Emissioni Zero fa tappa all'Abetone
Di DAVE ,
Emissioni zero è il nome dell'Associazione del modenese (www.montecantiere.com) che sprona allo sport e all'aria aperta, ma soprattutto è il suo grido di battaglia. Gianpaolo Torri, responsabile della sede di Lama Mocogno, crinale dell'Appennino ad appena 30 km dall'Abetone (www.abetonegravitypark.it), avverte: "Siamo qui ospiti, per la prima volta, di questa bellissima località montana per far conoscere la MTB ai ragazzi e anche per insegnare l'amore e il rispetto dell'ambiente in cui ci muoviamo". E così è stato. Ieri, alla base dell'impianto di risalita verso il Monte Gomito, una decina di giovanissimi in età scolare - il più grande aveva 12 anni - si è messo in fila ad ascoltare con pazienza e tanto entusiasmo le lezioni ciclistiche e di buon senso che ha dispensato Torri, qui in veste di coach, insieme a Claudio Barozzi, consigliere dell'Associazione e convinto sostenitore delle attività outdoor.
In completa sicurezza, con equipaggiamento fornito dalla stessa organizzazione (casco, bici, parastinchi, etc..), i bambini hanno affrontato un breve percorso artificiale composto da varie tappe. Il primo ostacolo era l'asse di equilibrio, meno spettacolare ma senza'altro il più difficile. "E lì che si vede il vero ciclista, quello che ha la bici nel sangue", ha commentato perentorio Barozzi. Perciò via, ad inseguire il secondo step con il freno un po' tirato per il timore di sbagliare: lo scalino che simula le sassaie nel bosco, le insidie dei track all'ombra della selva. E' toccato superare anche la rampa (salita e discesa), la bascula ed infine un asse sconnesso che replicava l'andamento medio di un tracciato da vero biker. Quattro giri e una pratica sul cambio hanno tenuto concentrati i piccoli piloti fino all'ora del pranzo. Il secondo round ha regalato un po' di sana emozione con un'oretta di freeride, dalle 15.30 alle 16.30, da sperimentare sul leggero pendio che insegue il tratto finale della pista per i professionisti delle due ruote.
Eccolo qui dunque, un piccolo esempio di "runeda", per dirla all'emiliana. Lo staff della ASD Emissioni Zero ha radunato gli appassionati della MTB (adulti e figli al seguito) come i contadini erano soliti radunare il fieno con il rastrello. Contenti i genitori, ancora più felici e sognanti i piccoli riders che scoprono così la magia di uno sport sano con molte regole da rispettare. Si comincia con l'obbligo di non uscire mai scompagnati, di portare sempre gli occhiali (due paia se possibile: uno per il sole e uno per non accecarsi con i moscerini dentro il bosco), di rifornirsi di liquidi e merendina, e di non rientrare mai con il buio.
"E' una soddisfazione vedere i risultati di quello che insegniamo, i bambini sono molto ricettivi", ha detto Torri a conclusione del corso. "Quando raggiungo questi obiettivi la differenza di età si annulla e al posto del singolo emerge il gruppo, la voglia di stare insieme. I giovani vedono la Mtb come un gioco ancora prima di una disciplina sportiva. La bicicletta diviene uno strumento per divertirsi conoscendo l'ambiente".
Un bel risultato per una realtà che ha anche i numeri: 35 soci solo a Lama Mocogno, ma in totale, tra Varese (dove c'è la sede legale) Verona e Montecantiere, si raggiunge quota 100 e più. 24 sono invece i ragazzi fissi iscritti al corso di avvicinamento e perfezionamento promosso dall'Associazione, e 2 i giorni che i responsabili hanno in programma di spendere, sempre sulle cime dell'Abetone, per un'escursione tutta sulle due ruote bissando, si spera, il successo di domenica scorsa.