GF Camogli : vince Kivishev

Di ALBERTO ,

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CAMOGLI (GE), 28 febbraio 2010 - C'erano proprio tutte le premesse perchè fosse una tra le migliori granfondo di inizio stagione, se Giove Pluvio non avesse deciso di metterci lo zampino e rovinare tutto.

Cambiata di fatto tutta la logistica che, dal centro del paese di Camogli, si è spostata negli ampi e lussuosi locali dell'Hotel Portofino Kulm, posto a Portofino Vetta, nel Parco del Monte di Portofino, ne è rimasta però invariata la destrezza degli uomini di servizio che hanno operato in modo tale che tutte le attività pre-gara venissero svolte nel migliore dei modi.

Il brutto tempo annunciato ha poi mantenuto le promesse, tant'è che dei 1100 iscritti, se ne sono presentati in griglia circa 900, mentre all'arrivo sono giunti solo 741 coraggiosi.
 
Tutto nuovo il percorso che, sentite le critiche degli anni precedenti, è riuscito ad evitare il lungo tratto cicloturistico che portava originariamente fino a Chiavari.

Partiti dal centro di Camogli, il gruppo si è diretto verso la città di Recco e da qui ad affrontare in salita quella che l'anno scorso fu l'ultima discesa. Giunti a Calcinara, il gruppo si è impegnato nel lungo tratto di pianura che lo ha portato ad affrontare la Val Fontanabuona, sino a Calvari, quindi Chiavari, per affrontare la salita della panoramica di Leivi che, in una bella giornata di sole, avrebbe mostrato tutta la spettacolarità del Golfo del Tigullio.

Superata questa salita, il gruppo si è reimmesso nella strada precedentemente percorsa, per ritornare sui suoi passi e dirigersi verso Tribogna ed affrontare Colle Caprile.

Scollinati a Uscio, si è ripercorsa la prima salita in senso contrario fino all'abitato di Recco, quindi in direzione Camogli per affrontare l'erta finale.

I 6km di ascesa verso Portofino Vetta e l'arrivo posto all'Hotel Portofino Kulm.

Partiti con un cielo plumbeo, ma che ancora non aveva deciso di battezzare la granfondo, ci ha ripensato a pochi chilometri dalla partenza, dapprima con una lieve pioggerellina, per poi diventare un vero e proprio temporale che ha accompagnato i ciclisti per tutta la gara.

A scollinare la prima salita restano solo una quarantina di ciclisti, ma la discesa bagnata ferma i meno temerari, riducendo così il battistrada a sole 15 unità.

Il favorito Gianluca Cavalli ed il compagno Andrea Beconcini, entrambe del Team Maggi FRW, restano tagliati fuori e dovranno impegnarsi non poco per rientrare in cima alla salita di Leivi, posta a metà gara. Ma le condizioni stradali premiano i coraggiosi e in discesa prendono vantaggio Eduard Kivishev (Tuscansport) e Davide Montanari (Emporio Bici Max) che riescono a mantenere fino a Tribogna, attacco del Colle Caprile.

Cavalli, Beconcini e Fabio Pettegoli (Team Olubra) riescono ancora a rientrare sulla testa della corsa, ma sull'ultima discesa, Kivishev e Montanari prendono nuovamente il volo. Per il russo il gioco è ormai fatto. Giunge all'attacco della salita finale con un vantaggio sufficiente a non essere più ripreso, andando così ad inanellare il suo secondo successo stagionale.

Alle sue spalle si scatenano gli scalatori rimasti esclusi dalla discesa. A Portofino Vetta giungono quindi Pettegoli (2°), Montanari (3°), Cavalli (4°) e Beconcini (5°).

Tra le donne totale dominio del Team Cinelli Glass'nGo che riesce a fare l'en-plein sul podio. Le ragazze della compagine biellese, sono riuscite a stare unite nel gruppo fino a Recco, dopodichè, senza nessun tipo di subordinazione di squadra, hanno affrontato l'erta finale ognuna secondo le proprie possibilità. La vittoria è andata alla torinese Olga Cappiello, seguita a pochi secondi dalla cecinese Valentina Ribechini, quindi terza piazza per la valenzana Raffaella Palombo.

A rincuorare gli atleti ormai zuppi ed infreddoliti, una doccia calda e l'ottimo pasta party che, per farsi scusare dell'attesa, a volte anche lunga, ha servito trofie al pesto, seppioline e piselli, una crostatina, un bicchiere di coca cola o birra e acqua ai tavoli.

Una bella organizzazione ed un bel percorso che porterà la Granfondo Città di Camogli a diventare una piccola perla nel panorama nazionale, sperando che il sole le sia però propizio. 

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