Giro Valle d’Aosta: il belga Vanhoucke vince a Les Combes d’Introd, Carboni sempre maglia gialla

Di GIANCARLO COSTA ,

Il vincitore Vanhoucke tappa Introd Giro Valle d'Aosta (foto Couthoud organizzazione)
Il vincitore Vanhoucke tappa Introd Giro Valle d'Aosta (foto Couthoud organizzazione)

Vittoria della fuga nella 2a tappa della 54a edizione del Giro Valle d’Aosta: a trionfare sull’arrivo di Les Combes d’Introd è il belga Harm Vanhoucke con la maglia della Lotto Soudal U23. Un grande successo per il giovane ciclista che si è aggiudicato la frazione che è stata denominata la “Liegi Bastogne Liegi delle Alpi” L’azione che ha deciso il vincitore di tappa è avvenuta nelle prime fasi di gara: dalla partenza di Villenueve, sono bastati pochi km e la prima delle quattordici côtes a far partire la fuga di 6 corridori: oltre al ciclista belga, erano presenti Hafetab Weldu (Dimension Data for Quebeka), Evgeny Kobernyak (Nazionale russa), Massimo Rosa, Alessandro Monaco e Andrea Montagnoli (Team Hopplà Petroli Firenze). L’azione del team italiano è stata decisiva per consolidare il primato in due classifiche speciali: quella a pois verdi dei Gran Premi della Montagna, sulle spalle di Massimo Rosa (vincitore di tre dei sei traguardi di giornata, tra cui il micidiale Muro di Chervansod, 1,4 km di lunghezza con pendenze del 20%), e quella rossa dei Traguardi Volanti, indossata da Andrea Montagnoli. Dietro ottimo lavoro congiunto delle formazioni Team Colpack, a lavorare per la maglia gialla Giovanni Carboni, e BMC Devo Team per Pavel Sivakov. Il distacco è stato sempre tenuto sui 4 minuti di ritardo. Il punto principe della frazione odierna era il Gpm di 2° categoria di Champlong-Dessus e il successivo tratto di sterrato: nella testa della corsa, dopo il tratto di “strada bianca” è partita l’azione solitaria di Vanhoucke, che ha staccato Rosa e Monaco, gli ultimi a resistere degli uomini al comando. Nel peloton, il primo uomo di classifica ad attaccare è stato Pavel Sivakov sulle ultime rampe prima dello sterrato: a seguire il 2° in classifica generale si è subito prodigato la maglia gialla.

All’arrivo, dopo l’arrivo in solitario del ciclista belga, hanno completato il podio di tappa con 3 minuti di ritardo Massimo Rosa e Alessandro Monaco. A 3’14” il terzetto composto oltre dai già citati Carboni e Sivakov, Nikolay Cherkasov (Nazionale Russa), che hanno di 36 secondi i contendenti per la classifica generale finale: 7° Michael Storer (Mitchelton Scott), gli altri indietro di 3 secondi. Non cambia nulla per le prime due posizioni della classifica generale: è sempre un secondo che divide l’atleta Colpack Giovanni Carboni, che difende quindi il simbolo del primato, e Pavel Sivakov. Quasi invariate di posizioni, ma con un aumento di distacco, gli altri corridori: solo il belga Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal U23) mantiene il suo ritardo sotto il minuto, occupando la 3° posizione con 42” in più. La maglia gialla inoltre conserva anche quella azzurra, valevole per la classifica a punti con un bottino di 20. Riprendiamo qui il punteggio delle due maglie del team Hopplà Petroli Firenze, con Massimo Rosa leader dei Gpm con 44 punti e un vantaggio rassicurante di ben 23 punti sul vincitore di giornata Vanhoucke, e con Andrea Montagnoli primo nei traguardi volanti con 14 punti. Cambia il leader della classifica dei giovani: lo svizzero Marc Hirschi (BMC Devo Team) viene superato dal colombiano Einer Augusto Rubio Eyes (Team Vejus) che stacca i primi contendenti di ben 3 minuti.

Fonte organizzazione

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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