Giro Valle d'Aosta: Maximilian Schachmann è il Kaiser dei Piani di Tavagnasco
Di GIANCARLO COSTA ,
Terza tappa del Giro Valle d'Aosta, tappa quasi interamente canavesana (provincia di Torino) la Quincinetto-Tavagnasco di 159 km, che propone solo due salite e un lungo giro collinare per il canavese: quella iniziale di Perloz e i terribili 10 km finali di Tavagnasco con 1050 metri di dislivello positivo con tratti al 20%. Una salita che si può definire come il “Mortirolo” delle Alpi occidentali, una salita dove nel 2012 spiccò il volo Fabio Aru, che conquistò la tappa e per la seconda volta il Giro Valle d'Aosta, la gara a tappe per Under23 più dura d'Italia e forse d'Europa.
Tavagnasco è un paese noto negli sport di resistenza non solo per la bici, ma anche per la corsa in montagna, dove si corre la più antica corsa in montagna italiana ed europea con 65 edizioni ininterrotte. Percorso scoperto dal Giro Valle d'Aosta 4 anni fa' grazie anche al Sindaco Giovanni Franchino e al compianto Guido Tessiore, punto di riferimento del ciclismo canavesano scomparso nel 2014. Salita finale di tappa che sarebbe interessante veder pedalata anche dai professionisti e chissà che prima o poi non ci faccia una puntata anche il Giro d'Italia, che propone sempre qualche salita nuova per aumentare lo spettacolo.
Spettacolo per scalatori oggi e qui vince il più forte di giornata, il giovane tedesco Maximilian Schachmann del Team Klein Constantia che in 4h25'47” percorre i 159 km alla media dei 35,9 km/h. Chi vince il Petit Tour di solito diventa un protagonista tra i prof, vedremo se questa giornata di gloria per il tedesco sarà un fuoco di paglia, o la consacrazione come grande scalatore come ha detto il giudizio della strada odierno. Sul podio con lui salgono il russo Pavel Sivakov a 40” e il cileno Jose Luis Rodriguez a 2'16”. Quando sembrava aver perso la maglia gialla di leader della classifica generale reagisce e così salva il simbolo del primato l'ucraino Mark Padun del Team Colpack, che tra l'altro rimane anche leader della classifica a punti e della classifica dello scalatore. Alle sue spalle lo tallona Maximilian Schachmann 2° a 35” e il russo Pavel Sivakov 3° a 1'49”. Domani altro tappone con arrivo sulla dura salita che porta da Fenis a Clavalitè con l'ultimo chilometro sterrato.
Il primo italiano in classifica generale è Edward Ravasi del team Colpack, 17° a 6'23”, in crisi sulle dure rampe di Tavagnasco. Non c'è un italiano nei primi dieci della classifica di tappa e di quella generale, e questo non è un bel segno per questa genrazione di ciclisti. Sul podio di Tavagnasco nel 2012 salirono Fabio Aru, Manuel Bongiorno e Davide Formolo, che si stanno facendo valere alla grande tra i pro, con Aru che è una stella di prima grandezza per le corse a tappe. Speriamo nelle prossime tappe per il rilancio dei giovani ciclisti italiani.
In allegato un po' di foto della tappa Quincinetto - Piani di Tavagnasco.