Giulio Ciccone vince la tappa del Mortirolo, Nibali supera Roglic
Di GIANCARLO COSTA ,
Tappa mitica la Lovere-Ponte di Legno, che pur avendo rinunciato a scalare il Gavia per il pericolo di ghiaccio e valanghe, ha avuto nella leggendaria salita e discesa del Mortirolo uno dei momenti chiave di questo Giro d’Italia. Un Giro dove ci sono 2 protagonisti italiani: Vincenzo Nibali ora secondo e Giulio Ciccone, maglia azzurra di miglior scalatore, che passa per primo sul Mortirolo e va a vincere sul traguardo di Ponte di Legno la sua seconda tappa dopo quella del 2016. Tante le fughe in questo Giro, anche per garantirsi la maglia azzurra, ma non è mai riuscito ad andare all’arrivo, oggi ci è arrivato da vincitore, dopo uno sprint rabbioso contro il ceco Jan Hirt, che aveva fatto melina negli ultimi chilometri non collaborando con l’abruzzese della Trek-Segafredo, mentre terzo solitario è un commovente Fausto Masnada.
Intanto Nibali dopo pochi minuti di salita del Mortirolo, si lancia all’attacco per vedere chi riesce a resistere al suo forcing. Dopo qualche chilometro, quando si accorgono che Roglic non è nella sua miglior giornata, la Movistar attacca e con Mikel Landa e Richard Carapaz staccano lo sloveno, vanno sullo “squalo” e con lui fino all’arrivo. Sarà dura staccare l’equadoriano Carapaz, corridore forte e completo, giovane e sottovalutato nelle tappe del Serrù e di Courmayeur al quale sono stati regalati circa 3 minuti in quelle tappe. Il gruppetto con Nibali e Carapaz è arrivato a 1’40” da Ciccone, ritardo di 2’03” per López, 3’03” per Roglic, Yates e Mollema, 3’43” per Sivakov, 4’47” per Majka e Zakarin.
In classifica generale Richard Carapaz è sempre maglia rosa, Vincenzo Nibali ora è secondo a 1’47”, Roglic terzo a 2’09”, Landa quarto a 3’15” e Mollema quinto a 5 minuti.