Giro d'Italia: a Sestola trionfa Giulio Ciccone, si ritira Landa, Bob Jungels nuova maglia rosa
Di GIANCARLO COSTA ,
La decima tappa del Giro d'Italia, da Campi Bisenzio a Sestola, 213 km con 4000 metri di dislivello, regala emozioni a non finire. Dopo il secondo giorno di riposo si può dire che inizia un nuovo Giro d'Italia e così è stato. Dopo 66 km si ritira uno dei favoriti, Mikel Landa Meana, che lascia la corsa rosa per problemi di stomaco e in “braghe di tela” il team Sky per l'ennesima volta al Giro d'Italia.
Ma oggi è un giorno di gloria per il ciclismo italiano, che dimostra come una squadra Continental di italiani come la CSF Bardiani possa dare lezioni ai team milionario che dominano il ciclismo mondiale. Va via una fuga e una controfuga, poi l'ammiraglia di Reverberi ferma Boem che era in fuga con Visconti e Niemec e i tre della Bardiani, Boem, Pirazzi e Ciccone mantengono il vantaggio. Si ritrovano in 3 nella discesa dal Pian del Falco, Pirazzi, Ciccone e Cunego. In una curva si toccano Pirazzi e Cunego e in quel momento attacca Giulio Ciccone, che nell'ultima salita verso Sestola mantiene un vantaggio sufficiente per vincere la sua prima corsa da professionista, a 21 anni dopo 5 mesi tra i pro: un grande.
La maglia rosa rimane in case Etixx-Quickstep, con Brambilla che si sacrifica per Bob Jungels che si veste di rosa. Amador è 2° a 26", Valverde e Kruijswijk sono 3i a 50", Nibali è 4° a 52" ed in sesta posizione staccato di 1'11" c'è Brambilla.
Sul traguardo Valverde guadagna altri 3 secondi su Nibali: ogni giorno c'è un buco sempre a favore del campione mursiano della Movistar, speriamo che non siano i secondi a decidere la vittoria del Giro d'Italia.