Giro d’Italia: a Madonna di Campiglio vittoria dell’australiano Ben O’Connor

Di GIANCARLO COSTA ,

A Madonna di Campiglio vittoria dell’australiano Ben O’Connor
A Madonna di Campiglio vittoria dell’australiano Ben O’Connor

Va in archivo la tappa numero 16 del Giro d’Italia con un nulla di fatto in chiave maglia Rosa, ma con il successo dell’australiano Ben O’Connor che si prende la rivincita dopo essere stato secondo nella tappa di ieri. Tappa 16 dura, la Bassano del Grappa - Madonna di Campiglio, oltre 200 km con quasi 5000 metri di dislivello, con le salite più dure però all’inizio, la Forcella Valbona e il Monte Bondone, con il passo Durone e Madonna di Campiglio nel finale.
Va via la fuga di 18 corridori, che porterà all’arrivo ancora una volta il vincitore, visto che il gruppo maglia Rosa è guidato e anestetizzato dalla Deceuninck di Almeida: come altro definire il ritmo se il gruppo viene tirato in salita da un velocista come Ballerini? Sulle salite passa primo il portoghese Guerreiro che strappa la maglia di miglior scalatore a Visconti.

Sulla salita finale di Campiglio inizia la selezione anche tra i fuggitivi, con corridori del calibro di De Gendt, Rohan Dennis, Zakarin e Pernsteiner che è quello messo meglio in classifica. Pochi i pronostici per O’Connor, visti i chilometri di fuga di ieri. Invece è proprio l’australiano della NTT che ha le gambe migliori del gruppo, rompe gli schemi e va a vincere la sua prima tappa in un grande giro e nel World Tour. Alle sue spalle a 31″ Pernsteiner che risale la classifica generale, quindi nell’ordine e con distacchi De Gendt, Zakarin, Frankiny, Vanhoucke, Villella e Rodríguez.
A 5’11” arriva il gruppo maglia Rosa, che nel frattempo aveva vissuto 2 minuti di phatos, con lo scatto del terzo in classifica Hindley ripreso non dalla maglia Rosa ma dal suo compagno di squadra Sunweb Vilco Kelderman, cosa che ha fatto storcese il naso e discutere tutti i tecnici e gli appassionati di ciclismo. Così nulla cambia in classifica generale con Almeida in maglia sempre più Rosa con 17″ su Kelderman, 2’58” su Hindley, 2’59” su Tao Geoghegan Hart, 3’12” su Bilbao, 3’20” su Majka, 3’31” su Nibali, 3’52” su Pozzovivo, 4’11” su Konrad e 4’26” su Masnada.

Intanto la prefettura francese per motivi legati al covid annulla il permesso di passaggio al Giro in territorio francese, quindi la penultima tappa viene modificata, vengono tolte le salite del Colle dell’Agnello, dell’Izoard e del Monginevro, e la tappa viene ridisegnata percorrendo la Val Chisone da Alba, passando per Sestriere, scendendo a Sauze di Cesana e risalendo al Sestriere per 2 volte. La tappa avrà comunque un dislivello di 3500 metri di dislivello, quindi non sarà più la stessa cosa, ma attenzione a sottovalutare una tappa di questo tipo. Comunque l’ultima chiamata alle ruote per ribaltare il Giro sarà domani, con l’attesa Pinzolo - Laghi di Cancano, 207 km con 5400 metri di dislivello, con le salite di Campo Carlo Magno, Passo Castrin, l’attesissimo Stelvio da Prato allo Stelvio, 48 tornanti e 25 km fino ai 2758 metri del Passo dello Stelvio, Cima Coppi di questo Giro d’Italia, con il meteo benevolo, neve a bordo strada ma strada asciutta, quindi discesa su Premadio e salita finale inedita ai laghi di Cancano. Chi sarà in maglia Rosa lassù? A domani la risposta.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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