luca Braidot è caduto. Incidenti che non hanno pregiudicato un eventuale lotta per il podio, ma che hanno fatto perdere posizioni.
A domani per la gare di Downhill.