Giro d'Italia cronoscalata Alpe di Siusi: vince Foliforov sulla maglia rosa Kruijswijk per 16 centesimi, Nibali perde 2'10”
Di GIANCARLO COSTA ,
Vincenzo Nibali paga un dazio pesantissimo nella cronoscalata dell’Alpe di Siusi (10,8 km di cui 9 di pura ascesa all’8,3%), 15ª tappa del Giro. Al traguardo è 25° con 2’10’’ di ritardo dal vincitore, il sorprendente Alexander Foliforov (Gazprom-Rusvelo), e soprattutto dalla maglia rosa Steven Kruijswijk, arrivato con lo stesso tempo del russo, ma secondo per questione di 16 centesimi
Tra il Campione d'Italia e l’olandese in rosa si apre un abisso. Questione di gambe, a cui si aggiunge un’abbondante dose di sfortuna: il siciliano all’intermedio accusa 30’’ da Kruijswijk, che si dilatano a 46’’ quando la catena lo tradisce costringendolo a scendere di sella sconsolato e inforcare la bici di riserva. In gare corse sul filo dei secondi, un inconveniente del genere è determinante.
La cronoscalata è compromessa e anche il Giro di Nibali diventa una sofferenza. Kruijswijk, apparso in gran forma, sempre composto e fluido nella pedalata, scava fossati intorno alla sua maglia rosa. Esteban Chaves – sesto nella crono a 40’’ – è secondo con 2’10’’ di ritardo. Vincenzo Nibali terzoa 2’51’’. L’altopiano dell’Alpe di Siusi, a 1850 metri di quota, vede il riscatto di Alejandro Valverde dopo la crisi di Corvara: il murciano chiude la crono 3° a 23’’; in classifica è 4° a 3’29’’.
Tra i più e meno di giornata, si distingue l’ottima crono di Michele Scarponi, quinto a 36’’. È l’unica nota positiva del giorno per Nibali, che può contare sulla gran forma del suo uomo di fiducia per la rincorsa a Kruijswijk. Zakarin parte fortissimo ma paga nella seconda parte e conclude 7° con 47’’ di ritardo. Majka perde 1’09’’, mentre Pozzovivo non ingrana e accusa 2’12’’. Quarto posto per il russo Firsanov che, così, completa la festa del tutto inattesa della Gazprom-Rusvelo.
Domani terzo e ultimo giorno di riposo per il Giro. Si riparte martedì con la Bressanone-Andalo: tappa breve di 132 km, ma caratterizzata da lunghe salite e discese. Tre i gpm (Passo della Mendola, Fai della Paganella e l’arrivo di Andalo) per cercare di recuperare o chiudere i conti per la corsa rosa, in attesa dei tapponi delle Alpi tra Piemonte e Francia.
Fonte federciclismo.it